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parmanand gri
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Spedito - 15/02/2006 : 03:37:06
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le tue aprole cui rispondo sono in verde
Bé Silverea se ttu vedi il bello in tutto " tutto mi piace del materiale... l'idillio che descrivo si realizza nel ramo stecchito e nel rivo strozzato dal gelo non meno che nell'agnello balzellante al pascolo e nell'amante che intre[/quote]ccia il fiorito ramoscello all'uscio dell'amata, nel mese di maggio." certo il penso che tu sei una grande anima e sei più vicina alla suprema realtà ., a ciò che chiamiamo Dio .
Ti paiono cose comuni? Lo sono, forse, ma non lo è la qualità dello spirito che in esse si manifesta. Nò purtroppo non sono cose affatto comuni
Una cosa mi lascia perplessa... il fatto che siate convinti, o per lo meno tu, per tutti, lo sembri, di poter conseguire una realizzazione spirituale senza fare punto uso della logica, o comunque dello strumento mentale. In effetti le tue risposte non sono logicamente legate alle mie domande... Rispondi per impressioni...non ti pare? Chi ha certezze assolute su Dio o sulla realtà ( logica) si faccia avanti . Certo che si deve usare la logica cioé la nostra testa per una realizzazione spirituale, é la logica dell'impegno, del discernimento perchè di sentieri ne esitono tanti, ma giunti ad un certo punto la logica , perlomeno quella comune ,dobbiamo propio lasciarla. Le mie risposte non sono legate alle tue domande , non rammneto più bene forse avvo abbandonato la logica per lasciare spazio a ciò che sentivo più importante in quel momento, scusami comunque .
A mé non piace giocare con le parole, non sono proprio capace e mi pare tempo sprecato, ti avevo solo detto che non ho capito il signiifcato di una tua parola e non che era illegittima , nulla altro ho voluto dire.
Mi hai risposto di avermi domandato, come fosse legittimo, il significato di alcuni termini... Nel mio precedente scritto avevo tacciato di pigrizia una tale richiesta... l'avevo designata come assolutamente illegittima! Forse non avevi inteso questo? Ad ogni modo liete giornate...
un abbraccio Federico
Federico (parmanand gri) |
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silverea
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Spedito - 15/02/2006 : 15:03:03
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Mio caro amico, Federico, di solo una cosa non sono convinta... Non ti pare che la logica, più che abbandonata, vada asservita allo spirito?
Cangiando materia, desideravo porre un quesito ai presenti, che mi attanaglia... Credete che sia possibile mantenere un distacco (vale a dire una percezione per nulla possessiva dell'altro) tra uomo e donna nel momento in cui i due sperimentano una fusione alchemica quale quella che si sprigiona dal simultaneo e comune orgasmo di un sesso nell'altro. Credete che sia possibile per una donna che riceve il sacro sperma dell'uomo nella propria urna continuare a percepire tale uomo quale pura alterità libera di darsi alle sperimentazioni che più l'allontanano dalla donna medesima; o piuttosto sarebbe cosa migliore evitare tali mescolanze, a meno che i due interessati non siano intenzionati a costituire una sacra ed indissolubile lega?
Vostra Silverea
Silverea |
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parmanand gri
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Spedito - 16/02/2006 : 23:00:17
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Citazione: Originariamente inviato da silverea
Mio caro amico, Federico, di solo una cosa non sono convinta... Non ti pare che la logica, più che abbandonata, vada asservita allo spirito? Nella unione più perfetta non esiste più lo siirito esistiamo so9lo noi tempio dello spirito
Cangiando materia, desideravo porre un quesito ai presenti, che mi attanaglia... Sono pronto ad ascoltarti Credete che sia possibile mantenere un distacco (vale a dire una percezione per nulla possessiva dell'altro) tra uomo e donna nel momento in cui i due sperimentano una fusione alchemica quale quella che si sprigiona dal simultaneo e comune orgasmo di un sesso nell'altro. Credete che sia possibile per una donna che riceve il sacro sperma dell'uomo nella propria urna continuare a percepire tale uomo quale pura alterità libera di darsi alle sperimentazioni che più l'allontanano dalla donna medesima; o piuttosto sarebbe cosa migliore evitare tali mescolanze, a meno che i due interessati non siano intenzionati a costituire una sacra ed indissolubile lega?
