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Radha

Italy
Messaggi 17

Spedito - 30/09/2009 :  22:47:10  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Vorrei chiedere un vostro parere riguardo alla questione di seguire l'insegnamento di un guru...secondo voi è giusto seguire l'insegnamento di vari maestri? Io sono in questa posizione..mi sembrano validi gli insegnamenti di vari guru a partire da Swami Sivananda,Yogananda,Sai Baba, Osho,ma come sceglierne uno? Oppure seguire tutti?
Shanti

Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 30/09/2009 :  23:16:41  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Un volta Brother Premamoy (monaco e Swami SRF) disse:-
Se dovete scalare una montagna che non conoscete, avete bisogno di una guida, tale guida attraverso le corde di salvataggio vi porterà alla vetta.... ma se durante il percorso decidete di seguire un'altra guida staccandovi dalle corde di salvataggio, rischierete di cadere o perdervi.



------------------------------------------------------
Self Realization Fellowship
http://www.yogananda.org/
http://www.altrogiornale.org/page.php?45

Modificato da - Mukunda on 30/09/2009 23:17:32
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Franco_An

Messaggi 506

Spedito - 01/10/2009 :  00:30:34  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da Radha

Vorrei chiedere un vostro parere riguardo alla questione di seguire l'insegnamento di un guru...secondo voi è giusto seguire l'insegnamento di vari maestri? Io sono in questa posizione..mi sembrano validi gli insegnamenti di vari guru a partire da Swami Sivananda,Yogananda,Sai Baba, Osho,ma come sceglierne uno? Oppure seguire tutti?
Shanti




Non sempre va tutto bene nel percorso spirituale. C'è chi sostiene che tutti i percorsi portano a Dio, non è detto, aggiungo io, potrebbero anche allontanare.

(Conosco persone che pensano che scientology è alla pari di qualsiasi altra religione in quanto "tutto porta a Dio", ma dov'è finito il potere di discriminare fra cose buone e cose non buone?).

Seguire un Guru (vero) è come mettersi gli occhiali da vista, ognuno ha la sua gradazione, se metti gli occhiali giusti (cioè i giusti insegnamenti) ci vedi meglio e vai dritto per la tua strada, se li metti sbagliati vedi ulteriormente peggio (e magari cadi in un fosso) o al massimo continui a vedere come prima.

Yogananda disse (tratto dal Divino Romanzo):

"L'indigestione spirituale si manifesta quando si inghiotte indiscriminatamente un mucchio di patentate medicine mentali (in forma di libri e lezioni pseudospirituali), inventate da ciarlatani spirituali. Tale malattia uccide non solo l'autentica fame di Verità, ma distrugge anche la facoltà di discriminare tra insegnamenti buoni e cattivi. Chi mangia continuamente idee teologiche, e mangia tutto ciò che trova, non solo farà indigestione, ma consumerà idee velenose insieme a quelle buone, invitando prima l'indigestione spirituale e, infine, la morte spirituale."

Quindi bisogna fare molta attenzione, non tutti gli insegnamenti vanno bene (specialmente Osho è proprio da lasciare da parte, è solo un fenomeno commerciale e la sua vita è un perfetto esempio di quello che non è un vero Guru. Informarsi per credere).

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erm72

Messaggi 125

Spedito - 01/10/2009 :  08:02:21  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da Franco_An

"L'indigestione spirituale si manifesta quando si inghiotte indiscriminatamente un mucchio di patentate medicine mentali (in forma di libri e lezioni pseudospirituali), inventate da ciarlatani spirituali. Tale malattia uccide non solo l'autentica fame di Verità, ma distrugge anche la facoltà di discriminare tra insegnamenti buoni e cattivi. Chi mangia continuamente idee teologiche, e mangia tutto ciò che trova, non solo farà indigestione, ma consumerà idee velenose insieme a quelle buone, invitando prima l'indigestione spirituale e, infine, la morte spirituale."

Ho sperimentato in prima persona cosa vuol dire indigestione spirituale. Posso confermare che il modo migliore per evitarla è scegliere UNA via e percorrerla fino in fondo.
Questo, però, non vuol dire rinunciare a guardarsi intorno arricchendo il proprio cuore di ciò che di positivo ha da offrire il mondo e le esperienze di altre persone che fanno un percorso spirituale.
Io, comunque, sono per la sperimentazione. Bisogna provare (seriamente) una strada e vedere se effettivamente questa strada è confacente al nostro modo di essere. Provare seriamente vuol dire anche non arrendersi ai primi insucessi e non additare subito la colpa alla pratica spirituale... per constatare gli effetti di una pratica è necessario anche saper aspettare per poi vederre miglioramenti reali nella vita di tutti i giorni.
Siamo spirito ma viviamo nel mondo ed abbiamo (ognuno di noi) il nostro ruolo e i nostri compiti da svolgere e portare a termine quindi estraniarsi dal mondo è inutile e sbagliato perchè tanto i problemi interiori che una persona deve risolvere seguono la persona e la raggiungono anche in cima all'Everest.
Quindi, in tutto ciò, sconsiglio di estraniarsi dal mondo e suggerisco di vivere nel mondo con equanimità.
Per equanimità non intendo un equilibrio tra bene e male... tutt'altro.. per equanimità intendo mantenere lo stesso stato d'animo in qualsiasi situazione ci si ritrovi nella vita di tutti i giorni.
Vivere nel mondo senza essere del mondo. Una sorta di non-coinvolgimento emotivo che permette tante cose:
1) essere presenti a se stessi in qualsiasi situazione.
2) non farsi guidare dagli istinti ma dalla ragione.
3) acquisire un maggior controllo sulla propria mente che segue la
volontà della persona invece di agire per conto proprio.
Nella scelta del Guru non farti sviare dal fatto che possa starti più o meno vicino (fisicamente intendo). Credere che Yogananda è morto e che non può seguire i suoi discepoli è un errore gravissimo così come è un errore credere che Sai Baba non possa seguirti bene perchè ha milioni di devoti.
Il vero guru ti segue ovunque tu vada perchè diventa parte di te e tu parte lui.

