teotaiji |
Inviata - 23/01/2012 : 01:20:14 Ciao ragazzi.. sono un ricercatore molto giovane, ho appena 22 anni.
Ho da poco finito di leggere l'opera Autobiografia di uno Yogi, di Paramhansa Yogananda ( ho letto tempo fa anche "La Scienza Sacra", di Swami Sri Yukteswar Giri ).
Il libro di questo grande yogi, di cui ho la versione del 1946 trovata per caso in una libreria Feltrinelli a Bologna, termina con una chiamiamola "benedizione" di Yogananda, che dice "Possano le sacre vibrazioni di questo libro illuminare la tua anima". Purtroppo più che illuminare la mia anima, questo libro mi ha suscitato alcuni dubbi.. scrivo qui per richiedere un vostro parere.
Premettendo che tutto il pensiero di Yogananda ( e dei suoi maestri ) ben si sposa con il mio modo di vedere l'Universo, e questa credo sia una buona cosa, i dubbi mi son giunti praticolarmente riguardo ai "miracoli" che nel libro sono narrati spesso.
Mi riferisco al santo dei profumi, al santo che levitava, al santo che non dormiva mai, a quello che non mangiava mai, a Babaji che materializza e smaterializza palazzi d'oro con la stessa facilità con cui tu puoi estrarre il cellulare dalla tasca dei jeans ecc..
Sono sincero, sono d'accordo con Yogananda, credo sia un maestro sincero, ma ho dovuto razionalmente mettere da parte tutte queste testimonianze miracolose. Come possono essere possibili? voi ci credete? avete avuto esperienze dirette di "miracoli"? aiutatemi perchè non so come intendere questa cosa..
Numererò le varie domande importanti per facilitarvi risposte esaurienti, quella che ho appena fatto conta come 1).
2) Ammesso che tali "poteri" miracolosi esistano.. sono necessari per giungere all'illuminazione? Yukteswar mangiava, Yogananda pure ( ed era anche una buona forchetta da quel che si legge nel libro ), Cristo anche.. evidentemente allora lo sviluppare o no certi poteri non è condizione necessaria all'illuminazione.. altrimenti ogni maestro realizzato non dovrebbe nè mangiare, nè dormire, nè camminare coi piedi a terra.. Pratico Arti Marziali Tradizionali, ho posto questa domanda al mio maestro, e lui mi ha ricordato che spesso gli Yogi seri considerano questi "poteri" come "ostacoli" alla realizzazione interiore, perchè se non affrontati nella maniera opportuna possono alimentare l'Ego, è vero tutto ciò?
3) Le verità di fondo di tutte le grandi religioni ( preferisco chiamarle "filosofie" ) sono le stesse, è vero, lo penso anche io. Perchè però 10 saggi autorealizzati possono dire 10 cose diverse riguardo a una determinata questione? C'è un detto che dice "non troverai mai un santo uguale ad un altro".. come è possibile? nel senso, l'Universo è infinito nelle sue manifestazioni, ok, ma se ho davanti 10 saggi realizzati, dovranno a una mia domanda, se hanno la stessa consapevolezza, rispondermi in generale nello stesso modo.. nel momento in cui ad esempio Yogananda mi parla di amore, e poi Osho mi dice che i monaci ( quindi includerà anche Yogananda, visto che era monaco ) non possono aver sperimentato il vero amore perchè non sono mai passati dal sesso ( cosa che comunque personalmente non credo ), chi ha ragione? Yogananda? Osho? Quindi uno dei due deve essere più "progredito" interiormente dell'altro, per forza di cose.. chi? ( per fare un esempio ).
4) Cosa pensava Yogananda ( o Yukteswar, Mahasaya, e in generale questi grandi maestri ) delle Arti Marziali? Io le considero una disciplina spirituale come può esserlo lo Yoga, il Reiki SERIO, la semplice Meditazione, il servizio disinteressato verso l'umanità ecc.. nel senso che anche le Arti Marziali possono essere utili per la crescita interiore. Yogananda aveva inserito, nel programma d'istruzione della sua scuola in India, lo studio della Spada, del Bastone e del Jujutsu. Immagino quindi che desse valore anche alle Arti Marziali no? voi cosa ne pensate?
