Citazione:

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Originariamente inviato da Mukunda

Sai.... avevo il timore che gli potesse rispondere uno come te.

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Citazione:

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Originariamente inviato da Mukunda

Credimi, ti assicuro che stai chiedendo alla persona sbagliata.

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Citazione:

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Originariamente inviato da paola

E va bene! ...
Vuoi proprio che entri nel centro della questione????
Vediamo un po'!
Tu mi chiedi, come mai non vedo la differenza e non ti accorgi che la risposta te la sei data da solo: "l'importante è stabilire il contatto con il proprio guru".
Non sto qui a raccontarti la mia storia (in pochi la conoscono e preferisco così) ma posso assicurarti che quando ricevetti la diskha del kriya yoga dal mio GURU, Egli mi fece un lunghissimo discorso sull'importanza di appoggiarsi completamente a Lui e a Dio.
Ho ricevuto l'iniziazione molti anni fa, quando ero solamente una bambina di sei anni, e quel giorno, il mio Maestro, mi chiese: "Vuoi darmi silenziosamente ed umilmente tutto il tuo amore incondizionato?".
Se tu conosci bene il Maestro Paramhansa Yogananda sai che anche lui era solito fare questa domanda a tutti quei sinceri discepoli che si affidavano completamente a lui.
Ebbene, anche il mio Maestro mi fece questa domanda ed io, .... sono entrata nel mondo del kriya yoga.
Ho praticato per anni questa tecnica, senza aver ricevuto alcun tipo di iniziazione ufficiale da SRF, Ananda, C.S.A. o altri. Mi sono, invece, affidata completamente al mio guru il quale mi ha guidata verso tutti i quattro gradi del kriya yoga.
Qualche anno fa, poi, mi è accaduto di conoscere, mediante il libro "Autobiografia di uno yogi" la storia di Paramhansa Yogananda e quella degli altri paramguru. Curiosa e desiderosa di conoscere quel mondo, mi sono avvicinata alla SRF ed in seguito ad Ananda.
Oggi sto conoscendo anche il Center Spiritual of Awareness di Roy Eugene Davis, che conosciamo molto bene, grazie all'utilissima opera di divulgazione che Furio ha continuato con assiduità su questo Forum. Anzi, lo ringrazio perché per merito suo, oggi ho la possibilità di conoscere anche questa associazione.
Riesci ora a comprendere il motivo per cui posso affermare con sicurezza che queste tre strade sono legittime?
Nonostante le continue lotte tra chi sia autorizzato o meno a impartire l'insegnamento (e come ben sai ce ne sono state e ce ne sono ancora molte ancora oggi aperte) posso affermare, avendo deciso di seguire l'insegnamento delle tre associazioni indistintamente, che tutte portano allo stesso e identico risultato: l'apprendimento della tecnica del kriya yoga.
Che tu decida di affidarti ad una di queste associazioni, o tutte o tre, non importa. E' importante, a mio parere, riconoscere la legittimità dell'insegnamento e la reale provenienza dal nostro medesimo parmguru Sri Mahavatara Babaji.
Se l'insegnamento è sincero e il discepolo è altrettanto devotamente interessato a riceverlo con umiltà e semplicità di cuore, allora questi riconoscerà la grandezza dell'amore del proprio guru.
Mi chiedi, inoltre, di darti delucidazioni in merito alla tecnica dell'hong-so. Non credo di essere la persona più preparata per dare consigli o risposte in merito, ma posso con franchezza affermare che la cosa migliore da fare è affidarsi ad un guru.
Fai parte come me dalla SRF, quindi, sai che qualunque difficoltà tu abbia sul percorso spirituale, ne potrai tranquillamente parlare con i monaci dell'associazione.
Io personalmente ritengo che ogni esperienza c.d. mistica e ogni avvenimento che si vive durante la meditazione debba essere tenuto nel proprio cuore e qui scritto sul proprio diario personale.
