Il discorso dell'ultimo post può essere interessante approfondirlo ulteriormente:
"Dunque, nulla può esser detto: sei imprevedibile. Nessuno può dire cosa accadrà, in che modo lo manifesterai. E' impossibile sapere se canterai, danzerai, dipingerai o resterai in silenzio. Ed è bene che sia così: questa è la bellezza. Se fosse possibile anticipare che ti comporterai in un detrminato modo, diventeresti una cosa meccanica. La consapevolezza umana è imprevedibile: ecco la sua libertà. Quando il Tantra afferma non seguire ideali, non sta negando il Buddha. No, non si tratta di una negazione. In realtà è il modo grazie al quale puoi trovare la tua buddhità. Seguendo un altro la mancherai; seguendo la tua via la puoi raggiungere, puoi conseguirla. ... E' così che un Buddha, un Gesù vanno seguiti. Sono unici! Se davvero vuoi seguirli, devi essere unico. Il Buddha non seguì mai nessuno, e conseguì l'illuminazione solo nell'istante in cui cessò completamente di imitare. Quando divenne se stesso, abbandonando tutte le vie, gli insegnamenti e le dottrine, riuscì a conseguire. Se lo segui, non lo stai seguendo. Sembra paradossale, ma non lo è. Se lo segui per stanca abitudine, se lo imiti, non lo stai seguendo. Egli non ha mai seguito nessuno, e solo così è riuscito a realizzare il picco. Comprendi quello che dice, ma non seguirlo: allora lo seguirai in modo sottile, ma sarà interiore, non sarà un'imitazione. Nel capolavoro di Nietzsche Così parlò Zarathustra, l'ultimo messaggio di Zarathustra al discepolo è: 'Stai attento a me. Adesso ti ho detto tutto ciò che bisognava dirti. Ora guardati da me. Non mi seguire: dimenticami e basta. Lacciami, vattene'. Questo è l'ultimo messaggio di tutti i grandi Maestri. Nessun grande Maestro desidera tramutarti in un burattino, perché in tal modo ti ucciderebbe. ... E' facile: l'imitazione a buon mercato. Difficile è essere autentici, e quando imiti non ti senti responsabile; la responsabilità ricade sul Maestro. ... L'ispirazione è una cosa diversa. Attraverso l'ispirazione cominci il viaggio, ma non cercare di copiare. Segui la tua strada. L'ispirazione non è altro che una sfida. Sorge un anelito e ti incammini. Ricorda sempre che tu sei il tuo obiettivo. Nessun altro può esserlo, e a meno che non raggiungi quel punto da cui puoi dire 'Ho realizzato il mio destino e sono appagato', non ti fermare. Continua a trascendere, a essere insoddisfatto, ad andare avanti. E se non crei alcun ideale, puoi essere arricchito da chiunque. Nell'istante in cui ti ossessioni con un ideale, ti chiudi. Se ti ossessioni con il Buddha, Gesù non fa per te. E come potrebbe Maometto comunicarti qualcosa? In questo caso sei fissato su un ideale, cerchi di copiarlo. A quel punto tutto ciò che è contrario o diverso, per la tua mente diventa un nemico. E' mai possibile che un seguace di Mahavira sia aperto a Maometto? E' impossibile. Egli è totalmente diverso. Non solo, sono contrari. Sembrano polarità opposte. Non puoi mettere entrambi nella tua mente, perché saresti in un profondo conflitto. Per questo motivo, i seguaci di qualcuno sono sempre nemici dei seguaci di un altro. Creano rivalità nel mondo, Un hindu non può ammettere che un musulmano possa essere illuminato, un musulmano non può accettare l'illuminazione di Mahavira o di Gesù. Un seguace di Krishna non può concepire che Mahavira o Gesù possano essere illuminati. Gesù sembra troppo triste, Krishna troppo felice. La felicità di Krishna e la tristezza di Gesù sembrano poli opposti. Per i seguaci di Gesù, Krishna non può essere illuminato. Con tanto dolore nel mondo, egli suona il flauto? Sembra egoista. Tutto il mondo sta soffrendo, ma lui continua a danzare con le sue gopi. I seguaci di Gesù penseranno che questo sia profano, ma io dico: 'seguaci'. Un Gesù, un Buddha e un Krishna possono coesistere senza alcun problema o conflitto. Al contrario, apprezzeranno molto la presenza l'uno degli altri, ma ciò non è vero per i seguaci. Perché? Per un profondo motivo psicologico. Al seguace non interessano Maometto o Mahavira, al seguace interessa se stesso" - cioè gli interessa come pensa la propria mente, senza alcuna apertuta ma piena di barriere mentali davvero stupide per usare un eufemismo - "se pensasse che entrambi vanno bene, sarebbe in difficoltà. Chi seguire, cosa fare? Maometto sta con la spada in mano, mentre Mahavira sostiene che, uccidendo perfino un insetto, soffrirai per vite intere. Maometto va alla guerra, mentre Mahavira fugge completamente dalla vita. Tale è la sua fuga che ha paura persino di respirare, dal momento che il fiato uccide moltissime forme viventi. Come può un seguace di entrambi conciliare gli opposti? Il suo cuore sarebbe scisso, egli si troverebbe in un costante conflitto. Per evitarlo, sostiene che tutti gli altri hanno torto e solo lui ha ragione. Ma questo è il suo problema, questo si crea perché sta cercando di imitare. Non ce n'è bisogno. Se non sei un imitatore, puoi assaporare l'acqua di molti fuimi e molti pozzi. Se il sapore è diverso, non c'è problema; al contrario, è bellissimo. E' qualcosa che ti arricchisce. Allora sei aperto a