[red]Per nulla convinto che sia opportuno evitare certe mescolanze, il piacere per la vita passa anche per il piacere del rapporto intimo eccome!!!ti chiedo: ma tu hai perché fai certe domande ? mai provato il sesso vero ovvero il fruitto del sincero amore? quello che contiene sincera dedizione, amore e desiderio vero della felicità altrui?e che sfocia nell'estasi di un profondo senso umano, vero paradisio ! Perdonami la confidenza ma la tua inisistenza su certi argomenti mi ha indotto a ciò. Sperma Sacro, va bene che siamo tutti sacri perchè il Divino é in noi ma mi pare che esageri con i termini, lo sperma poi diviene puro ( bianco , quindi un pò più Sacro) solo dopo un amore come ti ho detto prima e con ciò se ne vanno prostatiti, vaginiti, cancri, polipi, e tante cose simili, la spiritualità non é uno scherzo Silverea. Sempre pronto a dartene prova sono un maschio anche io, una creatura umana in carne ed ossa ecc. ecc. in fin dei conti perbacco. Forse mi censurerai e non mi parlerai più ma io so di averti detto la verità e con spirito sincero , ma se voi preferite dondolarvi con le parole piuttosto che con le realtà auguri a Voi . Ti saluto e abbraccio con un OM NAMAH SHIVAY.
Federico (parmanand gri) |
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silverea
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Spedito - 17/02/2006 : 17:39:48
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Caro Federico, ancora una volta mi trovo in imbarazzo nel tentativo di dirimere correttamente le fila di questa conversazione. Scrivi: "ma tu hai perché fai certe domande ? mai provato il sesso vero ovvero il fruitto del sincero amore? quello che contiene sincera dedizione, amore e desiderio vero della felicità altrui?e che sfocia nell'estasi di un profondo senso umano, vero paradisio ! Perdonami la confidenza ma la tua inisistenza su certi argomenti mi ha indotto a ciò." Rispondo: la mia domanda discende dall'attuale sperimentazione di un' inedita interazione con il Maschile. Non amo intrecciare relazioni che le semplici comuni categorie di "amicizia" o "amore" possano descrivere; con ogni uomo si estrinseca un grado, o per meglio dire, una forma diversa d'amore che va da quella estetica a quella emotiva e/o cerebrale. Un tempo si realizzò per me la totale comunione psico-fisica con un uomo, e quello fu il solo tempo in cui accettai la generazione d'un legame biunivoco ed esclusivo, cosa che altrimenti ricuso, a favore della libera sperimentazione, di un "libertinaggio" d'alta qualità. Sono certa, mio caro, d'aver esperito un grado d'Amore (al tempo antico cui quel legame risale) che la maggioranza degli esseri umani in terra non ha neppure la facoltà intellettiva d'immaginare, tale fu il connubio dell'anime e dei corpi fragranti! Ma, trascorsi quegli anni, mi trovo in altro momento. Tale attuale momento mi vede amante di un caro amico che tuttavia ho voluto sempre (per mio e suo bene, data la constatazione di innumerevoli luoghi di divergenza, tra me e lui) esortare alla "distrazione" dalla mia persona, perché egli non si concentrasse troppo in me, finendo coll'assolutizzare il nostro scambio ed io non troppo in lui. Questo senza impedire un profondo contatto sessuale totale ed una sperimentazione spirituale in questo campo. Ora, il problema è sorto allorché egli, da me più volte spinto, ha comunicato sessualmente con altra donna. Questo ha generato in me una repulsione fisica nei suoi confronti ed uno stato di crisi raramente sperimentato in vita (e in tre giorni, ringraziando l'universo, combattuto e superato... Ora la mia situazione psichica è certo più equilibrata), nonché una repulsione per me stessa e la mia incapacità di applicazione pratica della teoria dell'Amore libero. Sono giunta a credere, data la qualità prettamente "energetica" del mio sconvolgimento (la tachicardia non mi ha abbandonato per tre interi giorni, con conseguenti inappetenza e insonnia), che, oltre al fattore "orgoglio", abbia avuto parte, nella generazione di tale chock, l'amalgama alchemico (dico a livello di secrezioni orgasmastiche) da noi operato (e che sino ad ora, con i miei amanti, avevo accuratamente evitato, volendo evitare formazioni, anche puramente energetiche, di legami; sperimentato invece con lui data l'affezione profonda che ci lega indiscutibilmente). Ora che sembro avere acquisito la giusta percezione per proseguire un'interazione sessuale, emotiva, cerebrale e comunque libera, debbo decidere che fare. Continuare questo genere di sperimentazione sessuale sulla simultaneità degli orgasmi, con la piena coscienza dell'alterità, e memore ch'egli non è mio possesso, come non mi appartengono il suo sperma ed i suoi orgasmi, o evitare a priori una tale mescolanza, che implicherebbe, a prescindere dalla mia volontà, una "fusione", originando la percezione di una "diade"? Dici: "Sperma Sacro, va bene che siamo tutti sacri perchè il Divino é in noi ma pare che esageri con i termini, lo sperma poi diviene puro ( bianco , quindi un pò più Sacro) solo dopo un amore come ti ho detto prima e con ciò se ne vanno prostatiti, vaginiti, cancri, polipi, e tante cose simili, la spiritualità non é uno scherzo Silverea" Rispondo: Checché ne pensi, mio amico, non riesco a non percepire il liquido che il Maschile sprigiona, quale fluido dalle magiche potenzialità. Ai miei occhi nulla è più dolce e sacro della saliva, del sangue e dello sperma. Queste meraviglie io sempre venererò.
Tua Gemma
Silverea |
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silverea
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Spedito - 17/02/2006 : 17:41:00
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Caro Federico, ancora una volta mi trovo in imbarazzo nel tentativo di dirimere correttamente le fila di questa conversazione. Scrivi: "ma tu hai perché fai certe domande ? mai provato il sesso vero ovvero il fruitto del sincero amore? quello che contiene sincera dedizione, amore e desiderio vero della felicità altrui?e che sfocia nell'estasi di un profondo senso umano, vero paradisio ! Perdonami la confidenza ma la tua inisistenza su certi argomenti mi ha indotto a ciò." Rispondo: la mia domanda discende dall'attuale sperimentazione di un' inedita interazione con il Maschile. Non amo intrecciare relazioni che le semplici comuni categorie di "amicizia" o "amore" possano descrivere; con ogni uomo si estrinseca un grado, o per meglio dire, una forma diversa d'amore che va da quella estetica a quella emotiva e/o cerebrale. Un tempo si realizzò per me la totale comunione psico-fisica con un uomo, e quello fu il solo tempo in cui accettai la generazione d'un legame biunivoco ed esclusivo, cosa che altrimenti ricuso, a favore della libera sperimentazione, di un "libertinaggio" d'alta qualità. Sono certa, mio caro, d'aver esperito un grado d'Amore (al tempo antico cui quel legame risale) che la maggioranza degli esseri umani in terra non ha neppure la facoltà intellettiva d'immaginare, tale fu il connubio dell'anime e dei corpi fragranti! Ma, trascorsi quegli anni, mi trovo in altro momento. Tale attuale momento mi vede amante di un caro amico che tuttavia ho voluto sempre (per mio e suo bene, data la constatazione di innumerevoli luoghi di divergenza, tra me e lui) esortare alla "distrazione" dalla mia persona, perché egli non si concentrasse troppo in me, finendo coll'assolutizzare il nostro scambio ed io non troppo in lui. Questo senza impedire un profondo contatto sessuale totale ed una sperimentazione spirituale in questo campo. Ora, il problema è sorto allorché egli, da me più volte spinto, ha comunicato