5) Il sesso. Non possiamo diventare tutti monaci e fare voto di castità, o fra 150 anni nelle migliori delle ipotesi non ci sarà nemmeno più nessun essere umano su questa Terra a cui parlare di insegnamenti spirituali. Io amo la mia ragazza, e mi piace averci rapporti ovviamente ( sono giovane ragazzi, e che cavolo :D ). Non credo quindi che il fare sesso con la persona che ami possa precluderti l'illuminazione, no? Se ho inteso bene il messaggio dei maestri, basta farlo con responsabilità e amore, cioè non dipendere troppo dalle passioni, non diventare schiavo, ma fare sesso, di per sè. non è dannoso. Giusto?
6) Gesù Cristo è davvero andato in India, durante la famosa "parte buia" della sua vita, a studiare sotto maestri buddhisti e induisti? Ho ordinato un libro in merito via internet, dovrebbe arrivarmi a breve.. vostro parere sull'argomento :)
7) Babaji, il grande dilemma. Esiste? non esiste? è una metafora per intendere un certo grado di realizzazione interiore che ottiene con la lunga pratica? fa cose assurde.. come crederci?
8) Domanda che si lega con la 3. Premessa: Dio è in tutto l'Universo, Dio è l'Universo, io stesso, la tastiera del mio pc, e questo sito in cui voi state leggendo queste righe è parte di Dio. Bene. Nel libro Autobiografia di uno Yogi, Yogananda narra, in uno dei capitoli nella prima parte dell'opera, di un suo incontro con un saggio illuminato, mi sembra si trattasse del santo estatico Mahasaya ( non Lahiri ). Alla fine del loro incontro, quando Yogananda ha provato un primo assaggio di coscenza cosmica, va per inginocchiarsi al santo, e questi gli risponde di non farlo, in quanto non permetterebbe che Dio ( presente in Yogananda ), si inginocchi al Dio presente in lui ( Mahasaya ).
Il concetto è profondo e direi giusto.. se Dio è ovunque, quindi anche in te stesso, per quale motivo dovresti inginocchiarti a me?
Ora mi chiedo: perchè, dato ciò, Yogananda spesso continuò, anche da "realizzato", ad inginocchiarsi ai maestri? Per rispetto, ok, ma questa consapevolezza di divinità presente ovunque, perchè lo fa comunque inginocchiare?
Ci troviamo di fronte a un santo ( Mahasaya ) che non voleva inginocchiamenti, e a santi ( esempio Yukteswar ) che li ammetteva. Perchè se avevano entrambi la stessa percezione non li rifiutavano o ammettevano entrambi?
Grazie per le risposte, e scusate per il papiro di domande :)
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Ganapati |
Inviata - 24/01/2012 : 23:25:42 Ciao Teotaiji!
Provo ad aggiungere anche io i miei 2 cent, come si suol dire, prendili come tali...
1) Anche a me la prima volta che lessi Autobiografia di uno Yogi alcuni miracoli sembravano incredibili per essere veri. Io credo comunque siano potenzialmente possibili, in questi ultimi decenni abbiamo fatto tante interessanti scoperte e sicuramente ne faremo molte altre in futuro che ci aiuteranno ad espandere la visione che abbiamo dell'umanità. Forse Yogananda raccontando queste storie ha voluto stimolarci in tal senso nel porci delle domande su questi aspetti poco discussi (ancora di più nei primi del 900, quando Yogananda arrivò in occidente). Molti di questi miracoli, inoltre, sono stati raccontati anche da altri Santi e Mistici occidentali, come Therese Neuman (di cui racconta Yogananda stesso nell'autobiografia), Padre Pio, ecc.
2) I cosidetti "poteri" non sono indispensabili per l'illuminazione, anzi molte volte Yogananda puntualizza che desiderare Dio più di ogni altra cosa, più dei suoi stessi doni, è ciò che ci condurrà più velocemente all'illuminazione.
3) Ognuno prima o poi trova la propria strada verso l'Infinito, spesso grazie all'aiuto di un Maestro, che sia Gesù, Yogananda, ecc. Penso che questo faccia parte del gioco della vita...
4) Non so cosa pensasse precisamente per le arti marziali, comunque è molto importante l'esercizio fisico nel sentiero spirituale, perchè ci aiuta ad espandere la coscienza restando centrati e radicati. Inoltre aiuta anche a trasmutare le energie in forme più sottili che favoriscono la concentrazione, l'attenzione e tutte le funzioni mentali che aiutano nella meditazione e nel risveglio interiore.
