R E V I S I O N E D E L L A D I S C U S S I O N E |
PREMATMAN |
Inviata - 06/02/2009 : 00:40:13 E' scientifico che la realtà naturale psico-somatica è come una foto scattata dai genitori e sviluppatasi dalla gravidanza alla nascita all'interno del grembo materno, poi secondo le età fino all'età adulta e poi in senso degenerativo fino alla morte. è un fatto dimostrato ed ha un diritto giuridico inaliaenabile.
L'atman si ripresenta alla vita umana anch'esso giuridicamente come consapevole della mente e del corpo concepiti e nati, quindi non è un'anima che sia ha o si crede di avere (grammaticalmente verrebbe considerato una specie di complemento oggetto e non soggetto cosciente, al massimo è considerato spirituale).
quindi, questo modo di dire comune: ho un'anima
è sbagliato anche teologicamente, perchè la teologia parla di sanzione oltremondo di un soggetto spirituale davanti al giudizio divino, ma chi è che viene giudicato? l'anima (comlemento oggetto a cui far credere di essere peccatrice o peccatore, quindi attribuendole un sesso) o il soggetto psico-somatico naturale che ha davvero due generi sessuali, derivanti dall'unione psico-genetica dei genitori? insomma...quale coscienza deve rispondere a Dio, il conscio, l'inconscio, il subconscio o il superconscio? al massimo si delega tutta la coscienza sporca all'anima, come al famoso capro nero degli ebrei cacciato dal paese dopo che si gli era addossaato ogni colpa dei singoli peccatori.
questo mi ricorda un'antica tradizione mitlogica di sacrifici umani in cui si offriva al mostro o al drago una vittima umana o animale per espiare le colpe della comunità.
ecco cosa può apparire davvero assurdo! ritenersi soggetto umano naturale mortale e dire altrettanto di avere un'anima di cui non ne conosce la coscienza spirituale o meglio dire la sua consapevolezza atmica: ecco il falso ego affascinato dalla propria mente e dal proprio corpo da divenire una specie di Medea greca allo specchio o una specie di Lakshmi devi creata da Vishnù e che poi si specchia nel pozzo e si vede bella ma divenendo al contempo l'avversaria del Mahapurusha o paramatman, quindi generando in se stessa un doppio specchio, quello del dualismo psico-somatico e la vanità.ù
Poi insorge la paura, la passione, l'ignoranza, il desiderio, cioè, i guna che condizionano la mente e la ingannano, così di riflesso lo stesso ego falso che cede alla tentazione di essere dio e mangia di nuovo la mela.
quando si crede di mancare di qualcosa o di tutto, quindi non si sente mentalmente la comunione non duale con il paramatman (oppure non si ha fede in Dio), allora si ha il desiderio e la passione, ma non tutto si può avere in questa vita e non tutto ci può saziare, alla fine l'ignoranza e la paura giungono a generare disagio psicologico e il resto lo si legge sui giornali.
anche quando non si ha preparazione tecnica o teorica davanti a problemi pratici si ha ignoranza, desiderio e paura.
anche quando si è malati e moribondi e quando si pensa che tutto ci stia abbandonando, è ancora la mente sotto i condizionamenti dei guna dell'ignoranza, del desiderio e della paura.
il falso ego è insofferente e soggetto a questi guna poichè il falso ego continua a dire che ha un'anima ma non ne sa spiegare l'esistenza e non ne è consapevole per nulla, ugualmente si affida ai riti di espiazione senza nemmeno conoscere qualsi siano state effettivamente le proprie conseguenze karmiche.
e il paradosso continua.... sarò giudicato o giudicata? come se apparissero sessualmente da giudicare davanti dio.
e il paradosso continua.... mi reincarnerò unomo o donna, animale o vegetale, organico o inorganico? come se Dio fosse un creatore in laboratorio o in una foresta di amazzoni.
ecco...amici...è tutto un imbroglio il modo di parlare fino ad oggi accettato: ho un'anima
in realtà la vera scoperta è l'essere l'Anima o Atman e altrettato riscoprire l'eden perduto, cioè la non dualità con il Paramatman, la comunione non duale in cui non vi è alcuna influenza dei guna sulla mente e non vi è il falso ego che desidera avere o essere Dio.
le energie attivate dal reikj non devono essere una scusa per il falso ego per credersi Dio o un dio, poichè il falso ego è vanitoso e vorrebbe approfittare persino del ragionamento sillogistico pur di credersi coerente con la Bibbia e apparire un teologo cattolico illuminato.
so di acerdoti che si sono attivati con il reikj e hanno generato problemi psicologici in alcuni fedeli, non solo, ma le energie reikj sono state usate anche per fare i guaritori in nome di gesù, solo che il reikj non ha nulla a che vedere con le guarigioni di gesù.
poi il terzo livello di reikj se non è ben disciplinato e umile è soggetto ad autoinganni psichici e si ritorna a parlare di falso ego che crede alla fine di essere un angelo di luce o di essere illuminante per gli altri, quasi un dio. é il gioco di Mara (buddismo) il signore del falso ego, o se preferite anche di nome Apofis (serpente ingannatore egizio) o Yama indù e anche il serpende dell'eden.
qualsiasi il fenomeno che vi circonda nelle vostre esperienze strardinarie, è solo l'ombra della Luce ed essa non siete voi, è un'altra vostra ombra, voi siete l'essere Atman che vede le cause e gli effetti sul piano sia noumenico che fenomenico.
ecco come potete allontanare il falso ego: scopritevi Atman e vedrete voi stessi in meditaziome cosciente e sempre con sentimenti umani sani e miti, umili ed equilibrati, quindi niente morbosità di alcn genere, niente psicosi. niente attacchi di panico, niente depressione o tentativi di suicidio. La buona salute in persona! |
23 U L T I M E R I S P O S T E (Ultimi inserimenti) |
n/a |
Inviata - 01/11/2010 : 08:26:21 |
Fedelciel |
Inviata - 14/10/2010 : 23:13:48 il falso ego é ciò che pensiamo comunemente di moi, stessi, mentre il vero ego cioé la nostra identità più vera , la vera coscienza di noi stessi..che è bellissima e ricca di dignità naturale ..anche di bellezza indescrivbile é il giusto sapere di noi sessi che non é comune e pu essere raggiunto solo con appostote discipline Questo vero ego é la nostra più vera identità.. ...ci appare come divina, diveniamo signori della creazione non é insegnata dalla religione,,, ma é avvicinabile con la religione più sincera che le é coeremte nei valori. Il grembo materno non centra nulla, la realtà naturale pisoco- somatica neppure.... la nostra più vera identità deve essere raggiunta con uno specifico lavoro ed é eguale per tutti indistintamente ed anche il lavoro é eguale per tutti e non "centra" nulla con probleni psichici o altro
Ogni altro concetto innanzi a questo è privo di significato e valore pratico... secondo me, sono solo perdite di tempo o sviamenti innanzi alla concretezza dell' impegno ,sono parole che non sevono a nulla se non a confondere forse per darsi un appagamento che non ha nulla che vedere con l'appagamento concreto che ci da la riscoperta della nostra più vera identità.