Una volta ero solita condividere con gli amici kriyaban le mie esperienze spirituali personali. Finché un giorno mi resi conto, che ci sono esperienza ed avvenimenti che bisogna mantenere vivi semplicemente nella propria anima. Questo non vuol dire che tu non debba condividere con gli altri i tuoi momenti di gioia ed i tuoi probabili successi nel mondo dello yoga. Semplicemente ritengo sia importante mantenere un minimo di discrezione verso se stessi e verso l'insegnamento personale che il guru ci impartisce ogni volta che pratichiamo la meditazione e il kriya yoga.
Quel "motore sempre nuovo" di cui parli, probabilmente è il sonoro OM Cosmico che si avverte durante la meditazione. Alla tua affermazione: "voglio capire fino a che punto sia necessario legarsi ai precetti e ai dettami richiesti per ottenere l'iniziazione", desidero risponderti con le parole di Yogananda:
"10. Se però non fossi capace di praticare (yoga), dedicati con diligenza a fare azioni pensando a Me. Anche impegnandoti in attività per amor Mio otterrai il supremo successo divino. Se un devoto non riesce nella pratica yoga, ma continua a compiere attività meditative e il lavoro esteriore di aiutare fisicamente, mentalmente e spiritualmente gli altri solo per compiacere Dio, a tempo debito avrà la percezione di Colui che è sempre cosciente degli sforzi del devoto che lotta.
Se il ricercatore è abitualmente inquieto e materialmente attivo, incapace di praticare efficacemetne la meditazione yoga, allora dovrebbe coltivare la fede e la devozione a Dio, e fare nel Suo nome tutte le azioni fisiche, mentali e spirituali.
La Bibbia ci dice: "La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono" (Ebrei 11,1). Facendo le giuste azioni avendo fede nel Signore, alla fine un devoto avrà la prova della Sua invisibile presenza ricevendo una Sua risposta percettibile. Anche se il ricercatore è scoraggiato per mancanza di risultati tangibili, dovrebbe continuare a meditare su Aum con cieca convinzione, mosso dalla reverenza e dall'amore per Dio.
Chi interrompe le sue meditazioni e smette di compiere buone attività scopre che la sua mente ritorna alla sfera della materia, sua abituale dimora. Ma l'uomo che, con zelo indomabile, cerca di compiacere Dio con la meditazione e le buone attività, alla fine Lo troverà.
La cura migliore per l'agitaizone è cercare di rimanere continuamente tranquilli senza curarsi del successo e dal fallimento. Le cattive abitudini dell'agitazione - forti e dure a morire - possono essere distrutte formando gradualmente la buona abitudine di ottenere tranquillità con la meditazione.
Nel periodo in cui frequentavo le scuole superiori a Calcutta, conoscevo due studenti estremamente ignoranti. Per la loro incapacità di capire le lezioni che venivano spiegate in classe, ogni giorno venivano presi in giro dagli insegnanti. Uno degli studenti "non potè sopportarlo": lasciò la scuola e rimase ignorante. L'altro studente, senza curarsi degli insulti che subiva, continuò a provare. Tutti rimasero stupefatti quanto alla fine dell'anno superò gli esami in maniera lodevole.
Similmente, la Baghavad Gita qui consiglia al devoto più agitato, quello che non ha un buon karma, di meditare incessantemente per ottenere la realizzazione di Dio, perché in tal modo alla fine riuscità ad ottenerla.
Se uno studente pratica le tecnice yoga anche senza udire il suono cosmico Aum - che molti sutdenti sono in grado di percepire durante la meditazione - a tempo debito sarà spiritualmente ricompensato."
(Bhagavad Gita - vol. III - pag. 72 s.).
Tu cosa ne pensi? Non è forse questa una risposta chiara?
Se non si accetta l'idea di dover fare dei piccoli sacrifici per ricevere la libertà allora questa arriverà con un po' di ritardo.
Anche a me è successo di rimanere arenata, insabbiata, incapacace di riuscire a muovermi. A chi non succede...
In fondo (v. Furio) ... non siamo perfetti.
Anche a me è stato negato il kriya dalla SRF una volta e, Dio sa quanto ho pianto. Anche per me il punto era: devo continuare o lascio andare tutto.
Poi la risposta è arrivata, chiara e lucida, come in un lampo: "Segui con sincerità ed umiltà di cuore il percorso che ti condurrà verso Dio!".
Ho capito che per te l'iniziazione è importante e ne sono felice.