5) L'energia sessuale è la forza di attrazione più grande in questo mondo. E' energia vitale, alla base non solo della creazione di nuovi esseri ma anche della nostra stessa vita. Credo che anche nelle arti marziali sia espresso questo concetto, molto conosciuto nei paesi orientali dove hanno avuto origine. Il nostro corpo, per produrre il liquido seminale, utilizza le sostanze biologiche ed energetiche più preziose che possiede, in quanto sarebbero potenzialmente finalizzate al concepimento di un nuovo individuo. In molte specie animali, il maschio muore poco tempo dopo l'accoppiamento. L'uomo(per fortuna!) dispone di molta più energia e successivamente al rapporto di solito può sentire un pò di stanchezza, un calo dell'umore e il bisogno di riposare; segnali comunque di un dispendio di energia. Per evitare che queste energie siano disperse e sprecate, molti Maestri consigliano l'astinenza o la moderazione, permettendo così di conservarle e utilizzarle in maniera più "costruttiva". Tuttavia non c'è giudizio, senso di colpa o critica in questo. I Maestri conoscono le circostanze umane e non ci chiedono di fare un passo in più di quello che riusciamo a fare in quel dato momento. L'importante è praticare regolarmente la meditazione, e piano piano tutto trova il giusto posto.
6) Vedi i libri che ti ha consigliato Starkeeper
7) Condivido appieno quanto è stato già detto in merito.
8) Penso che inginocchiarsi sia una forma molto bella di esprimere l'umiltà e la gioia della piccola onda rispetto al mare, di cui è parte. Ogni Maestro dà un insegnamento diverso a seconda della situazione e della lezione che una persona deve imparare. Alcuni hanno bisogno di non attaccarsi alla forma fisica di un guru, altri invece di sviluppare più umiltà e inginocchiarsi può essere un mezzo.
Queste sono le mie riflessioni in merito alle questioni che hai posto. Ti consiglio anche di contattare qualche monaco della SRF (è molto semplice farlo, in caso chiedi pure) per avere ulteriori risposte a riguardo.
In divina Amicizia, Ganapati |
teotaiji |
Inviata - 24/01/2012 : 00:36:34 Ciao Marco, grazie per la tua risposta.. continuo a rimanere perplesso sull'argomento "sesso".
Credo diventi un dispendio eccessivo di energie quando diviene attaccamento.. se lo fai 3-4 volte al giorno sei fuori strada, ma se lo fai senza esagerare, ascoltando il tuo corpo e amando la tua partner, credo non sia affatto da evitare.
Bisogna poi ricordare che "l'arrivare in fondo" che immagino intendi come "eiaculazione", fa bene all'organismo. Ricerche scientifiche, svolte dalla Cancer Council Victoria di Melbourne, hanno dimostrato che eiaculare almeno una ventina di volte al mese ( quindi 1 volta ogni 1,5 / 2 giorni ) possono ridurre di oltre il 70% la probabilità di tumori alla prostata.
Non eiaculare mai quindi, alla lunga può dare fastidio.
Credo che questa cosa della "castità" sia sempre stata capita nel modo sbagliato.. l'eiaculazione è naturale quanto mangiare, bere e dormire.. non devi abusare col cibo, non devi abusare nel bere, non devi abusare nel sonno e non devi abusare nel sesso.. tutte queste cose, se fatte nel modo sbagliato divengono dannose, se fatte nel modo giusto sono funzioni biologiche necessarie alla vita ( l'eiaculazione non lo è in senso stretto, ma ho precedentemente spiegato il perchè è importante eiaculare ).
Secondo me, bisognerebbe ASCOLTARE il proprio organismo, che ha una profonda saggezza: il corpo impiega, dopo un eiaculazione, mi sembra attorno alle 36 ore a rigenerare uno sperma in grado di fecondare, quindi ci fornisce già il nostro orologio biologico il "ritmo" con cui possiamo ricorrere al sesso o alla masturbazione.
In altre parole, se fai sesso 3 volte in 1 ora stai sforzando il tuo organismo, per puro attaccamento alla sessualità, e diviene alla lunga un vizio.
Se fai sesso 1 volta al giorno o ogni paio di giorni, e lo vivi nel modo giusto, il sesso diviene anch'esso un atto d'amore, in armonia coi ritmi biologici dell'organismo stesso.