L' eden perduto é prorpio della nostra più vera identità e lo si può sperimentare concretamente e non solo come fantasia... se invece amiamo dilettarci con le parole e concetti.. allora possiamo continuare all'infinito.. già difatti ci stiamo dilettando da almeno duemila anni a negare l'Eden.. pagano guerre, confliti atteggiamenti disumani ....roba da pazzi!!!!
Ti ho detto come la penso e ci che dico lo posso sempre dimostrare .. io non amo le fandonie, tantomeno in questo campo Federico
Fedelciel |
Fedelciel |
Inviata - 11/09/2009 : 23:27:40 la mia più vera e direi bella identità non sarei propio come chiamarla, forse il più vero ego, ma sono solo parole, L'ego di prima, o falsa identità sono concorde con te che si alimenta di tutto , questa é la confusione cui siamo soggetti venendo in questo mondo.
Per vero ego ho inteso la nostra più vera identità umana ove capisco molto bene che l'ego di prima era falso nel senso che era determinato su realtà meno fondate.
Sono perfettamente daccordo che alla vera si giunge con la meditazione , però per darle evidenza e coerenza nella concretezza nella realtà in cui viviamo cioè la natura é molto meglio che ci si i rechi sulle alture, su certe alture, ed allora puoi capire subito concretamente cosa é la nostra vera natura e il suo valore .Indescrivibile con le parole, ma la gioia e la bellezza che provi é ancora superiore allo stupore di quella riscoperta che definirei"fantastica"
Queste riscoperte sono quelle che codurranno senza dubbio l'umanità ad una vera pace, ad un vero equilibrio per tutti.
Fedelciel |
Deependra |
Inviata - 21/08/2009 : 10:07:02 Citazione: [i] Chi desiderasse conoscere il vero ego ( l'esperienza della propria reale identità) io posso aiutare in ciò
Fedelciel
Come fai a chiamre "ego" la tua reale identità? l'ego è un'astrazione che vive nel passato, si ciba di pensieri, ricordi e alimenta i desideri. La tua vera realtà è qui nel presnete, in questo presente senza conflitti, interiori ed esteriori, senza dualità, separazioni, dove tutto è perfetto e unito. Questo lo raggiungi con la profonda meditazione (non concentrazione) e con una costante introspezione a liovello di relazioni con te stesso e con il mondo.
L'Atman non conosce definizioni, tempo, spazio, è ovunque in ogni momento.
Deependra |
Fedelciel |
Inviata - 12/03/2009 : 00:50:28 il faso ego come riconoscerlo? C'é solo un modo io credo, trovi il vero ego così riconosci che quello di prima non era il vero ma quando sei in questo non vero ti credi vero anzi non ti poni la domanda, la vera domanda quindi non esiste,si domanda perchè si é sentito dire, solo quando si riscopre il vero noi stessi si capisce, ma é inutile parlarne solo é sensato fare l'esperienza della nostra più vera identità umana,bellissima ed incredibile provare cosa siamo ), o il nostro vero ego ( vero ego é solo un modo di dire ) questo si che conta. Ma il fatto é che nel falso ego esiste tutto il male dell'umanità: egoismo separazioni incomprensioni, violenze ma anche le malattie di ogni sorta ed anche l'essere soggetti alla natura anziché essere signori della natura. Chi desiderasse conoscere il vero ego ( l'esperienza della propria reale identità) io posso aiutare in ciò
Fedelciel |
Fedelciel |
Inviata - 26/02/2009 : 23:31:33 [ho l'impressione che siamo su due piani diversi, tu cerchi la conoscenza, l'aldilà, l'essenza del divino, io cerco la vita, il desiderio del divino attuato tramite noi stessi( persone umane) nella realizzazione della vita più bella e più colma di qualità divine, anche e forse soprattutto nella natura che é ben altra cosa da quella che vediamo comunemente.
Come ti dissi forse dovremmo conoscerci di persona .....per mettere insieme le due cose e così permettere agli altri i capire di più .Ci vuole un motivo, una ragione materiale bella, che mai ti posso dire? Ti pacciono i profumi?Io mi occupo anche di profumi, le essenze più celebri del mondo ad un prezzo di molto. molto inferiore,e non sono solo buoni per noi, ma anche per dare un aiuto agli altri, nel lavoro, semplice ma fruttifero ; forse ti interessa ciò, forse potrebbe essere questa un'occasione per conoscerci.
Fedelciel |
PREMATMAN |
Inviata - 25/02/2009 : 00:52:32 non è maya quel che dici, la mente è sotto il potere do maya da quando nasce fino a quando muore.
il principio advaita vale se sei consapevole come atman non come mente, lo spazio di silenzio che si crea nella meditazione atmica può essere il luogo migliore della consapevolezza stessa.
tu sei uno con divino al di là che la mente funzioni o non.
anche il coma è uno spazio del divino, in esso l'atman ha praticamente carta bianca.
Citazione: Originariamente inviato da Fedelciel
quando noi sogniamo siamo uno eppure appare il duale cioé le forme del sogno e anche le possiamo vivere o come spettatori o come personaggi, siamo sempre e solo noi stessi .La mente crea ciò che vuole, io e la mia mente siamo uno in pratica nel sogno comune , solo la consapevolezza permette di distinguermi dalla mia mente ed allora ciò che la mente crea diviene reale perchè io sono la realtà del sogno ( l'Essere é la realtà di tutto) e ciò che emana da mé é realtà , se io divengo consapevole della mente e di ciò che crea queste cose divengono realtà , la consapevolezza é la proprietà dell'Essere é ciò che trasforma in reale tutto ciò che l'Essere produce con se stesso. Hai mai provato a fare i sogni reali? Quando la consapevolezza cala l'Essere e la mente sono una cosa sola,così io nel sogno sono il mio sogno , ma ciò é un errore, é la confusione, é ciò che tu dici:
E' a causa della maya o avidya (ignoranza) che il Brahman-Atman non duale appare come il mondo della pluralità, che la realtà infinita e incondizionata appare come fosse finita e condizionata, che ciò che è libero da attributi appare dotato di attributi. Maya è il potere che rende apparentemente possibile ciò che è impossibile, vela il Brahman reale e proietta il mondo non reale.
Io sono il signore del mio sogno e lo governo a mio piacimento ed allora il mio sogno é realtà come mé , ma per ciò devo essere consapevole della mia mente che crea il sogno . La vera Maya sarebbe duqnue il non avere consapevolezza della propria mente ( per l'Essere ciò é il non avere consapevolezza della sua Luce perchè, ma se l'Essere é tutti noi allora noi tutti dobbiamo avere consapevolezza della Luce ) e di ciò che ella crea cioé l'universo, la natura:monti con fiori, ruscelli, boschi, prati, luna sole e il suo calore, le stelle e la loro lucentezza, o cieli azzurri con l'aria pura e i profumi di primavera.Dimentica ciò e dimemtichi te stesso di ciò stanne certo.Questo é quanto sta accadendo all'umanità da dopo l'Eden posto che sia mai stato veramente realizzato però se se ne parla sigifica che deve essere stato un tempo realizzato. In effetti in India l'eden é consociuto come esperienza che si può fare con certe tecniche ed anch' io l'ho potuta fare cn la meditazione Vita e non é neppure poi così difficile ,ma dovessi dirti quanto é bella non ci riuscirei, solo bisogna provarla .
