Sri Sathya Sai Baba

 

Chi é Sai Baba

Sai Baba nasce il 23 novembre 1926 a Puttaparti, un piccolo miserabile villaggio dell'India del sud, a 160 chilometri da Bangalore. Il villaggio è completamente isolato dal resto del mondo..

La Sua nascita viene annunciata da strani segni che non vengono bene decifrati dai familiari. Gli strumenti musicali suonano da soli come volessero annunciare l'apparizione di un prodigioso condottiero spirituale destinato a capovolgere il destino dell'umanita'. E quando il piccolo Sathya Narayana Raju (questo e' il nome anagrafico del corpo che giunge a Puttaparti) viene alla luce, non c'e' nulla che possa far pensare ad una incarnazione di Dio.

Non arriva un angelo ad annunciare alla madre che sta per partorire un corpo che trasporta il divino. La nascita é come quella di tutti i bimbi di questo mondo. Per tre anni la mamma lo alleva con l'amore tipico delle mamme, ma ecco che si scopre una strana capacità posseduta dal piccolo Sathya. Egli fa apparire dall'aria oggetti e frutta che dona ai Suoi piccoli amici. E' l'inizio del periodo dei "lila", i miracoli che Baba chiama i "giochi del divino". E sono proprio i miracoli che incuriosiscono la gente.

Da uno stesso albero di tamarindo, che sorge sulla collina di Puttaparti, Sai Baba fa crescere frutti diversi. Mango, banane, papaie, mele e cocchi nascono da uno stesso ramo e vanno a gratificare i compagni che oramai riconoscono la divinita' del piccolo Sathya. I bambini, nella loro semplicità ed innocenza, arrivano sempre prima degli adulti.

Gli anni della scuola comportano vicissitudini e disagi per il piccolo Narayana (si pronuncia Naraiena, con l'accento sulla seconda <a>) che deve allontanarsi anche dai genitori, finche' un giorno del 1940 dichiara di essere Sai Baba, incarnazione di Dio sceso in terra per risvegliare la divinita' che alberga in ogni uomo e per riportare a galla la verita', l'amore, la giustizia, la rettitudine e diffondere la pace nel mondo.

Sono dichiarazioni drammatiche quelle che fa il piccolo Sathya, soprattutto se si pensa che ha appena 13 anni.

I devoti cominciano giá ad affollare la misera casa. Chiedono delle prove.

Il piccolo Sai lancia in aria petali di fiori che, cadendo, vanno a disporsi in maniera tale da formare il nome Sai Baba in telegu, la lingua locale.

L'incredibile si spinge oltre i confini della regione dell'Andra Pradesh dove e' situato il villaggio di Puttaparti. In alcuni templi succede uno strano fenomeno. I devoti che si recano a pregare al tempio, al posto della statua di Dio vedono il volto sorridente di Sathya.

Inizia cosí il pellegrinaggio dei ricercatori spirituali che si spingono, non senza difficoltá, fino al villaggio che ospita l'Incarnazione Divina. Le notizie si diffondono e i curiosi, insieme ai devoti, vanno ben presto ad affollare la casa di Baba. Il piccolo ashram che il giovane ha costruito non e' sufficiente ad ospitare i pellegrini che devono affrontare anche il problema del vitto. É Sai Baba che provvede materializzando il cibo per tutti i pellegrini. La moltiplicazione del cibo fa parte della vita di tutti i grandi personaggi mistici. Anche in questi anni Sai Baba é stato visto moltiplicare il riso per sfamare centinaia di persone presenti al suo Darshan. Darshan vuol dire apparizione e fa riferimento al momento in cui il Maestro appare ai devoti.

Coloro che hanno avuto la fortuna di venire in contatto con Sai Baba durante i primi anni del Suo apostolato hanno assistito a miracoli grandiosi, ripetuti, numerosissimi; hanno assistito alla materializzazione della statua di Shiva (Dio) dalla sabbia del fiume Citravaty, che costeggia Puttaparti; al dirottamento delle acque del fiume in piena; all'arresto della pioggia. Fino a qualche anno fa era possibile avvicinare il Maestro con discreta facilitá e assistere, cosí, in diretta, a guarigioni miracolose, o a rianimazioni di cadaveri... Sai Baba dichiara di essere l'Avatar, il Salvatore atteso dalla storia. Gli antichi testi annunciano che l'Avatar, per potere essere riconosciuto, deve portare con sé segni ed attributi ben precisi.

