Credo dipenda (anche) da chi te lo insegna. Tutto lo yoga, se insegnato correttamente, è una pratica spirituale. Il metodo Iyengar è quello maggiormente insegnato in Italia ed è anche quello insegnato peggio (con l'approccio sbagliato).
La maggior parte degli insegnanti di Yoga (esperienza anche personale) lo insegna esclusivamente come una pratica fisica. Tendo a sconsigliarlo perchè è eccessivamente "fisico" (ad Ananda una volta l'ho sentito definire come "yoga sportivo").
Yogananda consigliava una pratica "gentile" dell'hatha yoga. Con tutta la buona volontà che ci si può mettere, il metodo Iyengar non è una pratica "gentile" (anche se è sicuramente validissimo), in quanto usa corde, attrezzi, stiramenti al limite e così via.
Ho fatto questo tipo di hatha yoga per un anno; ricordo che i pranayama che mi hanno insegnato funzionano al contrario rispetto al kriya. Credo che chi fa il kriya non dovrebbe fare altri pranayama (indipendentemente da quali possano essere). Per il resto, se l'eccesso di fisicità non disturba durante la meditazione non credo ci siano controindicazioni particolari.
Davis una volta mi ha raccontato questa storia:
Il fratello di Yogananda era un hatha yogi famosissimo in tutta l'India. Quando visitò il centro SRF a Mt. Washington, Rajarsi Janakananda imparò dal fratello di Yogananda alcune asana. Essendo interessato ad approfondire la pratica, Rajarsi chiese a Yogananda se fosse stato il caso di imparare cose più complicate. Yogananda rispose di non farlo, perchè avrebbe "potuto perdere la sua beatitudine".
Secondo Yogananda un pò di Hatha Yoga è buono; una forma estrema di hatha yoga è sconsigliata.
Un caro saluto / Furio
Leggi un pò, medita di più, pensa a Dio tutto il tempo (P. Yogananda) |