Fedelciel [/quote] |
Fedelciel |
Inviata - 24/02/2009 : 23:04:24 quando noi sogniamo siamo uno eppure appare il duale cioé le forme del sogno e anche le possiamo vivere o come spettatori o come personaggi, siamo sempre e solo noi stessi .La mente crea ciò che vuole, io e la mia mente siamo uno in pratica nel sogno comune , solo la consapevolezza permette di distinguermi dalla mia mente ed allora ciò che la mente crea diviene reale perchè io sono la realtà del sogno ( l'Essere é la realtà di tutto) e ciò che emana da mé é realtà , se io divengo consapevole della mente e di ciò che crea queste cose divengono realtà , la consapevolezza é la proprietà dell'Essere é ciò che trasforma in reale tutto ciò che l'Essere produce con se stesso. Hai mai provato a fare i sogni reali? Quando la consapevolezza cala l'Essere e la mente sono una cosa sola,così io nel sogno sono il mio sogno , ma ciò é un errore, é la confusione, é ciò che tu dici:
E' a causa della maya o avidya (ignoranza) che il Brahman-Atman non duale appare come il mondo della pluralità, che la realtà infinita e incondizionata appare come fosse finita e condizionata, che ciò che è libero da attributi appare dotato di attributi. Maya è il potere che rende apparentemente possibile ciò che è impossibile, vela il Brahman reale e proietta il mondo non reale. [/quote]
Io sono il signore del mio sogno e lo governo a mio piacimento ed allora il mio sogno é realtà come mé , ma per ciò devo essere consapevole della mia mente che crea il sogno . La vera Maya sarebbe duqnue il non avere consapevolezza della propria mente ( per l'Essere ciò é il non avere consapevolezza della sua Luce perchè, ma se l'Essere é tutti noi allora noi tutti dobbiamo avere consapevolezza della Luce ) e di ciò che ella crea cioé l'universo, la natura:monti con fiori, ruscelli, boschi, prati, luna sole e il suo calore, le stelle e la loro lucentezza, o cieli azzurri con l'aria pura e i profumi di primavera.Dimentica ciò e dimemtichi te stesso di ciò stanne certo.Questo é quanto sta accadendo all'umanità da dopo l'Eden posto che sia mai stato veramente realizzato però se se ne parla sigifica che deve essere stato un tempo realizzato. In effetti in India l'eden é consociuto come esperienza che si può fare con certe tecniche ed anch' io l'ho potuta fare cn la meditazione Vita e non é neppure poi così difficile ,ma dovessi dirti quanto é bella non ci riuscirei, solo bisogna provarla .
Fedelciel |
PREMATMAN |
Inviata - 23/02/2009 : 22:19:40 è molto bello quel che dici, la contemplazione è trascendenza.
ecco alcune idee advaite che potresti apprezzare:
Nelle Upanisad vi sono testi che parlano della manifestazione del mondo dal Brahman. Ma com'è possibile la manifestazione della pluralità dal non duale Brahman-Atman? Come si possono conciliare questi due insegnamenti?
E' a causa della maya o avidya (ignoranza) che il Brahman-Atman non duale appare come il mondo della pluralità, che la realtà infinita e incondizionata appare come fosse finita e condizionata, che ciò che è libero da attributi appare dotato di attributi. Maya è il potere che rende apparentemente possibile ciò che è impossibile, vela il Brahman reale e proietta il mondo non reale. |
Fedelciel |
Inviata - 23/02/2009 : 00:53:35 --- si a questo io ci sono giunto,....la morte dovrebbe avvenire in maniera serena sempre come vivendo,solo un passaggio di stato ,ora io aggiungo: e anche sempre in bellezze tali come quelle ove capisci che esiste questa continuità....di esistenza .Dico bellezza, ma non é tutto occore unire dolcezza ed anche armonia in misura piena, totale, assoluta. si ha solo un'idea di questa realtà esprimendola con le parole belelzza,dolcezza, armonia in realtà é ben maggiore.
Mi domando talvolta se "bellezza, dolcezza, armonia" unite insieme sono presenti nelle esperienze che dici, dei maestri ecc. sono di un tale livello che la fisicità intendo la materia della natura non più come tale ma la percepisci come il corpo di una bellissima persona , inesprimibile compiutamente con parole ,direi che é ciò che s'intende per la Madre la Madre Divina, persona o aspetto femminile del Divino.... non avrei mai pensato di poterla non solo conoscere in concetti , canti, devozione, sapere che crea la natura ecc. ma anche vederla nella natura...molto nei cieli azzurri devo dire ;é Lei che ci conduce nella vita e che sa cancellare la sofferenza .
La dolcezza é un fattore importante nelle vie spirituali, é naturalmente unita alla armonia e alla bellezza interiore ed é quella che davvero muta la gente....quando trovi la dolcezza in una persona la trovi unita alla semplicità ,alla guisa di un fanciullo, e ciò é segno, secondo me, di uno stato e volutivo superiore o avanzato ed in genere queste persone soffrono nella vita intendo sofferenze di incomprensione...di difficoltà di relazione,disadattamento ecc ;ciò ti dice qualcosa?
Ciò che vorrei che si sapesse, secondo le mie esperienze , fermo restando il valore dei maestri e delle loro capacità e qualità spirituali. é che l'umanità sta trascurando qualcosa tra lo spirituale ed il materiale di tropo importante e di molto concreto ed essenziale per la vita.
la sofferenza deve essere trascesa tu dici, mi pare un pò diffcile nella vita comune, meglio certo eliminarla .. o perlomeno alleviarla molto ; a tale proposito non so se hai letto LA MERE -Un tuffo nell'Assoluto, in quel testo Lei e il suo maestro affermano che la sofferenza non dovrebe esistere , che non ha senso, ..non hanno però trovato la soluzione per la sofferenza ; io nel mio piccolo e modesto qualcosa ho trovato.
Grazie per la tua riposta
Fedelciel |
PREMATMAN |
Inviata - 21/02/2009 : 02:35:34 ma dio non vuole la nostra sofferenza, è il karma ma non una maledizione, come invece la intendono certi estremisti indù che danno fuoco alle chiese cristiane e peggio.
i maestri autentici dell'India, ipotizzo lo stesso Gandhi, avrebbero deplorato quei gesti di intolleranza indù, molto simili al cristianesimo medioevale in cui un certo Tommaso di Torquemada amava bruciare gente e case che chiamava infestate.
