mamo |
Inviata - 06/05/2008 : 16:33:36 Sbagli a considerare lo Spirito come fosse il polo opposto della materia. La dicotomia Spirito-materia è errata e frutto di una incomprensione, perché la materia è conseguenza dello Spirito ed è contenuta in Lui come una possibilità e, in quanto contenuta e prodotta, non gli si può opporre né lo può, a sua volta, contenere. La dualità riguarda i due aspetti di una medesima realtà che paiono opposizione inconciliabile su un piano di realtà, ma divengono una complementarietà su un piano superiore per unificarsi infine nel principio che contiene e produce entrambi questi aspetti. Lo Spirito è quel principio, e in quanto Assoluto non può avere opposizioni. |
mamo |
Inviata - 06/05/2008 : 16:22:02 Non avendo il problema della lingua non mi preoccupo di avere testi in italiano e l'unico che ho avuto nella mia lingua natia è stato il Mahabharata. È possibile procurarsi tutti i volumi delle sacre scritture Vediche prenotandoli in una grande biblioteca, ma prima di farlo sarebbe meglio avere un'idea generale, e soprattutto seria, di che cosa si tratta. Ci sono due testi che sarebbe meglio conoscere perché ti aiutano ad orizzontarti nella scelta di cosa leggere prima. Affrontare quello che sarà un impegno molto arduo e duraturo come è lo studio dei Veda, non è cosa semplice. Queste scritture sono divise in quattro raccolte: Rig-Veda, Yajur-Veda, Sama-Veda e Atharva-Veda. Per Veda s'intende la raccolta degli scritti fondamentali della tradizione indù. La sua origine non è umana ed è detta, per questo: apaurusheya. I due testi che forniscono un'infarinatura che consente di orientarsi con più precisione nello studio, appartengono al lavoro di René Guénon e sono: 1º) Introduzione generale allo studio delle dottrine indù. Adelphi editore 2º) Studi sull'induismo Basaia editore |
mamo |
Inviata - 05/05/2008 : 09:05:31 Il problema sta nel fatto che ogni "maestro" si dice illuminato, mentre coloro che illuminati non sono non sono nemmeno in grado di riconoscerlo un illuminato, e il prezzo dell'inconsapevolezza ha come conseguenza l'essere gabbati. L'India è zeppa di questi personaggi coloriti che ti fissano negli occhi e ti dicono che ti stavano aspettando. Poi ti fregano i soldi e i documenti appena sei distratto. La Tradizione, anche quella exoterica Indù, è così più elevata della nostra religiosa che lì anche un imbecille pare essere uomo saggio. Se a questo si aggiunge la fascinazione che noi occidentali abbiamo per l'esotismo si capisce facile come mai loro si rotolino a terra dal ridere quando ci hanno fottuto per bene. Diffidate da tutti coloro che sottolineano loro stessi con le auto biografie, perché la conoscenza universale è tutto fuorché l'autocommemorazione individuale. Il Sé universale deve sostituirsi all'ego individuale per Conoscere e vedere il Vero senza accecarsi. E non è dalla lettura dei libri che arriva la possibilità di conoscere attraverso l'immediatezza non mediata dalla mente. Quando un essere è qualificato per questo vedere è il Padre che gli assegna una guida, e anche questa guida deve condurre il discepolo solo alla comunicazione diretta col proprio Centro. Quel Centro è l'unico vero Guru, e quel comunicare con Lui indica la Via. La lettura dei Veda può servire come atto preparatorio a quel conoscere, ma non apre il terzo occhio. Il miglior modo per disporsi a questo è il coltivare la corretta intenzione nell'aderenza ai principi superiori che si riescono a vedere in noi stessi. Dopo verrà il resto. La Conoscenza nulla ha a che fare con la cultura, e per coloro che si avvicinano a questa possibilità le forze del male sono in agguato e il mondo intero si ribellerà a che costoro mollino la presa della fascinazione del basso mondo del peso e della quantità che li avvinghia. La chiave è il sacrificio di sé per il Sé che è sacro. |
Franco_An |
Inviata - 25/03/2008 : 08:41:58 Davide: non ho mai visto questi testi integrali in italiano, non so neanche se esistono, per questo ti ho consigliato di rivolgerti a quel sito web specializzato, molto probabilmente avranno risposte più esaurienti. Comunque bisogna informarsi bene perché la traduzione deve essere fatta, non dico da un Guru, ma almeno da qualcuno che sa veramente bene di cosa si sta parlando, basta un sinonimo o un termine per stravolgere il significato di un concetto.
Kali: è sconsigliabile studiare questi antichissimi testi sacri così come sono, per la maggior parte delle volte non si afferra il senso esoterico di parecchie parti. Meglio trovare una buona versione commentata da un Guru illuminato. Per esempio, molti anni fa, ho letto la Bhagavad Gita in originale (un libretto di circa 80 pagine), mi è piaciuta molto, ma ne ho afferrato veramente i significati profondi solo quando successivamente ho letto la Bhagavad Gita commentata da Yogananda (3 volumi di 200 pagine). Mi sono reso conto che molte parti le avevo lette con leggerezza quando invece celavano insegnamenti preziosi.
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Davide |
Inviata - 24/03/2008 : 18:48:51 A tal proposito (scusate se non mi ero spiegato bene), volevo chiedervi se ci sono, in italiano, i Veda, intesi come testi completi. (Molti libri online rimangono vaghi sin dal titolo, ma, vedendo il numero di pagine, escluderei che siano i testi completi). Vi ringrazio per la gentilezza Davide |
Davide |
Inviata - 24/03/2008 : 18:43:06 Il problema è che ho già fatto delle ricerche online, ma non ho mai trovato i testi originali semplicemente tradotti in italiano. Ho trovato solo dei libri che trattano dei Veda, magari anche riportando quelli che per l'autore sono le parti più importanti, ma sinceramente non è quello che cerco. E' come se volessi leggere la Bibbia, ma il testo vero e proprio non c'e' nella mia lingua, essendoci solo dei libri che ne riportano degli estratti. |