Usa la ragione e dai l'ultima parola al cuore! E' il modo migliore per separare la pula dalla puleggia nella marea di guru che esistono nel mondo.



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Lele

Italy
Messaggi 54

Spedito - 01/10/2009 :  11:40:19  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Ogni maestro vero (prima bisogna documentarsi ovviamente) è manifestazione di Dio, in realtà tutti noi lo siamo, ma il maestro è colui che ha realizzato di essere questa manifestazione, quindi a livello teorico non fa nessuna differenza qual è il maestro che segui o se ne segui più di uno. Il problema è solo a livello pratico, se hai la fortuna di poter avere un guru in diretto contatto con te o che senti spiritualmente vicino, conviene allora seguire solo i suoi insegnamenti e tecniche per velocizzare il più possibile il proprio livello di evoluzione spirituale.
Ad ogni modo l'indigestione spirituale di Yogananda è riferita a coloro che si riempiono di nozioni derivate da guru non realizzati, non da veri maestri. Eheh non vorrete mica dire che se fossi in grado di mettere in pratica tutto ciò che dice Buddha, Gesù, Babaji, Yogananda, Sai Baba ecc sarei uno che ha fatto indigestione? Ad ogni modo, vi siete mai accorti che dicono le stesse cose identiche eheh?
Se hai la fortuna di avere un guru tientelo ben stretto, ma finchè non ce l'hai considera tutti i grandi come tuoi maestri, quando sarà il momento quello più adatto a te ti si presenterà. Ah, qualcuno poi diceva che l'unico guru dopo la sua dipartita sarebbe stato l'amore.
Un abbraccio
Lele

La via dell'illuminazione è come una montagna, tutti i sentieri portano alla cima.

Modificato da - Lele on 01/10/2009 11:41:13
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Radha

Italy
Messaggi 17

Spedito - 01/10/2009 :  13:30:27  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Naturalmente mi riferisco ai veri maestri: Swami Sivananda non è uno pseudoguru di sicuro..qualcuno forse avrebbe da ridire su Sai Baba od Osho...ma i loro insegnamenti sono meravigliosi..su Yogananda siamo tutti d'accordo!Quello che volevo dire è che vorrei seguire meglio una tecnica spirituale ma non so quale scegliere..esempio le tecniche del kriya yoga le insegna anche swami Sivananda ma non so se sono le stesse di Yogananda..quale strada seguire? Su cosa mi baso visto che sono tutte valide? Vorrei avere un guru ma come sceglierlo? Scusate se sono stata contorta..grazie
shanti
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Franco_An

Messaggi 506

Spedito - 01/10/2009 :  14:24:02  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da Radha
esempio le tecniche del kriya yoga le insegna anche swami Sivananda ma non so se sono le stesse di Yogananda..quale strada seguire?



Il "kriya" che insegna Sivananda non è lo stesso "Kriya" che Babaji ha rivelato a Lahiri Mahasaya (vedi la relativa storia nell'autobiografia di Yogananda).

"Kriya" vuol dire "azione" ed è una parola generica, tanti insegnanti yoga definiscono "kriya" tantissime cose diverse fra loro.

Chiunque ti dice che può darti il Kriya Yoga o che lo puoi scaricare da internet ti sta indirizzando verso un percorso sterile.

La tecnica che puoi apprendere da Yogananda è una cosa molto precisa e non ti resta che andare avanti e sperimentarla. Richiedi le lezioni alla SRF, studiale e vedi come ti trovi, non hai nulla da perdere in questo.

In bocca al lupo per il tuo percorso spirituale!

Modificato da - Franco_An on 01/10/2009 14:27:12
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Lele

Italy
Messaggi 54

Spedito - 01/10/2009 :  14:56:49  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Ciao Franco,
solo per curiosità dato che io utilizzo le tecniche date da srf ecc, però come fai a dire che quello di Sivananda non è lo stesso Kriya? Cioè perchè li hai provati entrambi ed hai visto che son diversi? Oppure perchè c'è scritto da qualche parte, su qualche libro o biografia di Sivananda o altro...
Grazie

La via dell'illuminazione è come una montagna, tutti i sentieri portano alla cima.
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Franco_An

Messaggi 506

Spedito - 01/10/2009 :  15:43:05  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da Lele

Ciao Franco,
solo per curiosità dato che io utilizzo le tecniche date da srf ecc, però come fai a dire che quello di Sivananda non è lo stesso Kriya? Cioè perchè li hai provati entrambi ed hai visto che son diversi?




Esattamente, diversi anni fa infatti ho studiato Sivananda attraverso alcuni dei suoi libri, e i "kriya" che lui intende non hanno niente a che fare con la tecnica del Kriya Yoga di Yogananda o comunque del lignaggio di Mahamuni Babaji, con tutte le sue ramificazioni.

Se prendi qualsiasi libro di Sivananda, c'è alla fine un glossario, dove il termine "kriya" è definito: "azione o esercizio fisico", ad indicare molte pratiche fisiche diverse, anche un po' estreme...