Tu sei un contemplativo, la sofferenza non è un bene di per se, è una disarmonia, si deve guarirla se si ha i mezzi. ma al contempo si deve trascendere la sofferenza, in questo caso ti darei ragione, con la trascendenza la sofferenza non crea più karma, poichè ci si è risvegliati, si è consapevoli del proprio essere.
ma una situazione di inabilità come la mia non è con i miracoli o con tecniche buddiste che favorisce il risveglio atmico, l'atman è di per sé il "non nato" quindi non può morire di malattie o di sofferenza, sono state trascese e al contempo sono divenute una trasformazione del corpo essoterico apparente in corpo sottile esoterico liberatosi dalla prigione del tamoguna, cioè dalla paura, dall'ignoranza e dal desiderio.
se vogliamo costruire un discorso insieme, superiamo il limite della logica umana, tu, il sottoscritto ed altri qui nel forum e nel mondo, siamo i "non nati". Lahiri, il maestro di Yogananda, aveva la facoltà di non apparire nelle foto, conosceva le leggi della fisica e aveva vinto il potere di maya. Lui era un non nato per eccellenza.
molti altri avevano facoltà come le sue ma ciò sembra affascinare troppo la mente umana, come se fosero dei miracoli, per niente!
sono conoscenze di leggi che l'uomo razionale non ha ancora compreso.
per un uomo primitivo il vedere una certa Diana che cacciava nelle foreste con l'arco d'oro e freccie bel lavorate, poteva apparir loro come una dea, ma non lo era, solo per ignoranza essi la credettero dea e per paura e desiderio la venerarono.
ma la salute non è tutto, il distacco ascetico e contemplativo dal corpo un giorno dovrà avvenire nella maniera più serena e per niente sofferente, questo lo auguro a tutti.
ci siamo spiegati, grazie per la risposta.
Citazione: Originariamente inviato da Fedelciel
..............che cosa vuoi dal sottoscritto? Hai bisogno solo del tuo cuore, perchè non si ascende ad Atman a parole, Atman è il principio advaita della non dualità con il Paramatman (il maestro), all'inizio serve molto bakty yoga, perchè è l'iniziazione migliore.
te lo dico in poche parole cosa voglio da te he vedo che capisci molte cose e hai conoscenza:
"che non esista più sofferenza nel mondo cioé che si capisca da cosa é causata e come fare ad eliminarla, nè la sofferenza delle malattie di qualsiasi sorta, né quella che proviene dalla natura" perché ciò é assurdo e chi ha avuto un'esperienza di Luce e di espansione della coscienza capisce certo perchè.
Tolleriamo quella che viene da noi perché sappiamo che dobbiamo imparare a migliorarci ma quella che viene da Dio no, porprio non possimo tollerarla. Chi non soffre può stentare a capire, ma chi é nella sofferenza vera capisce subito.... e per chi non capisce... e si attiva come conviene ,la sofferenza vera prima o poi viene di certo.... La mia vita é orientata a ciò da diversi anni, non solo a ciò anche ad altro .
Fedelciel
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Fedelciel |
Inviata - 21/02/2009 : 01:38:14 ..............che cosa vuoi dal sottoscritto? Hai bisogno solo del tuo cuore, perchè non si ascende ad Atman a parole, Atman è il principio advaita della non dualità con il Paramatman (il maestro), all'inizio serve molto bakty yoga, perchè è l'iniziazione migliore.
te lo dico in poche parole cosa voglio da te he vedo che capisci molte cose e hai conoscenza:
"che non esista più sofferenza nel mondo cioé che si capisca da cosa é causata e come fare ad eliminarla, nè la sofferenza delle malattie di qualsiasi sorta, né quella che proviene dalla natura" perché ciò é assurdo e chi ha avuto un'esperienza di Luce e di espansione della coscienza capisce certo perchè.
Tolleriamo quella che viene da noi perché sappiamo che dobbiamo imparare a migliorarci ma quella che viene da Dio no, porprio non possimo tollerarla. Chi non soffre può stentare a capire, ma chi é nella sofferenza vera capisce subito.... e per chi non capisce... e si attiva come conviene ,la sofferenza vera prima o poi viene di certo.... La mia vita é orientata a ciò da diversi anni, non solo a ciò anche ad altro .
Fedelciel
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PREMATMAN |
Inviata - 20/02/2009 : 13:14:03 molti anni fa avevo ottenuto da un amico di poter pubblicare in rete alcune mie riflessioni, eccone alcune:
Socrate, che a differenza dei sofisti non chiese mai compensi in denaro per i suoi insegnamenti, non volle affidare i propri insegnamenti alla parola scritta, né fondò scuole filosofiche ma agì, come lui stesso affermava, spinto dal suo daímon (il suo "demone" inteso nel significato di "spirito"), una voce interiore che lo incitava alla fedeltà alle proprie convinzioni etiche e alla vocazione filosofica.
Convinto del valore pedagogico del dibattito orale, attraverso il quale poteva scaturire la verità sulla virtù e la conoscenza, trascorse buona parte della sua vita nei luoghi pubblici di Atene o nelle dimore degli amici, dialogando con chiunque, ricco o povero, volesse ascoltarlo o interrogarlo.
Egli era convinto così di far scaturire da ogni interlocutore una maggiore consapevolezza di sé: "curando le anime" intendeva farle pervenire alla verità e alla virtù.
Il contributo socratico in filosofia fu soprattutto di carattere etico: egli invitava i suoi interlocutori a trovare una formulazione oggettiva dei concetti di giustizia e virtù, e a coltivare la conoscenza di sé.
L'interlocutore, dichiaratosi esperto di una determinata disciplina, veniva provocato da Socrate, il quale, proclamandosi ignorante e affermando di avere come unica certezza quella di non sapere, chiedeva il suo soccorso. Interrogato da Socrate, passo dopo passo, l'altro vedeva poste in dubbio fino alle fondamenta le proprie certezze.
Questo metodo d'indagine era volto a far scaturire e a fissare una definizione individuale della virtù che potesse nel contempo valere universalmente, in opposizione all'orientamento relativista dei sofisti. Tuttavia anche Socrate non espresse mai dottrine positive o formulazioni definitive, né si possono accogliere i Dialoghi platonici come una formulazione rigorosamente oggettiva del suo insegnamento.
Si può solo arguire che Socrate avesse considerato la "virtù" – qualunque fosse la sua definizione – una forma di sapere; di conseguenza, l'azione malvagia o il vizio non sarebbero altro che il risultato dell'ignoranza.
È passata alla storia anche la sua ironia, la fascinosa forma di dissimulazione retorica che avvinse pensatori come Kierkegaard e Nietzsche. Tra i suoi allievi, oltre a Platone, si contano Antistene, fondatore della scuola cinica, e Aristippo, fondatore della scuola cirenaica, una delle fonti del pensiero di Epicuro. Alcuni stoici come Epitteto, Seneca e l'imperatore romano Marco Aurelio, considerarono Socrate la guida verso una vita superiore.