sessualmente con altra donna. Questo ha generato in me una repulsione fisica nei suoi confronti ed uno stato di crisi raramente sperimentato in vita (e in tre giorni, ringraziando l'universo, combattuto e superato... Ora la mia situazione psichica è certo più equilibrata), nonché una repulsione per me stessa e la mia incapacità di applicazione pratica della teoria dell'Amore libero. Sono giunta a credere, data la qualità prettamente "energetica" del mio sconvolgimento (la tachicardia non mi ha abbandonato per tre interi giorni, con conseguenti inappetenza e insonnia), che, oltre al fattore "orgoglio", abbia avuto parte, nella generazione di tale chock, l'amalgama alchemico (dico a livello di secrezioni orgasmastiche) da noi operato (e che sino ad ora, con i miei amanti, avevo accuratamente evitato, volendo evitare formazioni, anche puramente energetiche, di legami; sperimentato invece con lui data l'affezione profonda che ci lega indiscutibilmente). Ora che sembro avere acquisito la giusta percezione per proseguire un'interazione sessuale, emotiva, cerebrale e comunque libera, debbo decidere che fare. Continuare questo genere di sperimentazione sessuale sulla simultaneità degli orgasmi, con la piena coscienza dell'alterità, e memore ch'egli non è mio possesso, come non mi appartengono il suo sperma ed i suoi orgasmi, o evitare a priori una tale mescolanza, che implicherebbe, a prescindere dalla mia volontà, una "fusione", originando la percezione di una "diade"? Dici: "Sperma Sacro, va bene che siamo tutti sacri perchè il Divino é in noi ma pare che esageri con i termini, lo sperma poi diviene puro ( bianco , quindi un pò più Sacro) solo dopo un amore come ti ho detto prima e con ciò se ne vanno prostatiti, vaginiti, cancri, polipi, e tante cose simili, la spiritualità non é uno scherzo Silverea" Rispondo: Checché ne pensi, mio amico, non riesco a non percepire il liquido che il Maschile sprigiona, quale fluido dalle magiche potenzialità. Ai miei occhi nulla è più dolce e sacro della saliva, del sangue e dello sperma. Queste meraviglie io sempre venererò.
Tua Gemma
Silverea |
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silverea
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Spedito - 17/02/2006 : 17:44:34
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Caro Federico, ancora una volta mi trovo in imbarazzo nel tentativo di dirimere le fila di questa conversazione. Scrivi: "ma tu hai perché fai certe domande ? mai provato il sesso vero ovvero il fruitto del sincero amore? quello che contiene sincera dedizione, amore e desiderio vero della felicità altrui?e che sfocia nell'estasi di un profondo senso umano, vero paradisio ! Perdonami la confidenza ma la tua inisistenza su certi argomenti mi ha indotto a ciò." Rispondo: la mia domanda discende dall'attuale sperimentazione di un' inedita interazione con il Maschile. Non amo intrecciare relazioni che le semplici comuni categorie di "amicizia" o "amore" possano descrivere; con ogni uomo si estrinseca un grado, o per meglio dire, una forma diversa d'amore che va da quella estetica a quella emotiva e/o cerebrale. Un tempo si realizzò per me la totale comunione psico-fisica con un uomo, e quello fu il solo tempo in cui accettai la generazione d'un legame biunivoco ed esclusivo, cosa che altrimenti ricuso, a favore della libera sperimentazione, di un "libertinaggio" d'alta qualità. Sono certa, mio caro, d'aver esperito un grado d'Amore (al tempo antico cui quel legame risale) che la maggioranza degli esseri umani in terra non ha neppure la facoltà intellettiva d'immaginare, tale fu il connubio dell'anime e dei corpi fragranti! Ma, trascorsi quegli anni, mi trovo in altro momento. Tale attuale momento mi vede amante di un caro amico che tuttavia ho voluto sempre (per mio e