Per esempio, Sivananda chiama "neti kriya" la pulizia interna del naso con acqua tiepida e sale, oppure (assolutamente da non provare mai a fare) il "vastra kriya" che consiste nell'inghiottire un lungo nastro di garza (srotolato) e poi tirarlo fuori centimetro per centimetro per pulire stomaco ed esofago, o ancora un altro "kriya" consiste nell'inspirare e nell'espirare molto a fondo in modo intensivo (tipo pompa, sempre che uno non sviene dopo poco), e tante altre cose del genere che è meglio tacere...

Insomma tutti "kriya" un po' da fachiro. Da evitare secondo il mio punto di vista.

Chiaramente non hanno nulla a che fare con il Kriya Yoga, come già detto sopra.

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Lele

Italy
Messaggi 54

Spedito - 01/10/2009 :  15:50:27  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Mamma mia..eheh, si in effetti non penso che inghiottirò la garza.

La via dell'illuminazione è come una montagna, tutti i sentieri portano alla cima.
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Radha

Italy
Messaggi 17

Spedito - 01/10/2009 :  17:12:18  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Perchè dici da fachiro? Sono le tecniche dell'hatha yoga insegnate da sempre...naturalmente insegnate direttamente da un maestro esperto!
shanti
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ROCKY

Messaggi 9

Spedito - 02/10/2009 :  22:32:52  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Perchè tanta attenzione nel mantenere l'attenzione solo sullla SRF??
Possibile che il Divino si raggiunga solo attraverso
quel sentiero?
Secondo me Il Divino è soprattutto manifestazione d'amore...
Mi domando,se una persona nasce in una comunità di Osho
avrà la possibilità di avanzare spiritualmente?
E se io decido di seguire gli insegnamenti di Ramana Maharshi
che fine farò?
Mi viene in mente quella sintesi di pensiero di Krisnamuti,
quando affermava che la fede è una cosa individuale...
organizzare una fede è impossibile, se lo si fà,si cristallizza,
muore,diventa un credo, una setta, una religione
da imporre agli altri... e credo, conosciamo bene i danni derivati dalle contrapposizioni religiose.
Vorrei salutare Radha girandogli l'esortazione di Gotamo Buddha:
Non credere a quanto ti viene annunciato, come verità dattrinale solo per la forza carismatica di chi lo fa, ne devi credere per un fatto di religione, di cultura, di casta, o di razza; ne per una imposizione
qualunque, sia pure manifestata in buona fede. Credi solo se quanto ti viene indicato trova corrispondenza nella tua anima e nel sano giudizio che alberga in te.Solo cosi sarai un uomo libero e capace di promulgare, a tua volta, la verità agli altri...


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yogadan

Italy
Messaggi 38

Spedito - 03/10/2009 :  12:31:26  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Io personalmente la mia scelta l'ho fatta, ho scelto come Guru Paramahansa Yogananda tuttavia non chiamerei proprio le pratiche insegnate da Swami Sivananda "kriya da fachiro" egli insieme a Yogananda è una delle maggiori figure spirituali dell'India... un vero Maestro illuminato... secondo me è solo una questione di trasporto interiore, io ho sentito un'attrazione verso i percorso del kriya di Yogananda ma anche altri sentieri - purchè seri - sono validi e portano a Dio. Insomma è una questione di scelta personale, lo senti interiormente quale sentiero ti attrae.
Su osho non posso commentare perchè non ho mai letto niente di lui di Sai Baba non ne ho sentito parlare molto bene tuttavia mi astengo da ogni giudizio perchè non ho approfondito e sinceramente non mi interessa farlo perchè appunto non mi sento attratta dai suoi insegnamenti.
Om shanti
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Radha

Italy
Messaggi 17

Spedito - 03/10/2009 :  13:46:02  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da ROCKY

Perchè tanta attenzione nel mantenere l'attenzione solo sullla SRF??
Possibile che il Divino si raggiunga solo attraverso
quel sentiero?
Secondo me Il Divino è soprattutto manifestazione d'amore...
Mi domando,se una persona nasce in una comunità di Osho
avrà la possibilità di avanzare spiritualmente?
E se io decido di seguire gli insegnamenti di Ramana Maharshi
che fine farò?
Mi viene in mente quella sintesi di pensiero di Krisnamuti,
quando affermava che la fede è una cosa individuale...
organizzare una fede è impossibile, se lo si fà,si cristallizza,
muore,diventa un credo, una setta, una religione
da imporre agli altri... e credo, conosciamo bene i danni derivati dalle contrapposizioni religiose.
Vorrei salutare Radha girandogli l'esortazione di Gotamo Buddha:
Non credere a quanto ti viene annunciato, come verità dattrinale solo per la forza carismatica di chi lo fa, ne devi credere per un fatto di religione, di cultura, di casta, o di razza; ne per una imposizione
qualunque, sia pure manifestata in buona fede. Credi solo se quanto ti viene indicato trova corrispondenza nella tua anima e nel sano giudizio che alberga in te.Solo cosi sarai un uomo libero e capace di promulgare, a tua volta, la verità agli altri...