Da Socrate ad oggi si sono susseguiti parecchi maestri e relative correnti filosofiche che hanno riempito la testa a molti ma il cuore a pochi.
Ma l'uomo comune di oggi comprende solo una piccola percentuale del pensiero filosofico da Socrate ad oggi, anche se purtroppo questa piccola percentuale non basta per dire che si è atei o religiosi, eretici o osservanti. Questo premetto perchè nessuno si senta escluso dall'autentica ricerca della corrente filosofica che gli è più semplice e comprensibile soprattutto al Cuore stesso della sua vita.
Perchè di filosofia se ne parla molto ma di veri filosofi come era Socrate molto poco?
La ragione è che vi è sempre molta complessità intorno alla parola filosofia e molto spesso si scoraggiano persone ben disposte ad approfondire la conoscenza di se stessi.
Vi sono molte altre ragioni per cui la filosofia non entra a pieno titolo nella ricerca personale di ogni individuo che vive in forma umana, una di queste è la circostanza di vita vissuta che pone alla filosofia dei quesiti troppo materialisti e utilitaristi, si finisce per giustificare ogni falso progresso perchè risulta ai fini esclusivamente di benessere materiale.
Il vero progresso è attento alla crescita integrale della persona e i quesiti posti alla filosofia devono avere tre requisiti ordinari, domanda sulla giustizia, domanda sulla disciplina, domanda sull'esempio; e due straordinari, domanda sull'essenza dell'uomo e domanda sul rapporto con Dio. A mio parere vi sono anche altre domande da fare alla filosofia ma non voglio cadere nella retorica.
Possiamo continuare a cercare e cercare ma ci sfugge la domanda essenziale: Che cosa mi sta succedendo? Questa domanda la pongo a tutti coloro che fanno attenzione alla propria vita e amano ricordare tutte le tappe della propria crescita e maturità.
Ci sfugge forse qualcosa altro? Abbiamo dimenticato che da piccoli eravamo tenerissimi e ora siamo un poco freddi nei sentimenti e nei pensieri, più calcolatori, forse anche meschini alcune volte.
Ci sentiamo chiedere dagli altri: << Cosa ti sta succedendo? >>, allora si sono accorti di noi! ma noi ci siamo accorti che stiamo cambiando o siamo cambiati interiormente? Ecco il ruolo della filosofia: accorgersi che si sta cambiando ed è da registrare nel nostro diario interiore quel che ne può emergere di positivo ma anche di apparenti enigma agli occhi degli altri.
Possiamo anche non rispondere agli altri di cose intime ma comunque se ne sono accorti, e se ciò è buono e di esempio per molti, allora ben venga la filosofia per capire e per capirci. Concludo questo tema con la frase di Socrate "Gnosce te ipsum" Conosci te stesso.
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PREMATMAN |
Inviata - 20/02/2009 : 12:08:02 che cosa vuoi dal sottoscritto? Hai bisogno solo del tuo cuore, perchè non si ascende ad Atman a parole, Atman è il principio advaita della non dualità con il Paramatman (il maestro), all'inizio serve molto bakty yoga, perchè è l'iniziazione migliore.
Un giorno Marta di Betania rimproverò Gesù perchè non sollecitava sua sorella Maria ad aiutarla nel servizio ai poveri ma il Maestro rispose: Marta, Marta, tu ti affanni per molte cose in questo mondo, Maria si è scelta la parte migliore e non le sarà tolta.
Maria era una contemplativa e praticava il bakty yoga e, credo che anche tu lo sia, ma ragioni ancora come Marta, hai bisogno di dinostrare il tuo Amore, guarda che è l'Amore a mostrarsi da se tra le righe della tua vita, non ha bisogno di fare qualcosa per essere Amore, tanto più se è Divino.
in fondo la mia disabilità e inabilità mi ha consentito di ascendere molto più facilmente come Atman e non provo comunque nessun dolore e la salute non è tutto, si impara anche dalla sofferenza e dalle restrizioni di una vita tra quattro mura.
Maria, la sorella di santa teresa di Lisieux, monaca vissuta nella seconda metà dell'"800, desiderava abitare in una grande villa e fare come Marta al servizio dei poveri, e il padre la voleva accontentare, ma lei gli rispose: ma papà, mi sta tentando? in fondo lo spazio grande non è sufficientemente equanime con tutti, mentre lo è il cuore di Gesù che abbraccia tutti, presso il quale anche in una buia cella di convento saprei amare l'umanità. |
Fedelciel |
Inviata - 19/02/2009 : 22:54:21 vedo che la discussione per ora non costruisce granché , pazienza,forse un giorno ci capiremo di più ; che ti posso dire?? auguri e buona notte
Fedelciel |
PREMATMAN |
Inviata - 18/02/2009 : 21:47:44 ero un ragazzo di 13 anni a cui piaceva, come al principe Siddarta, divertirmi ed essere spensierato, a quell'età..... si ok....direi che è normale... ma ad un certo punto.....
un amico mi disse.... dai che andiamo ad un ritiro spirituale a Bergamo, è organizzato dal prete dell'oratorio.
ma si.... dissi... divertiamoci anche là....
ma fu proprio il momento in cui presi coscienza della mia evoluzione interiore e, come a Siddarta fu sufficiente una strana musica, per me fu l'inizio di un'asensione di cui oggi ne godo i frutti anche sul piano fisico e psicologico.
magari era solo una goccia quella che ha irrorato la mia vita all'inizio, ma ad oggi non ho più sete e fame di sapere, perchè la conoscenza in me è la mia stessa meditazione-consaevolezza-attenzione.
buona notte! |
Fedelciel |
Inviata - 18/02/2009 : 19:36:34 io bé penso che sia bene conoscerci che ne dici?
la luce che si manifesta nei colori della natura e li amplifica in una bellezza indicibile, ciò attesta le qualità del Divino secondo me
tu beh la salute è importante, ma haimé, non illudiamoci che il nostro corpo sarà in salute eterna, ricordati che la Luce in te può materializzare tutte le forme di vita che vuole, questo è era un piccolo segreto nel mio vecchio percorso buddista, che ormai posso dire a tutti.
io Salute eterna sarebbe un lavoro enorme forse é meglio morire e rivivere tutti i maestri difatti sono morti, la vita nel fuori del tempo é una conquista grande ma forse vale la pena di tentare , bada: fuori del tempo, non eterno é diverso in Dio il tempo non esiste.
tu La Luce e il Prana, assieme allo sviluppo del plesso solare, sviluppa una vibrazione, un colore ed un calore che si manifestano a secondo della salute del corpo di cui si è chiesta la cura.
io Su ciò non so cosa dirti
tu l'aura è una cartina torna sole della salute del corpo, lo sai questo, sono certo che lo sai. i suoi colori dipendono da come stanno i chakra e se sono attivi o disattivi, se la situazione psico-somatica è grave o serenamente in armonia con il cammino spirituale.