suo bene, data la constatazione di innumerevoli luoghi di divergenza, tra me e lui) esortare alla "distrazione" dalla mia persona, perché egli non si concentrasse troppo in me, finendo coll'assolutizzare il nostro scambio ed io non troppo in lui. Questo senza impedire un profondo contatto sessuale totale ed una sperimentazione spirituale in questo campo. Ora, il problema è sorto allorché egli, da me più volte spinto, ha comunicato sessualmente con altra donna. Questo ha generato in me una repulsione fisica nei suoi confronti ed uno stato di crisi raramente sperimentato in vita (e in tre giorni, ringraziando l'universo, combattuto e superato... Ora la mia situazione psichica è certo più equilibrata), nonché una repulsione per me stessa e la mia incapacità di applicazione pratica della teoria dell'Amore libero. Sono giunta a credere, data la qualità prettamente "energetica" del mio sconvolgimento (la tachicardia non mi ha abbandonato per tre interi giorni, con conseguenti inappetenza e insonnia), che, oltre al fattore "orgoglio", abbia avuto parte, nella generazione di tale chock, l'amalgama alchemico (dico a livello di secrezioni orgasmastiche) da noi operato (e che sino ad ora, con i miei amanti, avevo accuratamente evitato, volendo evitare formazioni, anche puramente energetiche, di legami; sperimentato invece con lui data l'affezione profonda che ci lega indiscutibilmente). Ora che sembro avere acquisito la giusta percezione per proseguire un'interazione sessuale, emotiva, cerebrale e comunque libera, debbo decidere che fare. Continuare questo genere di sperimentazione sessuale sulla simultaneità degli orgasmi, con la piena coscienza dell'alterità, e memore ch'egli non è mio possesso, come non mi appartengono il suo sperma ed i suoi orgasmi, o evitare a priori una tale mescolanza, che implicherebbe, a prescindere dalla mia volontà, una "fusione", originando la percezione di una "diade"? Dici: "Sperma Sacro, va bene che siamo tutti sacri perchè il Divino é in noi ma pare che esageri con i termini, lo sperma poi diviene puro ( bianco , quindi un pò più Sacro) solo dopo un amore come ti ho detto prima e con ciò se ne vanno prostatiti, vaginiti, cancri, polipi, e tante cose simili, la spiritualità non é uno scherzo Silverea" Rispondo: Checché ne pensi, mio amico, non riesco a non percepire il liquido che il Maschile sprigiona, quale fluido dalle magiche potenzialità. Ai miei occhi nulla è più dolce e sacro della saliva, del sangue e dello sperma. Queste meraviglie io sempre venererò.
Tua Gemma
Silverea |
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parmanand gri
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Spedito - 19/02/2006 : 03:50:31
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[Ma' Silverea mi trovo un pò in difficoltà e anche in imbarazzo a rispndere a delle argomentazioni di una tale profondità. Mi fai domande, mi chiedi consiglim ma vedi Silverea io non credo di avere avuto una eserienza di amore intensa come la tua, la mia conoscenza proviene dalla applicazione delle vie spirituali a livelli per mè veramente immensi ed indescrivibili nei quali ho sentito la donna come una realtà ben diversa da quella che si crede comunemente, ma di più in internet non mi sento di descriverti . Forse se un giono ci incontreremo potremo spiegarci meglio e aiutarci di più.Per mè la donna è colei che ti permette il paradiso ovunque tu sei e non parlo di sesso, quello lo consiodero un sussidio prezioso ma non essenzile e quando dico paradiso intendo proprio PARADISO su questa terra. Non é neppure più amore é bellezza pura e un senso di unità e di appartenenza molto profondo ma anche naturale e ciò vale per ogni creatura di questo mondo, ma occorrono certe accortezze, ad esempio la parità di statura fisica è molto importante.