Maometto, a Mahavira, a Cristo, a Zarathustra, a chiunque. Tutti ti ispirano verso te stesso. Non sono ideali. Ognuno ti aiuta a essere te stesso. Non stanno indicando verso di sé. Il loro dito è puntato verso di te in diversi modi, con diverse tecniche. Additano un obiettivo solo, te. Tu sei l'obiettivo di tutte queste persone: il Buddha, Mahavira, Krishna, Cristo. Ognuno sta indicando te. Tu sei l'obiettivo, il fine. Attraverso di te la vita sta cercando di raggiungere una vetta unica. Siine felice! Sentiti grato per questo! La vita sta cercando di realizzare qualcosa di unico tramite te, un qualcosa che puoi fare solo tu e nessun altro. Quello è il tuo scopo, il tuo destino; quindi non sprecare tempo a seguire gli altri. Ma questo non vuol dire che non devi farti ispirare. In realtà, se non stai seguendo nessuno, puoi facilmente farti ispirare. Se sei seguace, sei morto, non ti ispirerai. L'ispirazione è un'apertura; essere un seguace è essere chiusi. ... non è vero che pochissimi realizzano il proprio picco. Molti ci arrivano, ma tu non hai gli occhi per vederli. Ogni volta che ti guardi intorno vedi ciò che puoi vedere. Come puoi scorgere ciò che non puoi vedere? La tua capacità di vedere determina molte cose. Odi ciò che puoi udire, non ciò che esiste. Se passa un Buddha, potresti non riuscire a riconoscerlo. ... Eri presente quando Gesù era vivo, ma lo hai crocifisso. Vedere è difficile; perché vedi a modo tuo. Hai concetti, categorie, modi di pensare; attraverso di essi guardi un Buddha e un Gesù. Gesù ti sembrava un criminale. Quando venne crocifisso, era accanto ad altri due criminali: ai lati aveva due ladri. Tre persone vennero crocifisse insieme, e Gesù si trovò tra due ladri. Perché? Era ritenuto in qualche modo un criminale morale, e tu eri lì a giudicare. Anche se Gesù tornasse adesso lo giudicheresti allo stesso modo, perché il tuo giudizio, i tuoi criteri, non sono cambiati. Gesù visse con chiunque, si accompagnava a tutti. E' stato a casa di una prostituta e tutto il villaggio gli si è rivoltato contro. Ma i suoi valori erano diversi. La prostituta si era presentata, gli aveva lavato i piedi con le lacrime e aveva detto: 'Sono colpevole. Sono una peccatrice e tu sei la mia unica speranza. Se vieni a casa mia, sarò liberata dal peccato, tornerò a essere viva. Se Gesù è potuto venire a casa mia, vuol dire che sono accettata'. Gesù andò e soggiornò da lei, ma tutta la città fu contro di lui. Che razza di uomo è questo, che sta con una prostituta! Ma per Gesù l'amore è il valore, e nessuno lo aveva mai invitato con tanto amore. Non poté dire di no. E se avesse risposto di no, non avrebbe potuto essere un illuminato. In quel caso sarebbe stato semplicemente alla ricerca della rispettabilità sociale. Egli non era alla ricerca di quella rispettabilità. In un altro villaggio l'intero paese venne da lui portandogli una donna che aveva peccato. Nel Vecchio Testamento è scritto che una peccatrice va lapidata a morte. Non il peccatore, ma la peccatrice, perché solo la donna commette peccati. L'uomo non pecca mai; infatti tutte le scritture sono opera di uomini. Il problema era complesso, per cui chiesero l'opinione di Gesù. Gli stavano tendendo una trappola, perché se avesse risposto: 'No, non uccidete questa donna, non siate i giudici', avrebbero potuto dire: 'Sei contro le Scritture'. E se Gesù avesse detto: 'Sì, uccidete qusta donna, lapidatela', avrebbero ribattuto: 'Dov'è finito il tuo messaggio Ama il tuo nemico? E che fine hanno fatto le tue parole Non giudicate, affinché non siate giudicati?' ... Ma non puoi intrappolare un illuminato, è impossibile. Più cerchi di intrappolarlo, più verrai intrappolato da lui. Gesù rispose: 'Le Scritture hanno assolutamente ragione. Ma si facciano avanti solo coloro che non hanno mai peccato. Prendete queste pietre e uccidete questa donna, ma solo coloro che non hanno mai commesso peccato possono farlo'. La folla cominciò a disperdersi. Chi era in prima fila si defilò... Tutti diventarono nemici di Gesù, e quando dico 'tutti' intendo anche te. Sei sempre stato presente. Non sei in grado di riconoscere, non puoi vedere. Sei cieco! Ecco perché hai la sensazione che il mondo sia malvagio, che non esista illuminazione... Vedi attraverso ciò che sei, e qualunque cosa scorgi riguarda più te di chiunque altro. Rivela sempre qualcosa di te: tu sei il riferimento. Quando dici che un Buddha non è illuminato, vuoi semplicemente dire: 'A me non sembra illuminato'. Ma chi sei tu? ... Tu hai delle rigide categorie mentali ... e non puoi comprendere ciò che è più elevato di te, ricordalo sempre. Puoi capire solo ciò che ti sta in basso, o al massimo allo stesso livello. Non puoi capire ciò che ti è superiore;è impossibile. Per comprendere ciò che è più elevato dovrai elevarti a tua volta... Il Buddha non sta esercitando una professione, né è un uomo comune. Si è risvegliato a una nuova realtà, ha conseguito un nuovo stato dell'essere. Adesso può osservare da una vetta. E' in grado di comprenderti ma tu non puoi comprendere lui. ... Continuerai a fraintenderlo... Ma il mondo ha sempre i suoi illuminati". |