io Anche su ciò non so esprimere il mio parere
tu Io non posso sapere di preciso se sei stato attivato, ma certamente dalle tue parole evinco che un certo tipo di attivazione è la contemplazione che portò lo stesso Buddha a giungere all'illuminazione e il krya è un'attivazione efficace delle nostre energie, le quali ci rivelano un riflesso di quell'energia universale che abbraccia tutti e tutti fa vibrare.
io Le case e le montagne vibrano di una luce argentea e di una bellezza insepsrimibile, le nuvole si spostano per lasciare spazio al sole e al cielo azzurro, quando medito altro non so dirti.
tu la fede di cui parli è giusta, non è creduloneria o ingenuità, comunque va bene il rispetto per tutte le fedi, almeno nel mio concetto antropologico di storia delle religioni, poi man mano che si evolvono le anime anche i corpi ne godranno di riflesso.
io La fede non da nulla di ciò ma ha mosso molta gente ad opere umanitarie per ciò ha un grande valore, ma ha mosso anche molta gente anche guerre ed uccisioni impietose e per ciò deve essere presa con cautela .
Il tuo parere mi é sempre molto gradito
Fedelciel |
PREMATMAN |
Inviata - 17/02/2009 : 01:57:21 Sei un contemplativo, mi fa piacere, il tuo stupore assieme alla tua acuta osservazione ricompone in te quella luce che si manifesta nei colori della natura.
beh la salute è importante, ma haimé, non illudiamoci che il nostro corpo sarà in salute eterna, ricordati che la Luce in te può materializzare tutte le forme di vita che vuole, questo è era un piccolo segreto nel mio vecchio percorso buddista, che ormai posso dire a tutti.
La Luce e il Prana, assieme allo sviluppo del plesso solare, sviluppa una vibrazione, un colore ed un calore che si manifestano a secondo della salute del corpo di cui si è chiesta la cura.
l'aura è una cartina torna sole della salute del corpo, lo sai questo, sono certo che lo sai. i suoi colori dipendono da come stanno i chakra e se sono attivi o disattivi, se la situazione psico-somatica è grave o serenamente in armonia con il cammino spirituale.
Io non posso sapere di preciso se sei stato attivato, ma certamente dalle tue parole evinco che un certo tipo di attivazione è la contemplazione che portò lo stesso Buddha a giungere all'illuminazione e il krya è un'attivazione efficace delle nostre energie, le quali ci rivelano un riflesso di quell'energia universale che abbraccia tutti e tutti fa vibrare.
la fede di cui parli è giusta, non è creduloneria o ingenuità, comunque va bene il rispetto per tutte le fedi, almeno nel mio concetto antropologico di storia delle religioni, poi man mano che si evolvono le anime anche i corpi ne godranno di riflesso.
Citazione: Originariamente inviato da Fedelciel
Citazione: Originariamente inviato da Fedelciel
si credo che hai ragione, un percorso occorre o perlomeno é di grande aiuto, io ho poi solo trovato una via più semplice che ti permette di scoprire l'inganno proprio o prigione della meccanicità della mente umana".Il dono della salute é il primo passo che ti rivela la realisticità e concreteza dell'impegno e delle sue mete.
Al dogma mi pare che ne facciano già a meno molti se non tutti in pratica, mi pare che nessuno , tranne i semplici, vuole più credere a ciò che non capisce o non sperimenta .Questo é un segno che é giunto il momento di insegnare altre cose alla gente.
L'Eden o paradiso della terra ( quello del dopo vita non so) é raggiungibile con semplicità relativa, é il massimo impegno credo però é possibile anche con la mia via.
Prigionieri di un Dio mentale,!!!!certo che la mente é la prima che vorrebbe capire, io ti dico solo che ho potuto vedere Dio all'opera in alcune circostanze intendo fatti non di persone o di vicende ,ma di realtà fisica e non ho più potuto pronunciare alcuna parola, la mente si é fermata, sbigottita ma sazia di tanta bellezza ,....era soddisfatta al 100%.Tutto il resto in quel momento non mi interessava più, né ego, né felicità, né identità, forse anche più dell'Eden ,avevo tutto.
Soddisfare la mente con Dio é forse il primo passo ed é quello che fanno come possono le vie pirituali di cui tu parli, talvolta in modo commovente, stupendo, inesprimibile, ma vedere DIo all'opera é una cosa che non saprei proprio come descrivere. L'intuizione di Dio é ben superiore ad ogni concetto dognatico o di fede e credo sia molto necessaria perché diversamente é difficile trovare la volontà o l'amore per impegnarsi a proseguire.
Anche qui ho trovato un modo più semplice.. che ci vuoi fare io sono fatto così....io amo la natura, i monti, i fiori, i cieli azzurri la primavera ..loro credo che ti conducano a Dio in modo più semplice basta solo un pò di luce nella mente e poco di più...direi un poco di consapevolezza ben applicata con concretezza.
Tu pensi che alla gente queste cose interessino? magari anhe a voi buddisti ,intendo che si possa suscitare un vero interesse all'esperienza.....il mondo cambierebbe e anche in fretta
Oh ma proprio solo non sono qui c'é Carmen che dice che talvolta sente profumi da pardiso e quando la gente da lontano le chiede aiuto sente questi profumi, a me ciò é captato sul monte quando dopo l'Arti il copro ha preso a profumare di profumi che non esistono sulla terra....a Paola é comparso io cerchi azzurro e arancio sulla fronte anche ad un'amica sul Kailash in India .eh..che bello. Carmen ora vende profumi di una marca speciale che direi che se la battono bene con quelli del cielo, sembra impossibile ma é vero e costano anche pochi soldi, come ogni cosa di Dio.Credo che mi metterò anch'io a venderli, anche Paola . Scusa se ho intorodtto questi discorsi un poco venali
Fedelciel
Fedelciel
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Fedelciel |
Inviata - 16/02/2009 : 21:33:40 Citazione: Originariamente inviato da Fedelciel
si credo che hai ragione, un percorso occorre o perlomeno é di grande aiuto, io ho poi solo trovato una via più semplice che ti permette di scoprire l'inganno proprio o prigione della meccanicità della mente umana".Il dono della salute é il primo passo che ti rivela la realisticità e concreteza dell'impegno e delle sue mete.
Al dogma mi pare che ne facciano già a meno molti se non tutti in pratica, mi pare che nessuno , tranne i semplici, vuole più credere a ciò che non capisce o non sperimenta .Questo é un segno che é giunto il momento di insegnare altre cose alla gente.
L'Eden o paradiso della terra ( quello del dopo vita non so) é raggiungibile con semplicità relativa, é il massimo impegno credo però é possibile anche con la mia via.
Prigionieri di un Dio mentale,!!!!certo che la mente é la prima che vorrebbe capire, io ti dico solo che ho potuto vedere Dio all'opera in alcune circostanze intendo fatti non di persone o di vicende ,ma di realtà fisica e non ho più potuto pronunciare alcuna parola, la mente si é fermata, sbigottita ma sazia di tanta bellezza ,....era soddisfatta al 100%.Tutto il resto in quel momento non mi interessava più, né ego, né felicità, né identità, forse anche più dell'Eden ,avevo tutto.