Tu hai finito una relazione bellissima indescrivibile e ti trovi in ua situazione ove non sai bene che fare. Io credo che devi dimenticare il passato devi non cercare più e devi invece essere tè sempre in ogni istante , in ogni istante in cui dimentichiamo il passto, riviviamo, rinasciamo e scopriamo cose nuove . IO sono un accanito sostenitore che il Divino è l'unica vera fonte di unione e bellezza e che perciò fino a quando lui non si é destato in noi non saremo mai uniti, non sapremo cosa é la vera bellezza, avremo una concezione dell'amore distorta . Il Divino è il REALE , se non scopriamo in noi il REALE come potremo provare esperienze certe, reali ? e difatti esse terminano sistematicamente o se continuano non non siamo veramente felici.Da qui non si scappa.
Ora io dico se ciò non esiste un pò di sesso ove esiste almeno un pò di amiciizia mi pare che possa anche fare bene e da queste eperienze si impara sempre e si possono portare avanti esperienze maggori più profonde ma certo che occorre la volontà reciproca per fare ciò diversamente il sesso resta tale : pura esperienza fisica . Una cosa originale che ho sentito é che quando si va nel profondo della perosna che ami ottieni liberazione e non attaccamento , una bellissima liberazione che ti dà pienezza e felicità ed é data forse anche dalla certezza di ciò che provi e che sai che sempre si potrà riprovare , non é più un corpo che cerchi e ache ami è un Essere ed é idnetico e complementare nel contempo, a te stesso , amasse anche mille altre donne o uomini come ci si é amati voi sarà sempre così , questo amore é davvero liberante , ma é anche una tale rarità!!!
Penso che per approfondire il tuo caso dovremmo conoscerci ma alcune cose te le ho già dette e dovresti forse ti saranno utili Bada anche che se tu segui su una via spirituale sarà ben difficile che tu possa trovare la persona perfetta per tè se cerchi nel mondo comune . L'amore nel mondo comune si confonde facilmente con le nostre paure, desideri , ambizioni ecc. ecc. e allora soffriamo davvero . Il cuore che batte veloce potrebbe essere un cuore che ama ma non ha trovato il modo o cosa amare é come un motore cui si é rotto il cavetto dell'acceleratore che lo controlla. Naturalmente io parlo dell'amore con la "A" maiuscola. Forse Silverea é che la tua prima esperienza non la hai affatto dimenticata , ora lo spirito, il Divino, il Reale ti può aiutare veramente per portarti a livelli di amore molto superiori .?
Ciao Federico [/quote]
Federico (parmanand gri) |
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silverea
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Spedito - 23/02/2006 : 11:42:24
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Scrivi: "Ma' Silverea mi trovo un pò in difficoltà e anche in imbarazzo a rispndere a delle argomentazioni di una tale profondità. Mi fai domande, mi chiedi consiglim ma vedi Silverea io non credo di avere avuto una eserienza di amore intensa come la tua, la mia conoscenza proviene dalla applicazione delle vie spirituali a livelli per mè veramente immensi ed indescrivibili nei quali ho sentito la donna come una realtà ben diversa da quella che si crede comunemente, ma di più in internet non mi sento di descriverti . Forse se un giono ci incontreremo potremo spiegarci meglio e aiutarci di più.Per mè la donna è colei che ti permette il paradiso ovunque tu sei e non parlo di sesso, quello lo consiodero un sussidio prezioso ma non essenzile e quando dico paradiso intendo proprio PARADISO su questa terra. Non é neppure più amore é bellezza pura e un senso di unità e di appartenenza molto profondo ma anche naturale e ciò vale per ogni creatura di questo mondo, ma occorrono certe accortezze, ad esempio la parità di statura fisica è molto importante."