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Radha

Italy
Messaggi 17

Spedito - 03/10/2009 :  14:06:11  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Ops...scusate,non sono molto brava a quotare..
sono d'accordo con Rocky,il fatto è che amo leggere e studiare l'insegnamento di vari maestri..con la M maiuscola...tutti dicono la stessa cosa..siamo noi jiva non ancora realizzati che vogliamo dividere,analizzare,catalogare,appartenere a qualcosa per distinguerci dagli altri..Dio è uno e il fine dello yoga è unire..
Il primo maestro che ho sentito vicino è stato Osho ma non mi sono fermata al suo insegnamento e alle sue tecniche meditative e ho incontrato la via di swami Sivananda,ma studiando anche altri maestri uno pensa..quale via scegliere? Di sicuro l'hatha yoga è la mia strada ma sono attirata molto a voler conoscere il kriya yoga di Babaji...
dovrei fermarmi? Non so se sto esagerando..
shanti
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kYogi

Italy
Messaggi 84

Spedito - 03/10/2009 :  14:28:32  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da Radha

Ops...scusate,non sono molto brava a quotare..
sono d'accordo con Rocky,il fatto è che amo leggere e studiare l'insegnamento di vari maestri..con la M maiuscola...tutti dicono la stessa cosa..siamo noi jiva non ancora realizzati che vogliamo dividere,analizzare,catalogare,appartenere a qualcosa per distinguerci dagli altri..Dio è uno e il fine dello yoga è unire..
Il primo maestro che ho sentito vicino è stato Osho ma non mi sono fermata al suo insegnamento e alle sue tecniche meditative e ho incontrato la via di swami Sivananda,ma studiando anche altri maestri uno pensa..quale via scegliere? Di sicuro l'hatha yoga è la mia strada ma sono attirata molto a voler conoscere il kriya yoga di Babaji...
dovrei fermarmi? Non so se sto esagerando..
shanti




Mi sa che non hai ancora letto l'autobiografia di uno yogi di Yogananda..
Leggilo! e dopo che il tuo cuore sarà incendiato saprai dove cercare

e se proprio lo hai già letto e non ti ispira nulla, beh.. si vede che la via è un altra..
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Radha

Italy
Messaggi 17

Spedito - 03/10/2009 :  15:05:12  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo


Mi sa che non hai ancora letto l'autobiografia di uno yogi di Yogananda..
Leggilo! e dopo che il tuo cuore sarà incendiato saprai dove cercare

e se proprio lo hai già letto e non ti ispira nulla, beh.. si vede che la via è un altra..
[/quote]

Certamente che l'ho letto ed è per questo che ora non so più quale guru seguire....ma a voi non è mai capitato?
shanti
shanti
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Franco_An

Messaggi 506

Spedito - 03/10/2009 :  15:41:08  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Una precisazione sulle parole "yoga da fachiro" che ho scritto sopra.

Non mi riferisco all'hatha yoga in generale, ma in particolare ad alcune tecniche spiegate nel libro "Kundalini Yoga" di Swami Sivananda, che ho letto diversi anni fa e che mi è rimasto impresso per via delle pratiche estreme che propone, che (secondo il mio punto di vista) assomigliano più alle pratiche dei fachiri che a quelle dei veri ricercatori dell'Unità con Dio (con tutto il rispetto per Sivananda ovviamente).

Per chi non avesse letto il libro riporto (sennò sembra che parlo a vanvera) alcune delle pratiche "da fachiro" a cui mi riferivo:

- Per eseguire un certo mudra bisogna ritrarre la lingua indietro ed infilarla nel cavo nasale (non ci provate, non voglio avere soffocamenti sulla coscienza ;) ), per chi fisicamente non riesce a fare questa cosa, perché ha la lingua troppo corta o cose del genere, Sivananda consiglia bellamente di prendere una lametta e di tagliare (non ci provate mai!!!) giorno per giorno la base della lingua in modo da distaccarla dalla mascella quel tanto che basta per fare quel mudra.

- Mettersi letteralemente un pezzo di canna nel didietro (scusate il termine) a mo di tubo, immergerne una parte in acqua e attraverso movimenti dell'addome risucchiare l'acqua nel ventre.

- Prendere una corda e farla passare in bocca, poi nella cavità nasale in fondo alla bocca e poi farla uscire dal naso, ed usarla a per togliere le impurità nel naso.

- Inghiottire metri di garza e poi ritirarla fuori per pulire stomaco ed esofago.

- ecc ecc ecc

Secondo voi queste non sono pratiche da fachiro o cosa?

Tralasciando anche tutto il discorso tradizionale, c'è anche da dire che sono pratiche molto pericolose specialmente se fatte in condizioni di scarsa igiene.

L'hatha yoga è utile e coadiuvante alla meditazione ma non è di per sé una via di illuminazione spirituale, infatti per definizione stessa è stato inventato come un metodo preliminare di preparazione fisica per la successiva meditazione.

Infatti Yogananda consiglia facoltativamente di fare hatha yoga per mantenere una buona prestanza fisica e flessibilità della colonna vertebrale, ma effettivamente nelle lezioni originali della SRF l'argomento viene tralasciato di netto (se non ricordo male).

La meditazione, il Raja Yoga, più in generale, è la chiave di tutto, l'hatha yoga può aiutare ma se uno non lo pratica non fa quasi per niente differenza ai fini del risveglio spirituale.

Per concludere: non siamo più nel Kali Yuga, sono finiti i tempi della fisicità, delle flagellazioni e delle austerità estreme, il Buddha insegna "la via di mezzo" che è il punto di equilibrio fra tutti gli opposti estremi.



Modificato da - Franco_An on 04/10/2009 00:20:52
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 03/10/2009 :  17:19:55  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Una precisazione sulle parole "yoga da fachiro" che ho scritto sopra.

Non mi riferisco all'hatha yoga in generale, ma in particolare ad alcune tecniche spiegate nel libro "Kundalini Yoga" di Swami Sivananda, che ho letto diversi anni fa e che mi è rimasto impresso per via delle pratiche estreme che propone, che (secondo il mio punto di vista) assomigliano più alle pratiche dei fachiri che a dei veri ricercatori dell'Unità con Dio (con tutto il rispetto per Sivananda ovviamente).