La penso così.. opinioni? |
starkeeper |
Inviata - 23/01/2012 : 17:13:10 Ciao caro amico, le tue domande sono stimolanti ma per niente facile da rispondere. Ovvero nessuno può dimostrarti niente ma solo tu con la tua esperienza spirituale ed intuizione puoi capire meglio la questione. Premetto anche che, come te ed altri pochi rari casi del forum, sono pure io un ragazzo giovane, anche se nel mio caso medito da molti anni.
Le risposte che ti sto dando sono una personale opinione ed ovviamente non saranno esaustive, ma mi piacerebbe risponderti. ;) Spero che anche qualcun altro risponda seppure su questi argomenti pochi vogliono metterci le mani...
1) I Miracoli sono possibili. Assistere ad un miracolo è cosa molto rara, ma se pensi a tutti i grandi santi di tutte le religioni, compivano miracoli di ogni genere, alcuni pubblicamente (e quindi sono stati tramandati nel tempo) altri senza dare nell'occhio (quindi non noti). Pensa ai miracoli che oggi con la conoscenza scientifica compiamo. Ci siamo abituati quindi non li consideriamo tali. Lo stesso è con i miracoli spirituali. Li crediamo impossibili solo perchè non ci siamo abituati ma anche questi sono "scientifici", seguono certe leggi, e nei prossimi yuga (tetra e sathya) diverranno cosa comune a molti. Ti accenno ad esempio al fatto che nel futuro Yogananda disse che l'uomo avrebbe imparato a nutrirsi di prana come alcuni yogi già sanno fare. ;)
2) I poteri vengono da sè quando sei davvero ad altissimi livelli spirituali (in effetti poche persone raggiungono tali livelli). Non sono necessari per l'illuminazione e come ben dice il tuo maestro sono spesso ostacoli. Se li usi egoicamente ti fanno cadere. Leggi gli yoga sutra di Pananjali dove si parla anche dei poteri spirituali che derivano dalla pratica yoga e dell'abusare di essi. In effetti quando Yogananda ebbe la sua prima esperienza di Samadhi, Sri Yukteswar lo ammonì dicendogli che non doveva aspettarsi i poteri spirituali che cmq con il tempo sviluppò e di cui alcuni discepoli diretti parlano nei loro libri. ;)
3) Esiste una sola verità, la coscienza (Dio, l'Assoluto e come lo vuoi chiamare). Tutto il resto è dualità. ;)
4) Non so proprio cosa ne pensavano.. molte persone che seguono il sentiero spirituale in effetti hanno un passato di arti marziali in quanto direi che è un gradino che precede un vero sentiero spirituale. Conosco un amico della SRF, ma anche un brahmachary della SRF, che hanno un passato di arti marziali ad alti livelli. ;) Cmq non è di certo fondamentale per il sentiero seppure ti da quella disciplina, autocontrollo, imperturbabilità ecc ecc che sono importanti qualità da sviluppare.
5) Questione molto complessa. Yogananda diceva genericamente che bisogna essere moderati. Lahiri Mahasaya ai suoi discepoli sposati diceva che 2 volte al mese può andare bene per tenere buona la mente e non disperdere troppa energia. In generale se la tua ragazza proprio non ne può fare a meno, fallo ma evita, se ci riesci, di arrivare fino alla fine. ;) In effetti la cosa da evitare è proprio il dispendio di energie che nell'uomo arriva alla fine. Poi se e quando mediterai seriamente e bene vedrai che il piacere che certe volte provi in testa quando mediti vale molto di più. ;)
6) Leggi lo yoga di Gesù di Yogananda o The second coming of Christ (in inglese). Trale tante cose spiega anche degli anni di Gesù in india e Tibet. ;) Molto interessante.
7) Premesso che non l'ho mai visto di persona (ma in futuro chissà...), per me esiste. Molti Maestri della nostra linea ne parlano. Alcuni discepoli avanzati hanno avuto esperienze con lui. Quando sei completamente uno con Dio non esiste limite alcuno. Tu sei la coscienza e la coscienza può tutto. ;) Abituati a questa idea in quanto anche tu in potenza sei onnipotente ed illimitato. ;)
8) Ogni Maestro ha la sua personalità dato che senza di queste non potrebbe esistere in questo piano relativo. Quindi ogni Maestro è unico e speciale nel suo modo di fare, nell'approccio di insegnamento, nel carattere e così via. ;) Ecco spiegato il dilemma. Solo la coscienza è, e basta, senza modificazioni e relatività.
Ti auguro ogni bene nel tuo sentiero di vita.
Per ogni cosa contattami via email o via forum se vuoi.
Om Shanti, Marco |