Se per te, mio caro amico, la donna assurge ad un tale stato, ad emblema e medium per la divinità, perché sostieni di non avere esperito l'intensità erotica da me descritta? Non è nulla di diverso da quel che dichiari. Mi fa sorridere il tuo appunto sulla necessità della parità di statura fisica... E perché ritengo che la parità fisica debba sussistere per ogni aspetto della fisicità (statura, corporatura, gestualità, ogni componente dovrebbe trovarsi similare nell'amante), e perché, e qui sorrido, con l'attuale amante vi è proprio questo genere di disparità... E sarei interessata ad approfondire la materia, se fossi disponibile...
"Tu hai finito una relazione bellissima indescrivibile e ti trovi in ua situazione ove non sai bene che fare. Io credo che devi dimenticare il passato devi non cercare più e devi invece essere tè sempre in ogni istante , in ogni istante in cui dimentichiamo il passto, riviviamo, rinasciamo e scopriamo cose nuove ."
In questa vicenda il passato non gioca assolutamente alcun ruolo, se non quello di rammentarmi che la Perfezione in terra è non solo plausibile, ma auspicabile e che ad esse deve tendere il singolo come la diade erotica.
"IO sono un accanito sostenitore che il Divino è l'unica vera fonte di unione e bellezza e che perciò fino a quando lui non si é destato in noi non saremo mai uniti, non sapremo cosa é la vera bellezza, avremo una concezione dell'amore distorta . Il Divino è il REALE , se non scopriamo in noi il REALE come potremo provare esperienze certe, reali ? e difatti esse terminano sistematicamente o se continuano non non siamo veramente felici.Da qui non si scappa." Non avrei meglio potuto esprimere tale concetto che condivido perfettamente. Il popolo cerca l'Amore, dimentico del fatto che non esista in terra un possesso certo ed imperituro che non consista nell'Essere. Voglio dire che tra l'Avere e l'Essere opterei per l'Avere. Ma che cosa realmente è possibile Avere (se si ha realmente qualche cosa la si avrà perennemente, dacché il possesso effimero non è affatto possesso, quanto... "Usufrutto") se non l'Essere? Alla stessa stregua, non vi è modo per avere Amore fuori del "diventare" Amore. Tutto il resto (l'emozioni erotiche sprigionate dallo scambio di fluidi personali) non è che una dialettica dell'ego, più o meno deleteria, e conduce l'uomo a quel ch'esso definisce il "dramma" d'amore e che non è, in definitiva, che il dramma dell'ego medesimo. Quanto spesso e con quale sfrontatezza viene l'Amore vituperato e bestemmiato. Ma esso ama. E permette.
"Ora io dico se ciò un pò di sesso ove esiste almeno un pò di amiciizia mi pare che possa anche fare bene e da queste eperienze si impara sempre e si possono portare avanti esperienze maggori più profonde ma certo che occorre la volontà reciproca per fare ciò diversamente il sesso resta tale : pura esperienza fisica . Una cosa originale che ho sentito é che quando si va nel profondo della perosna che ami ottieni liberazione e non attaccamento , una bellissima liberazione che ti dà pienezza e felicità ed é data forse anche dalla certezza di ciò che provi e che sai che sempre si potrà riprovare , non é più un corpo che cerchi e ache ami è un Essere ed é idnetico e complementare nel contempo, a te stesso , amasse anche mille altre donne o uomini come ci si é amati voi sarà sempre così , questo amore é davvero liberante , ma é anche una tale rarità!!!"