Soddisfare la mente con Dio é forse il primo passo ed é quello che fanno come possono le vie pirituali di cui tu parli, talvolta in modo commovente, stupendo, inesprimibile, ma vedere DIo all'opera é una cosa che non saprei proprio come descrivere. L'intuizione di Dio é ben superiore ad ogni concetto dognatico o di fede e credo sia molto necessaria perché diversamente é difficile trovare la volontà o l'amore per impegnarsi a proseguire.
Anche qui ho trovato un modo più semplice.. che ci vuoi fare io sono fatto così....io amo la natura, i monti, i fiori, i cieli azzurri la primavera ..loro credo che ti conducano a Dio in modo più semplice basta solo un pò di luce nella mente e poco di più...direi un poco di consapevolezza ben applicata con concretezza.
Tu pensi che alla gente queste cose interessino? magari anhe a voi buddisti ,intendo che si possa suscitare un vero interesse all'esperienza.....il mondo cambierebbe e anche in fretta
Oh ma proprio solo non sono qui c'é Carmen che dice che talvolta sente profumi da pardiso e quando la gente da lontano le chiede aiuto sente questi profumi, a me ciò é captato sul monte quando dopo l'Arti il copro ha preso a profumare di profumi che non esistono sulla terra....a Paola é comparso io cerchi azzurro e arancio sulla fronte anche ad un'amica sul Kailash in India .eh..che bello. Carmen ora vende profumi di una marca speciale che direi che se la battono bene con quelli del cielo, sembra impossibile ma é vero e costano anche pochi soldi, come ogni cosa di Dio.Credo che mi metterò anch'io a venderli, anche Paola . Scusa se ho intorodtto questi discorsi un poco venali
Fedelciel
Fedelciel |
Fedelciel |
Inviata - 16/02/2009 : 21:18:30 si credo che hai ragione, un percorso occorre o perlomeno é di grande aiuto, io ho poi solo trovato una via più semplice che ti permette di scoprire l'inganno proprio o prigione della meccanicità della mente umana".Il dono della salute é il primo passo che ti rivela la realisticità e concreteza dell'impegno e delle sue mete.
Al dogma mi pare che ne facciano già a meno molti se non tutti in pratica, mi pare che nessuno , tranne i semplici, vuole più credere a ciò che non capisce o non sperimenta .Questo é un segno che é giunto il momento di insegnare altre cose alla gente.
L'Eden o paradiso della terra ( quello del dopo vita non so) é raggiungibile con semplicità relativa, é il massimo impegno credo però é possibile anche con la mia via.
Prigionieri di un Dio mentale,!!!!certo che la mente é la prima che vorrebbe capire, io ti dico solo che ho potuto vedere Dio all'opera in alcune circostanze intendo fatti non di persone o di vicende ,ma di realtà fisica e non ho più potuto pronunciare alcuna parola, la mente si é fermata, sbigottita ma sazia di tanta bellezza ,....era soddisfatta al 100%.Tutto il resto in quel momento non mi interessava più, né ego, né felicità, né identità, forse anche più dell'Eden ,avevo tutto.
Soddisfare la mente con Dio é forse il primo passo ed é quello che fanno come possono le vie pirituali di cui tu parli, talvolta in modo commovente, stupendo, inesprimibile, ma vedere DIo all'opera é una cosa che non saprei proprio come descrivere. L'intuizione di Dio é ben superiore ad ogni concetto dognatico o di fede e credo sia molto necessaria perché diversamente é difficile trovare la volontà o l'amore per impegnarsi a proseguire.
Anche qui ho trovato un modo più semplice.. che ci vuoi fare io sono fatto così....io amo la natura, i monti, i fiori, i cieli azzurri la primavera ..loro credo che ti conducano a Dio in modo più semplice basta solo un pò di luce nella mente e poco di più...direi un poco di consapevolezza ben applicata con concretezza.
Tu pensi che alla gente queste cose interessino? magari anhe a voi buddisti ,intendo che si possa suscitare un vero interesse all'esperienza.....il mondo cambierebbe e anche in fretta
Fedelciel |
PREMATMAN |
Inviata - 16/02/2009 : 00:11:53 la gente che si accosta al Krya, per esempio, se ha lealmente intenzione di approfondire e fare un'esperienza di Dio, allora deve accettare qualche lato oscuro di se stessa (complessità della propria psicologia grezza), non credo che si scopra immediatamente in paradiso appena si è iscritta ai corsi tenuti dai monaci autorizzati.
allo stesso modo, per giungere alla scoperta atmica è necessario un primo periodo di Bakty Yoga presso un maestro autentico, poi, come diceva Krsnamurti, sii tu stesso il tuo maestro.
Nemmeno krsna tenne presso di se più tanto i propri devoti ma li iniziava al volo con le ali spirituali che essi scoprivano nelle proprie potenzialità.
ma la complessità della vita umana non è esemplficabile nemmeno da parte della scienza, cioè, ridotta a nascere e morire, così come non può essere ridotta a solo aprendimento didattico, come se si dovesse inculcare o imporre alla gente un dogma risolutivo (travisamento del metodo induttivo) in cui si presume di rispondere a tutte le domande esistenziali.
la gente, se vuole davvero evolvere spiritualmente, ha bisogno all'inizio di una disciplina spirituale che rafforzi la volontà e la mantenga costante nella ricerca dell'illuminazione, altrimenti la vita stessa resterà all'oscuro del proprio karma e del destino che l'attende.
a me i sempliciotti mi fanno tenerezza ma se vi è qualcuno tra essi che ha iniziato ad intuire la complessita della propria esperienza interiore, altrettanto sarà interessato ad esemplicarla man mano si toglierà di dosso la zavorra della superficialità e dell'ateismo scientista fine a se stesso, ed esso è sterile e inconcludente già dal punto di vista scientifico, giacchè nemmeno il miglior scienziato può arrogarsi qualche dogma a cui far obbedire tutti in nome della ragione.
Il cuore del Maestro Atmico è la via i mezzo tra tutti gli opposti estremi, disumani o fanatici, insensibili o arroganti.
la gente ha bisogno di un insegnamento con il Cuore ed è ormai stanca delle teologie, queste, che da più punti di vista (molto relativi), intorno all'unico insegnamento originale del maestro asceso, sono state travisate nei secoli e si sono scisse in sette e movimenti scismatici.
allora la semplicità non è proprio le "tre parole in croce" dette in sintesi per non stancare, ma che lasciano ugualmente molto spazio vuoto nelle menti e non rispondono comunque alle domande esistenziali.
la semplicità non è nemmeno solo il parlare con il cuore, che addolcisce i sentimenti ma lascia la gente ingorante su se stessa.