Per chi non avesse letto il libro riporto (sennò sembra che parlo a vanvera) alcune delle pratiche "da fachiro" a cui mi riferivo:

- Per eseguire un certo mudra bisogna ritrarre la lingua indietro ed infilarla nel cavo nasale (non ci provate, non voglio avere soffocamenti sulla coscienza ;) ), per chi fisicamente non riesce a fare questa cosa, perché ha la lingua troppo corta o cose del genere, Sivananda consiglia bellamente di prendere una lametta e di tagliare (non ci provate mai!!!) giorno per giorno la base della lingua in modo da distaccarla dalla mascella tanto basta per fare quel mudra.

- Mettersi letteralemente un pezzo di canna nel didietro (scusate il termine) a mo di tubo, immergerne una parte in acqua e attraverso movimenti dell'addome risucchiare l'acqua nel ventre.

- Prendere una corda e farla passare in bocca, poi nella cavità nasale in fondo alla bocca e poi farla uscire dal naso, ed usarla a per togliere le impurità nel naso.

- Inghiottire metri di garza e poi ritirarla fuori per pulire stomaco ed esofago.

- ecc ecc ecc

Secondo voi queste non sono pratiche da fachiro o cosa?

Tralasciando anche tutto il discorso tradizionale, c'è anche da dire che sono pratiche molto pericolose specialmente se fatte in condizioni di scarsa igiene.

L'hatha yoga è utile e coadiuvante alla meditazione ma non è di per sé una via di illuminazione spirituale, infatti per definizione stessa è stato inventato come un metodo preliminare di preparazione fisica per la successiva meditazione.

Infatti Yogananda consiglia facoltativamente di fare hatha yoga per mantenere una buona prestanza fisica e flessibilità della colonna vertebrale, ma effettivamente nelle lezioni originali della SRF l'argomento viene tralasciato di netto (se non ricordo male).

La meditazione, il Raja Yoga, più in generale, è la chiave di tutto, l'hatha yoga può aiutare ma se uno non lo pratica non fa quasi per niente differenza ai fini del risveglio spirituale.

Per concludere: non siamo più nel Kali Yuga, sono finiti i tempi della fisicità, delle flagellazioni e delle austerità estreme, il Buddha insegna "la via di mezzo" che è il punto di equilibrio fra tutti gli opposti estremi.


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Modificato da - Mukunda on 03/10/2009 17:21:11
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Radha

Italy
Messaggi 17

Spedito - 03/10/2009 :  20:30:20  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da Mukunda

Citazione:
Una precisazione sulle parole "yoga da fachiro" che ho scritto sopra.

Non mi riferisco all'hatha yoga in generale, ma in particolare ad alcune tecniche spiegate nel libro "Kundalini Yoga" di Swami Sivananda, che ho letto diversi anni fa e che mi è rimasto impresso per via delle pratiche estreme che propone, che (secondo il mio punto di vista) assomigliano più alle pratiche dei fachiri che a dei veri ricercatori dell'Unità con Dio (con tutto il rispetto per Sivananda ovviamente).

Per chi non avesse letto il libro riporto (sennò sembra che parlo a vanvera) alcune delle pratiche "da fachiro" a cui mi riferivo:

- Per eseguire un certo mudra bisogna ritrarre la lingua indietro ed infilarla nel cavo nasale (non ci provate, non voglio avere soffocamenti sulla coscienza ;) ), per chi fisicamente non riesce a fare questa cosa, perché ha la lingua troppo corta o cose del genere, Sivananda consiglia bellamente di prendere una lametta e di tagliare (non ci provate mai!!!) giorno per giorno la base della lingua in modo da distaccarla dalla mascella tanto basta per fare quel mudra.

- Mettersi letteralemente un pezzo di canna nel didietro (scusate il termine) a mo di tubo, immergerne una parte in acqua e attraverso movimenti dell'addome risucchiare l'acqua nel ventre.

- Prendere una corda e farla passare in bocca, poi nella cavità nasale in fondo alla bocca e poi farla uscire dal naso, ed usarla a per togliere le impurità nel naso.

- Inghiottire metri di garza e poi ritirarla fuori per pulire stomaco ed esofago.

- ecc ecc ecc

Secondo voi queste non sono pratiche da fachiro o cosa?

Tralasciando anche tutto il discorso tradizionale, c'è anche da dire che sono pratiche molto pericolose specialmente se fatte in condizioni di scarsa igiene.

L'hatha yoga è utile e coadiuvante alla meditazione ma non è di per sé una via di illuminazione spirituale, infatti per definizione stessa è stato inventato come un metodo preliminare di preparazione fisica per la successiva meditazione.

Infatti Yogananda consiglia facoltativamente di fare hatha yoga per mantenere una buona prestanza fisica e flessibilità della colonna vertebrale, ma effettivamente nelle lezioni originali della SRF l'argomento viene tralasciato di netto (se non ricordo male).

La meditazione, il Raja Yoga, più in generale, è la chiave di tutto, l'hatha yoga può aiutare ma se uno non lo pratica non fa quasi per niente differenza ai fini del risveglio spirituale.

Per concludere: non siamo più nel Kali Yuga, sono finiti i tempi della fisicità, delle flagellazioni e delle austerità estreme, il Buddha insegna "la via di mezzo" che è il punto di equilibrio fra tutti gli opposti estremi.


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Il libro di kundalini yoga a cui ti riferisci ce l'ho sul comodino e lo conosco bene,le tecniche che hai citato però sono di hatha yoga:vedi "la gheranda samita".Senza un allenamento fisico come l'hatha yoga i canali psichici non sono pronti al passaggio dell'energia kundalini e sarebbe rischioso.
shanti
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Kali

Messaggi 214

Spedito - 03/10/2009 :  20:51:03  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
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Originariamente inviato da Franco_An

Una precisazione sulle parole "yoga da fachiro" che ho scritto sopra.