Sai! Ti racconto brevemente una piccola storia di quando ero adolescente. Facevo parte dell'AGESCI, cioè era una scout. Dovevo fare la c.d. promessa che m'avrebbe portato direttamente al noviziato. La sera prima ero insieme con gli altri ragazzi che come me avrebbero dovuto leggere la promessa ad alta voce e con il mio capo scout. Ognuno di noi doveva, con poche parole, spiegare cosa prometteva di fronte agli altri ragazzi del gruppo e di fronte a Dio.
Ecco! Mi si stava chiedendo di essere sincera fino in fondo e quel momento era divenuto così importante che credevo, sinceramente, di non essere ancora pronta per quel passo.
Tutti gli altri ragazzi mi presero in giro perché pensavano che io fossi debole, fragile ed incapace di accettare l'impegno che mi era stato richiesto. Il mio capo scout, invece, da grande Maestro, si rese conto che quella promessa per me era più importante di quel che si poteva pensare e mi diede la possibilità di rimandarla.
L'iniziazione, è un passo importante, che segna in modo indelebile il nostro cammino spirituale.
Il guru sa quando è giunto il momento, per il suo discepolo, di ricevere l'iniziazione. Spesso, noi, non ci accorgiamo della nostra forza e/o della nostra debolezza, forse perché siamo incapaci di guardarci dentro con trasparenza.
A volte, quando sono al cospetto del mio guru, gli dico semplicemente queste parole: "Maestro, tu sai cosa è scritto su questo mio cuore. Lascio a te la decisione di scegliere cosa è giusto per me!".
Questo non è motivo di umiliazione, ma di umiltà.
Scegli la tua strada, amico mio, con fermezza e con sincerità.
Non chiedere spiegazioni ai compagni discepoli, chiedile a Dio ed affidati a Lui. Chiedigli, se non ancora non lo conosci, di indicarti il tuo guru. Se questi è Paramhansa Yogananda, allora puoi decidere di affidarti liberamente alla SRF ed i suoi monaci, sinceri e sempre disponibili, o ad Ananda Assisi ed i suoi monaci, anch'essi umilmente straordinari o al Center of Spiritual Awareness ed i suoi monaci.
Affidati con amore, con semplicità, con rispetto e vedrai che tutte le paure su come comportarsi e come vivere la propria fede svaniranno. Io lo feci molto tempo fa. Allentai la tensione che avevo accumulato, forse perché mi sentivo diversa dagli altri e cercai di conoscermi meglio mostrando di me stessa la parte più umile. Che tu segua una dieta vegetariana - e ripeto, per me è solamente una questione di salute - o che decida di pregare nella tua casa e non in un tempio, o in una chiesa, in una moschea o in una sinagoga, non ha importanza. E' importante, semplicemente la sincerità che tu hai verso il tuo Dio, comunque tu lo possa o lo voglia concepire. Tutto il resto viene da sé.
Va meglio ora????? Ieri sono stata un po' dura!!!
Forse perché sto vivendo un momento straordinario di lucidità mentale e di equilibrio psicologico mai vissuto prima.
Dopo un periodo di grandi difficoltà personali, economiche e professionali, finalmente riesco a far chiarezza dentro e fuori di me. Sto vivendo un momento di grande realizzazione e comincio a vedere il mondo con occhi diversi, con più sicurezza e con più certezze. Sai come si dice: "Dopo il baratro non c'è più nulla! Più in basso di così non si può arrivare!". Allora giunge il tempo in cui si ricomincia a salire, a ritrovare quella dignità che si credeva persa, abolita, completamente eliminata.
Ce ne ho messo di tempo per risalire, ma ce l'ho fatta, affidandomi completamente e incondizionatamente al mio guru, che attenzione, non ha scelto per me, mai. Mai mi ha precluso delle libertà, mai mi ha detto "Questo non lo puoi fare!" senza darmi delle spiegazioni. Mai mi ha rinchiuso in una gabbia.
Al contrario, mi ha sempre chiesto di essere responsabile delle mie azioni e delle mie opinioni, mi ha chiesto di essere sincera e di condividere con lui, ogni mio dubbio, ogni mia difficoltà, ogni mia paura.
E' per questo motivo che continuo ad affermare con certezza e sicurezza - e tu l'hai detto - che "è importante stabilire un contatto con il proprio guru".
Non aver paura di quel che sei, amico mio. Cerca piuttosto di mostrarti sempre sincero, di mostrare la tua parte più vera....
il resto poi, verrà .... lo vedrai man mano che andrai avanti.

ciao!

Paola

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