L'Avatar deve avere innazitutto dei segni cutanei. Questi segni devono necessariamente comparire nella parte sinistra del corpo e sono rappresentati da un neo sulla guancia e da un Garuda sull'emitorace sinistro. Il Garuda é un'aquila e ha un profondo significato spirituale.

A fianco dei segni cutanei l'Avatar deve possedere i 15 Kalas. I Kalas sono gli attributi divini e comprendono:

- il controllo assoluto sul corpo fisico
- il controllo delle facoltà psichiche
- il controllo su tutti gli elementi della natura.

In termini piu' precisi questo significa onnipotenza, onniscienza, onnipresenza.

La cultura orientale, come quella occidentale, attribuisce a Dio alcune caratteristiche molto precise. Pertanto, secondo lo stesso insegnamento cristiano, Dio e' tale in quanto onnipotente, onnisciente e onnipresente. Nel momento in cui incontriamo un personaggio con queste caratteristiche siamo autorizzati a riconoscere in lui una potenza divina. Non ci sono alternative. L'insegnamento che ci e' stato impartito e' molto chiaro. Soltanto Dio possiede quegli attributi.

Ma i testi orientali non si accontentano dei Kalas e pretendono anche dei segni cutanei.

Noi ricercatori siamo ancora piu' esigenti e pretendiamo che il Grande Condottiero venga anche annunciato dalle profezie che emergono all'interno delle Grande Religioni.

Riconosceremo, quindi, come potenza divina soltanto quel personaggio che possiede: i kalas, i segni cutanei divini e viene annunciato dalle profezie.

Sai Baba possiede i segni cutanei esclusivi di Dio: un neo sulla guancia sinistra e un Garuda sull'emitorace; ma non possiamo, ovviamente, accontentarci di questi segni che, incidentalmente, potrebbero apparire sulla pelle di chiunque. Andremo pertanto a ricercare tra le antiche profezie per stabilire se l'annuncio della venuta del Grande Condottiero prevedeva una figura ben precisa in quest'epoca.

Le profezie che annunciano la discesa del Sai Avatar in questa nostra epoca di affanni sono numerose e, negli ultimi seimila anni, lo annunciano con ricchezza di particolari e incredibile precisione.

Nell'interpretare queste profezie non occorre fare salti mortali come hanno fatto i discepoli cristiani nell'adattare le profezie di Daniele a Gesu'.

Sai Baba viene annunciato in maniera precisa, fotografica; viene specificato il Suo albero genealogico, il luogo in cui sarebbe nato, l' etá che avrebbe raggiunto prima di lasciare il suo corpo fisico, tutte le tappe della Sua missione e le Sue conquiste mondiali nel campo della spiritualita'.

L'ultimo annuncio e' stato fatto nel 1935, quando Sai Baba aveva appena 9 anni e l'Occidente non ne conosceva ancora l'esistenza. Sono profezie sconvolgenti che riempiono il cuore di certezze.

Molte anime si sono incarnate proprio in questa epoca per avere la visione diretta del Divino che discende con tutti i poteri e per osservare il modo in cui tira i fili di questa grande commedia cosmica per dare scacco matto ai funerei fantasmi del male.

"É per voi una grande fortuna", dice Sai Baba" essere presenti a questa guerra del Divino contro il male che intrappola il mondo. Non perdete questa occasione di partecipare al piú grande scontro della storia della creazione; partecipate anche voi come combattenti del Divino in difesa dei valori del Dharma (la Rettitudine); Prema (l'Amore); Shanti (la Pace); Sathya (la Verità) e infine Aimshi (la Non Violenza)".


Tratto da: "L'uomo venuto dal cielo", di Giancarlo Rosati, ediz. Milesi

Per ulteriori informazioni relative alla biografia dell'Avatar si rimanda al sito ufficiale dell'associazione Sathya Sai Baba  http://www.OSSSBI.org/
Per le informazioni bibliografiche riguardanti i testi reperibili in lingua italiana, si possono visitare i seguenti siti:
www.osssbi.org/catalogo_libri.htm e http://www.edizionimilesi.com , il sito delle edizioni Milesi.

 

 

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