Non mi riferisco all'hatha yoga in generale, ma in particolare ad alcune tecniche spiegate nel libro "Kundalini Yoga" di Swami Sivananda, che ho letto diversi anni fa e che mi è rimasto impresso per via delle pratiche estreme che propone, che (secondo il mio punto di vista) assomigliano più alle pratiche dei fachiri che a dei veri ricercatori dell'Unità con Dio (con tutto il rispetto per Sivananda ovviamente).

Per chi non avesse letto il libro riporto (sennò sembra che parlo a vanvera) alcune delle pratiche "da fachiro" a cui mi riferivo:

- Per eseguire un certo mudra bisogna ritrarre la lingua indietro ed infilarla nel cavo nasale (non ci provate, non voglio avere soffocamenti sulla coscienza ;) ), per chi fisicamente non riesce a fare questa cosa, perché ha la lingua troppo corta o cose del genere, Sivananda consiglia bellamente di prendere una lametta e di tagliare (non ci provate mai!!!) giorno per giorno la base della lingua in modo da distaccarla dalla mascella tanto basta per fare quel mudra.

- Mettersi letteralemente un pezzo di canna nel didietro (scusate il termine) a mo di tubo, immergerne una parte in acqua e attraverso movimenti dell'addome risucchiare l'acqua nel ventre.

- Prendere una corda e farla passare in bocca, poi nella cavità nasale in fondo alla bocca e poi farla uscire dal naso, ed usarla a per togliere le impurità nel naso.

- Inghiottire metri di garza e poi ritirarla fuori per pulire stomaco ed esofago.

- ecc ecc ecc

Secondo voi queste non sono pratiche da fachiro o cosa?

Tralasciando anche tutto il discorso tradizionale, c'è anche da dire che sono pratiche molto pericolose specialmente se fatte in condizioni di scarsa igiene.

L'hatha yoga è utile e coadiuvante alla meditazione ma non è di per sé una via di illuminazione spirituale, infatti per definizione stessa è stato inventato come un metodo preliminare di preparazione fisica per la successiva meditazione.

Infatti Yogananda consiglia facoltativamente di fare hatha yoga per mantenere una buona prestanza fisica e flessibilità della colonna vertebrale, ma effettivamente nelle lezioni originali della SRF l'argomento viene tralasciato di netto (se non ricordo male).

La meditazione, il Raja Yoga, più in generale, è la chiave di tutto, l'hatha yoga può aiutare ma se uno non lo pratica non fa quasi per niente differenza ai fini del risveglio spirituale.

Per concludere: non siamo più nel Kali Yuga, sono finiti i tempi della fisicità, delle flagellazioni e delle austerità estreme, il Buddha insegna "la via di mezzo" che è il punto di equilibrio fra tutti gli opposti estremi.






impressionante l'hatha yoga!
il Raya Yoga lo sto praticando con un Maestro speciale, lo consiglio a tutti:)

Modificato da - Kali on 03/10/2009 20:51:34
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Franco_An

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Spedito - 03/10/2009 :  23:03:00  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
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Originariamente inviato da Radha
Senza un allenamento fisico come l'hatha yoga i canali psichici non sono pronti al passaggio dell'energia kundalini e sarebbe rischioso.



Il Kriya Yoga è l'autostrada per l'auto realizzazione o illuminazione spirituale, attraverso la tecnica (e con la benedizione dei Guru) le nadi (ida, pingala, sushumna), e gli stessi chakra, vengono percorsi da correnti di energia in modo intensivo, che con il tempo li rendono splendenti e rilucenti. Dopo un certo periodo di pratica il devoto sincero e coscienzioso può aspettarsi di sperimentare l'illuminazione e la liberazione finale in un qualsiasi momento (domani, fra un mese, fra 10 anni, fra 2 ore...), Yogananda ripeteva spesso che si può arrivare a questo risultato nella vita presente attraverso il Kriya Yoga.

Nelle lezioni originali SRF (versione inglese) Yogananda scrive che un'ora di Hong-So equivale a 24 ore di preghiera, e un'ora di Kriya Yoga equivale a 24 ore di Hong-So, quindi immagina la potenza di questa tecnica.

Detto questo, si può capire che non è necessario seguire l'hatha yoga per raggiungere l'illuminazione, non dico che è inutile, ma è stato sperimentato (da personaggi quali Yogananda) che esistono tecniche più raffinate e potenti per arrivare più efficacemente alla meta (questo non toglie che l'hatha yoga può essere una buonissima attività per mantenere un fisico tonico e in salute).

Anche perché (e questa è una mia piccola considerazione) parecchie delle persone che ho conosciuto, che sono quasi esclusivamente concentrate sull'hatha yoga (compresi degli insegnanti proprio), le ho trovate sempre parecchio aggressive e molto emotive, molto preoccupate per aspetti esteriori trascurabili più che a quelli interiori fondametali. Questo mi fa capire che nonostante uno possa fare hatha yoga per 10 anni può avere dei notevoli miglioramenti fisici ma se non affianca la meditazione fatta seriamente, non avrà dei progressi spirituali degni di nota.

Ovviamente non mi riferisco a te e mi scuso anticipatamente se ti ho urtato in qualche modo, il mio è un discorso generale. Non ti conosco non mi permetterei mai di giudicarti o insinuare delle cose

Buona serata

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Mukunda

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Spedito - 04/10/2009 :  11:19:35  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
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Franco an scrisse...