è necessario camminare per la via di mezzo, essere il cocchiere e assieme il padrone della carrozza, sapere come e dove condurla e al contempo essere all'interno della carrozza per osservarne il vercorso anche dal punto di vista umano.
non è ancora ugualmente esmplice per la gente comune, vero caro amico?
ma che cosa vuole raggiungere in modo semplice la gente comune? il paradiso? senza disciplina interiore e senza un costante e temperato carattere sul campo di battaglia delle sfide in tema spirituale, non si raggiunge nessun risultato nella vita e nessun risultato oltre la vita.
non esiste il download gratis nelle cose spirituali. ti piace la battuta? la scienza infusa non è possibile, ci si deve allenare per poter giungere allo stato atmico, altrimenti si sarà lì sempre ad attendere il miracolo dal cielo.
la scienza infusa può diventare anc'essa una tentazione per chiunque è un mistico e diviene un travisamento stesso del metodo induttivo, per cui si vuol far convergere ogni spiegazione dei fenomeni e casi articolari ad una sola parola o legge: "la mente illuminata", ma è un autoinganno, poiché si è ancora prigionieri di una necessità mentale, quella di un dio mentale o di un centro di gravità permanente fatto di verità ex cathedra.
è a questo tipo di travisamenti dei metodi di indagine della verità filosofica e dei fenomeni naturali (deduttivo e induttivo) che lo stesso Karl Popper mise in guardia, non certo per screditare Dio, ma scoprendo l'inganno proprio in quello che Gurdjief chiama "prigione della meccanicità della mente umana".
L'irrefrenabile esigenza di dogma e di assolutismo da parte di certi discepoli e devoti, dimenticando che molto di ciò che hanno insegnato i maestri antichi era già soggetto al "tutto è relativo" e storicamente è dimostrato anche al giorno d'oggi, chiede di esemplificare l'insegnamento della teologia in genere, affinché l'esigenza spirituale sia un prercorso preferenziale anche nelle chiede tradizionalmente occidentali.
tuttavia, la stessaa gente semplice e devota ha aperto gli occhi e intravvisto nelle discipline spirituali orientali una via per conoscersi meglio dal punto di vista spiruituale, è già qualcosa ma ancora legata al dogma; non può proprio farne a meno?
perchè tanta gente semplice continua a pronunciare le parole di Socrate: "so di non sapere" ma al tempo stesso presume di conosce la verità come dogma e assolutismo?
che semplicità e umiltà questa gente! vero? che umiltà! o forse acritica accettazione dei dogmi? Senza neppure conoscersi dentro come anime, solo balbettando qualcosa ripo...ho un'anima...,beh...insomma qualcosa del genere...
non basta la semplicità, è necessario conoscere anche la complessita e le sfide che caratterizzano un percorso serio di conoscenza di se stessi.
alla fine saremo persone davvero semplici, quando ci saremo liberati della zavorra della superficialità.
meno pesiamo dal punto di vista karmico, meno soffriamo anche in vita, allora la semplicità sarà la nostra stessa vita.
Citazione: Originariamente inviato da Fedelciel
bel consiglio finale Premadatan. ma come fa la gente a fare ciò che dici? La gente non ne sa nulla, é impreparata.Occorre insegnare un modo semplice, efficace ed eguale per tutti perché ....siamo 6 miliardi in questo mondo !!!!e non soolo quei pochi fortunati che riescono ad intraprendere vie spirituali. Faccio l'esempio della corrente elettrica: é una riscoperta di valore enorme ma ciò lo é perchè tutti usano la corrente elettrica se non fosse così é una riscoperta che non varrebbe niente o poco o niente. Così il nostro vero io o il nostro più vero essere avrà un valore vero e grande se sarà dato alla moltitudine , più che le parole e concetti serve la pratica come é per la corrente elettrica , se ce la hai ma se non accendi la lampadina non serve a nulla e se ne accendi solo una il mondo continuerà a restare al buio. Come vedi io punto sempre sugli apetti pratici perchè ciò é logico, sensato tato più oggi in un mondo moderno vuole vedere o provare cose concrete e non solo più sentire parle e concetti. Così almeno io la penso
Fedelciel
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Fedelciel |
Inviata - 15/02/2009 : 21:40:30 bel consiglio finale Premadatan. ma come fa la gente a fare ciò che dici? La gente non ne sa nulla, é impreparata.Occorre insegnare un modo semplice, efficace ed eguale per tutti perché ....siamo 6 miliardi in questo mondo !!!!e non soolo quei pochi fortunati che riescono ad intraprendere vie spirituali. Faccio l'esempio della corrente elettrica: é una riscoperta di valore enorme ma ciò lo é perchè tutti usano la corrente elettrica se non fosse così é una riscoperta che non varrebbe niente o poco o niente. Così il nostro vero io o il nostro più vero essere avrà un valore vero e grande se sarà dato alla moltitudine , più che le parole e concetti serve la pratica come é per la corrente elettrica , se ce la hai ma se non accendi la lampadina non serve a nulla e se ne accendi solo una il mondo continuerà a restare al buio. Come vedi io punto sempre sugli apetti pratici perchè ciò é logico, sensato tato più oggi in un mondo moderno vuole vedere o provare cose concrete e non solo più sentire parle e concetti. Così almeno io la penso
Fedelciel |
PREMATMAN |
Inviata - 06/02/2009 : 20:41:51 Vorrei arricchire il tema, davvero complesso, con il suggerimento a non esemplificare troppo semplicisticamente il mistero della vita e della sua naturale psicologia. L'interessante relazione di comunione tra atman e paramatman, non dualismo atmico. controlla in meditazione le normali funzioni umane senza cadere nel fanatismo.
Non si può applicare la logica deduzione e il metodo induttiivo ad una relazione atmico-psicologica tra l'Anima e la realtà psico-somatica.
Il metodo deduttivo si presta facilmente ai paradossi della teologia e dello scientismo ideologico, per cui anche l'induzione viene travisata fino a tirare conclusioni filosofiche che escldono a priori l'esistenza stessa dell'anima e ne interpretano invece una mera funzione biologica come, per esempio, l'errore dei testimoni di geova che confondono il sangue con l'anima e impediscono le trasfuzioni anche in casi necessari per la salvezza della vita.
Gli opposti estremi della mente scientifica e di quella teologica sono sempre in una virtuale lotta tra il bene e il male, come se la religione avesse il monopolio di ciò che è morale e di ciò che è etico e così vale anche per i ragionamenti scientisti che hanno già tirato le loro conclusioni, cosa che tra l'altro la scienza non potrebbe fare tanto affretatamente in tema di vita e di morte, di psiche e di anima.
Ognuno di noi, l'Atman, percorra la via di mezzo che sta proprio tra questi opposti estremi antagonisti e pregiudicativi nei confronti di un dialogo con l'evoluzione spirituale dell'uomo, considerata insignificante perchè quel che conta è solo la ricerca della vita biologica.
ecco che la nostra vera scoperta è la vita spirituale e non solo quella esclusivamente biologica. |
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