Davis pubblica da anni un magazine riservato solo ed esclusivamente ai praticanti del kriya yoga denominato "Radiance". Da Aprile questo magazine sarà disponibile in italiano. Poichè è riservato ai kriyaban non ho messo a disposizione la copia pilota intera su questo sito, ma se la volete ricevere gratuitamente potete scrivere al mio indirizzo e-mail specificando chi vi ha iniziato e quando. La sottoscrizione al magazine è gratuita per chi frequenta abitualmente il nostro gruppo di meditazione ed è a donazione libera per gli altri kriyaban (Ananda - SRF). Se sapete l'inglese, in ogni caso, vi incoraggio a sottoscrivere direttamente il magazine presso il center for spiritual awareness. Qui di seguito potete trovare, a titolo esemplificativo, un articolo tratto dal numero di ottobre 2005.
L’importanza della giusta aspirazione e della risolutezza a raggiungere la liberazione della coscienza di Roy Eugene Davis
“L’evoluzione spirituale si può accelerare condensando le esperienze grazie allo sforzo concentrato” (Paramahansa Yogananda)
Condensare qualcosa significa comprimerla o renderla concisa. Pensieri e azioni focalizzati sul raggiungere qualcosa che per noi ha valore, producono i risultati desiderati in un intervallo di tempo più breve. Vuoi essere spiritualmente risvegliato nella tua attuale incarnazione? Se lo vuoi, cosa stai facendo per riuscirci? I tuoi pensieri, sentimenti e comportamenti sono compatibili con la tua aspirazione di liberare la coscienza da tutte le condizioni limitanti che la modificano o la confinano? Oppure lasci che pensieri e comportamenti siano determinati da umori, abitudini inutili e/o condizioni esterne? Utilizza il potere della volontà per disciplinare mente, sentimenti e tutti i comportamenti. Leggi spesso materiale metafisico ispirante con lo scopo di nutrire la mente con idee utili e migliorare la tua comprensione circa l’essenza dell'essere e le realtà più elevate? Leggi gli yoga sutra di Patanjali, la Bhagavad-Gita e altra letteratura del kriya yoga. Leggi L’autobiografia di uno yogi e “Paramahansa Yogananda così come l’ho conosciuto” per migliorare la comprensione degli insegnamenti dei guru della tradizione del kriya yoga. Mediti giornalmente a livello supercosciente? La vera pratica dello yoga è quella (frequente) del Samadhi (riunire attenzione e consapevolezza con l’essenza dell’essere), piuttosto che sedere passivamente o permettere all’attenzione di essere coinvolta da percezioni superficiali e soggettive. Di tanto in tanto, presta attenzione a come stai vivendo la vita. Scrivi ciò che sai che dovresti fare e sii risoluto a farlo. Scrivi ciò che hai fatto di inutile o inessenziale, dopodiché elimina o minimizza queste cose. Quanti anni hai ancora da vivere? Fai ciò che puoi per vivere a lungo e in salute, ricordando l’importanza del risveglio alla realizzazione del Sé e di Dio.
Santo mio, sveglia, svegliati Santo mio, sveglia, svegliati Tu non hai meditato, non ti sei concentrato, non hai meditato, non ti sei concentrato e sprecasti il tuo tempo in vane parole santo mio, sveglia, svegliati santo mio, sveglia, svegliati la morte ti coglierà e tempo più non avrai la morte ti coglierà e tempo più non avrai….
(Sri Yukteswar cantava questa canzone per incoraggiare i suoi discepoli a concentrarsi sulle pratiche spirituali). La pratica del kriya yoga dovrebbe essere intensiva (concentrata), se si vogliono sperimentare risultati ottimali. La pratica corretta include tutto ciò che facciamo per nutrire il benessere totale e rimuovere i (e rinunciare ai) pensieri, sentimenti e comportamenti che interferiscono con l’emergere delle nostre capacità divine innate. Molti iniziati al kriya non sono abbastanza coscienti della necessità della pratica intensiva. Essi leggono senza attenzione letteratura metafisica, meditano ogni tanto in modo passivo, non disciplinano pensieri, comportamenti e umori e permettono agli stati ordinari (e condizionati) di coscienza di prevalere. Essendo egocentrici invece che conoscitori del Sé, sono propensi a vivere come persone ordinarie, sperando (con moderazione) di sperimentare la crescita spirituale. Ovviamente la crescita spirituale non è il loro obiettivo primario nella vita, poiché se lo fosse si comporterebbero diversamente.
Quando vissi insieme a Paramahansa Yogananda, ero sempre consapevole della sua enfasi su pensiero disciplinato, stabilità emotiva e studio attento della pratica della meditazione. Disse spesso che il controllo dell’attenzione era la chiave del successo sul percorso spirituale. Quando la nostra attenzione non è controllata, possiamo essere facilmente distratti dalle cose importanti e permettere a pensieri, umori e comportamenti di essere influenzati dai capricci. Il percorso del kriya yoga è la via diretta per risvegliarsi velocemente alla realizzazione del Sé, solo quando siamo sinceramente risoluti a fare il necessario per aiutare noi stessi. Se non siamo dedicati, i risultati non arriveranno nel breve periodo. Il percorso è facile, quando siamo dedicati ad esso ed è difficile (e improduttivo) quando permettiamo alle inclinazioni egocentriche di prevalere. Fino a che non siamo pienamente svegli a livello spirituale, c’è sempre la possibilità che una comprensione improvvisa delle realtà più elevate si manifesti e che questa renda la vita spirituale un’avventura ininterrotta che vale la pena vivere.
C’è un legame sottile tra l’anima e i sensi. La mente è il legame di connessione tra essi. Si hanno percezioni divine quando si spiritualizzano i sensi. Quando le facoltà dei sensi sono purificate dall’anima, gioia, dolcezza ed esaltazione riempiono l’intero essere. Il corpo è il sacro tempio. Dio è l’anima senza dimora. Chi è illuminato lo sa. – Lahiri Mahasaya.
Io dimoro nell'origine. L'origine si prende cura di me. Mi servo saggiamente, e dono liberamente dall'origine ( Roy E. Davis ) |