Il Kriya Yoga è l'autostrada per l'auto realizzazione o illuminazione spirituale, attraverso la tecnica (e con la benedizione dei Guru) le nadi (ida, pingala, sushumna), e gli stessi chakra, vengono percorsi da correnti di energia in modo intensivo, che con il tempo li rendono splendenti e rilucenti. Dopo un certo periodo di pratica il devoto sincero e coscienzioso può aspettarsi di sperimentare l'illuminazione e la liberazione finale in un qualsiasi momento (domani, fra un mese, fra 10 anni, fra 2 ore...), Yogananda ripeteva spesso che si può arrivare a questo risultato nella vita presente attraverso il Kriya Yoga.

Nelle lezioni originali SRF (versione inglese) Yogananda scrive che un'ora di Hong-So equivale a 24 ore di preghiera, e un'ora di Kriya Yoga equivale a 24 ore di Hong-So, quindi immagina la potenza di questa tecnica.

Detto questo, si può capire che non è necessario seguire l'hatha yoga per raggiungere l'illuminazione, non dico che è inutile, ma è stato sperimentato (da personaggi quali Yogananda) che esistono tecniche più raffinate e potenti per arrivare più efficacemente alla meta (questo non toglie che l'hatha yoga può essere una buonissima attività per mantenere un fisico tonico e in salute).

Anche perché (e questa è una mia piccola considerazione) parecchie delle persone che ho conosciuto, che sono quasi esclusivamente concentrate sull'hatha yoga (compresi degli insegnanti proprio), le ho trovate sempre parecchio aggressive e molto emotive, molto preoccupate per aspetti esteriori trascurabili più che a quelli interiori fondametali. Questo mi fa capire che nonostante uno possa fare hatha yoga per 10 anni può avere dei notevoli miglioramenti fisici ma se non affianca la meditazione fatta seriamente, non avrà dei progressi spirituali degni di nota.

Ovviamente non mi riferisco a te e mi scuso anticipatamente se ti ho urtato in qualche modo, il mio è un discorso generale. Non ti conosco non mi permetterei mai di giudicarti o insinuare delle cose

Buona serata


Quoto al 100 x 100

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Self Realization Fellowship
http://www.yogananda.org/
http://www.altrogiornale.org/page.php?45

Modificato da - Mukunda on 04/10/2009 11:20:05
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Taoista

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Spedito - 04/10/2009 :  12:25:09  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
si però cè qualcosa che non quadra a dire il vero pure io
seguo lo yoga kriya è il rivoltare la lingua indietro è anche
esso una pratica del kriya e a parte che lo yoga kriya
che insegna sivananda è simile a quello di yogananda solo che
le sue pratiche assolutamente non da fachiro sono semplici sè le
insegna una persona competente e molto molto benefiche quindi
difficili da impararle da un libro
cè qualcosa che non mi quadra in quello che dice yogananda
sè qualcuno di voi pratica kriya da più di trenta anni si è liberato
?
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Franco_An

Messaggi 506

Spedito - 04/10/2009 :  13:57:11  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da Taoista

si però cè qualcosa che non quadra a dire il vero pure io
seguo lo yoga kriya è il rivoltare la lingua indietro è anche
esso una pratica del kriya e a parte che lo yoga kriya
che insegna sivananda è simile a quello di yogananda solo che
le sue pratiche assolutamente non da fachiro sono semplici sè le
insegna una persona competente e molto molto benefiche quindi
difficili da impararle da un libro
cè qualcosa che non mi quadra in quello che dice yogananda
sè qualcuno di voi pratica kriya da più di trenta anni si è liberato
?






Scusa Taoista ma ti presenti sempre con queste richieste inutili e anche un po' sconclusionate... ma cosa pretendi che ti venga risposto?

Non si fa contabilità o calcolo delle rate di karma da pagare per estinguere il mutuo spirituale.

Ricorda che se mediti con l'ansia di aspettarti da un momento all'altro qualche fenomeno o qualche effetto speciale non farai molta strada.

Un vero ricercatore spirituale non deve fare altro che stabilire una buona abitudine di meditazione quoditiana e uno stile di vita più possibile retto, compassionevole e proficuo per sé e per il prossimo, poi il Guru o l'Illuminazione arriveranno da soli a tempo debito, non avere dubbi su questo.

Inoltre per qualsiasi domanda o dubbio su Yogananda o sul Kriya Yoga insegnato dalla SRF non ti resta altro da fare che chiedere alla stessa SRF (piuttosto che affidarti a forum o siti o articoli di personaggi dubbi):
http://www.yogananda-srf.org/aboutsrf/contact.html
http://www.yogananda-srf.org/temples/world.html#italy
chiamali e fatti passare un monaco che parla italiano con cui potrai avere tutte le conversazioni che vuoi su tutti gli argomenti che desideri. Se vuoi ti chiamano anche loro, basta che gli mandi la richiesta per iscritto e verrai contattato quanto prima.

Saluti



Modificato da - Franco_An on 04/10/2009 14:07:01
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 04/10/2009 :  14:44:55  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
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Taoista scrisse...

cè qualcosa che non mi quadra in quello che dice yogananda
sè qualcuno di voi pratica kriya da più di trenta anni si è liberato
?


Se c'è qualcuno che si è liberato, pensi che te lo viene a dire qui in un forum ? se pensi così sei fuori strada.

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http://www.altrogiornale.org/page.php?45
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Radha

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Spedito - 04/10/2009 :  15:36:49  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Non me la prendo,tutto ok..dunque, facciamo chiarezza,anche Sivananda insegna la tecnica con l'hong so,la meditazione,ecc.non sono interessata solo ai benefici esteriori e vorrei mettere a confronto il kriya yoga con l'hatha e rajia yoga,ma...da chi posso prendere le lezioni del kriya yoga in italiano..e, poi,si va avanti da soli?
shanti
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 04/10/2009 :  15:47:37  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Devi leggere questi due testi: 1) Autobiografia di uno Yogi e 2) Eterna Ricerca dell'Uomo di Paramahansa Yogananda casa editrice "Astrolabio".
Dopo aver letto questi libri puoi richiedere le varie tecniche di meditazione alla "Self Realization Fellowship" attraverso un Gruppo SRF italiano oppure direttamente alla Casa Madre SRF
Tel: 001-323-225-2471 (chiedi di parlare con un monaco italiano)

http://www.yogananda-srf.org/aboutsrf/contact.html
http://www.yogananda-srf.org/temples/world.html#italy


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Modificato da - Mukunda on 04/10/2009 15:51:01
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yogadan

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Spedito - 04/10/2009 :  17:01:55  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo

Citazione:
Se c'è qualcuno che si è liberato, pensi che te lo viene a dire qui in un forum ? se pensi così sei fuori strada.



Perfettamente d'accordo ... anch'io all'inizio cercavo nei forum conferme di esperienze spirituali, liberazione e quant'altro poi con il tempo ho compreso che i veri ricercatori spirtuali che affrontano il sentiero meditativo con serietà non parlerebbero mai di queste cose in un forum. Dio è una cosa seria ed un'esperienza troppo intima per sbandierla ai quattro venti.
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erm72

Messaggi 125

Spedito - 04/10/2009 :  20:16:57  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da Radha

Il libro di kundalini yoga a cui ti riferisci ce l'ho sul comodino e lo conosco bene,le tecniche che hai citato però sono di hatha yoga:vedi "la gheranda samita".Senza un allenamento fisico come l'hatha yoga i canali psichici non sono pronti al passaggio dell'energia kundalini e sarebbe rischioso.
shanti

Che io sappia è tutto il contrario Radha.
L'hatha yoga o meglio, yoga della respirazione, è un tipo di yoga che agisce meccanicamente tramite tecniche di respirazione che facilitano il risveglio della kundalini.
Se non si hanno Maestri con la M maiuscola ad insegnartelo non solo non dà risultati ma ti fa letteralmente partire per la tangente... in buona sostanza si impazzisce.
Nel caso dell'Hatha Yoga avere un ottimo maestro è indispensabile perchè se si danno esercizi troppo potenti a persone che non hanno i chakra purificati avviene che la kundalini al momento del passaggio per il chakra brucia tutto ciò che ustruisce il suo passaggio danneggiando di fatto i centri energetici dell'essere umano!!!
La kundalini è un'energia potentissima che diretta verso il basso dà all'uomo la possibilità di richiamare un'anima in un embrione.
Diretta verso l'alto gli dà addirittura la visione del divino.
Gli antichi greci la rappresentavano con i due serpenti che amoreggiavano intorno al caduceo di Hermes (o Dio Mercurio per chiamarlo alla romana maniera). Un caduceo tenuto nella mano di un Dio e riflettendoci sopra il significato simbolico potrebbe essere che per tenere in mano (per avere quindi il controllo) la kundalini bisognerebbe quantomeno avere qualità divine...
I pagani lo chiamavano il Dragone e agli impuri erano precluse le tecniche per risvegliarlo!
La Bibbia lo rappresenta come il serpente che corrompe Adamo ed Eva facendoli cadere dal giardino dell'Eden nel mondo della disperazione!
Se esiste, quindi, una forma di yoga pericoloso quello è proprio l'Hatha Yoga...
E io, sinceramente, non mi affiderei ad una persona per apprendere quella tecnica senza averne personalmente messo più volte alla prova la santità!
Ti assicuro, Radha, che sò di cosa stò parlando... anche perchè ho conosciuto più di una persona, fuori di testa, per aver praticato in modo erroneo l'Hatha Yoga!

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Taoista

Italy
Messaggi 80

Spedito - 05/10/2009 :  12:16:29  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
hata yoga è tutto tranne che PERICOLOSO sia lo stile yengar
ashtanga e sivananda hanno un effetto benefico psicofisico ormai
accettato dalla scienza anzi direi che forse è l'unico provato
dalla scienza perchè lo yoga kriya purtroppo anche sè viene
definito scentifico di scenza non ha niente perchè niente ha dimostrato tranne che una manciata di persone hanno avuto un progresso spirituale in altri invece da come si evince ha fatto cadere un pò nell'orgolio
Sivananda invece le cui tecniche portano lo stesso alla liberazione era un pò più pragmatico e realmente più scentifico rispetto agli altri (non sto dicendo che sia più spirituale sto solo parlando di un approccio diverso§)infatti rivela tutte le tecniche già mai perchè esse possano essere apprese da un libro ma perchè sapeva che una segretezza in esse avrebbe messo in luce la troppa importanza di esse basta leggere gli scritti dei maestri del kriya dopo yogananda una ripetizione senza senso di intere pagine sulla superiorità del kriya e manco un accenno ad esse inviterei a leggere dopo aver letto queti pseudo libri un opera di Plotino che almeno rivela qualche cosa basata sulla raggione
sè poi si legge gli insegnamenti della sant mat dicono che essi sono i superiori con le loror raggioni eppure anche li...purtroppo l'uomo tende a far risaltare la via da lui appresa questo è meglio questo e più avanzato ma così facendo cade nell'illusione
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