Per quel che mi riguarda, un quid di "amicitia", o come preferisco definire il fluido legante i viventi, di "amistà", sussiste da parte mia nei confronti dei miei "fratelli" nella stragrande maggioranza dei casi. Diciamo pure che il sesso nella mia prospettiva non è possibile senza "amistà" se anche fosse esperito con uno sconosciuto. Forse non l'amerei? Forse non profonderei tutta me stessa per condurlo allo stato Beato? Per quel che concerne la liberazione ottenuta attraverso l'Altro...Nel caso in cui si realizzi la totale corrispondenza delle anime, degli intelletti e dei corpi, nel caso in cui si consegua lo stato di fusione, ritengo che essa (La Liberazione), sarebbe tale solo in questo senso: si diviene mondi da ogni sorta di contaminazione e si riede allo stato dell'Essere primigenio; e si è Liberi, sì, ma di legarsi. A questo stato di cose, in effetti, è per l'uomo la più dolce e la più razionale delle cose farsi una sola cosa coll'altro Essere. Non vivere simbioticamente. Ma partecipare di un nuovo Ente, che nasce dai due. l'Adam, se vogliamo. Tanto è rara, ahimé, una tale combinazione, che per quel che mi riguarda ritengo l'atteggiamento più serio in vita sia quello del tentativo di perseguire autonomamente la propria perfezione, giungendo alla gestione oculata e razionale delle energie naturali che operano in terra. Lasciando i sogni favolosi e metastorici alle fanciulle vaghe di mente.
Dolci giornate, caro amico... Silverea
Silverea |
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parmanand gri
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Spedito - 24/02/2006 : 23:17:02
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A SIlverea. devo averci azzeccato quando ti ho detto: tu devi essere una persona vicina a Dio , intendo al Dio interiore che si riflette nell'esteriore Chi riesce a scorgere in un ramo caduto in un ruscello bellezza ed armonia più di un fatto negatovo della pioggia che può anche portare danni é certo vicino a Dio, ma foprse deve fare un pò di attenzione nelal vita . Ma si che qualche esperienza la ho avuta ma sempre troppo poco, qui le done paiono sfuggire o forse sono io che non accetto più una vicinanza che poptrebeb distogliermi , non sono più un giovanotto .
Mi fa sorridere il tuo appunto sulla necessità della parità di statura fisica... E perché ritengo che la parità fisica debba sussistere per ogni aspetto della fisicità (statura, corporatura, gestualità, ogni componente dovrebbe trovarsi similare nell'amante), e perché, e qui sorrido, con l'attuale amante vi è proprio questo genere di disparità... E sarei interessata ad approfondire la materia, se fossi disponibile... La statura fisica é utile specie per certe esperienza di elevazione coscienza e di alta bellezza e per mantenerle più stabili e anche per lo star bene insieme e meno , credo , per il sesso .
Ascolto ciò che dici , se lo dici tu sarà certo vero In questa vicenda il passato non gioca assolutamente alcun ruolo, se non quello di rammentarmi che la Perfezione in terra è non solo plausibile, ma auspicabile e che ad esse deve tendere il singolo come la diade erotica.
"IO sono un accanito sostenitore che il Divino è l'unica vera fonte di unione e bellezza e che perciò fino a quando lui non si é destato in noi non saremo mai uniti, non sapremo cosa é la vera bellezza, avremo una concezione dell'amore distorta . Il Divino è il REALE , se non scopriamo in noi il REALE come potremo provare esperienze certe, reali ? e difatti esse terminano sistematicamente o se continuano non non siamo veramente felici.Da qui non si scappa."
Non avrei meglio potuto esprimere tale concetto che condivido perfettamente. Il popolo cerca l'Amore, dimentico del fatto che non esista in terra un possesso certo ed imperituro che non consista nell'Essere. Voglio dire che tra l'Avere e l'Essere opterei per l'Avere. Ma che cosa realmente è possibile Avere (se si ha realmente qualche cosa la si avrà perennemente, dacché il possesso effimero non è affatto possesso, quanto... "Usufrutto") se non l'Essere? Alla stessa stregua, non vi è modo per avere Amore fuori del "diventare" Amore. Tutto il resto (l'emozioni erotiche sprigionate dallo scambio di fluidi personali) non è che una dialettica dell'ego, più o meno deleteria, e conduce l'uomo a quel ch'esso definisce il "dramma" d'amore e che non è, in definitiva, che il dramma dell'ego medesimo. Quanto spesso e con quale sfrontatezza viene l'Amore vituperato e bestemmiato. Ma esso ama. E permette. "Ora io dico se ciò un pò di sesso ove esiste almeno un pò di amiciizia mi pare che possa anche fare bene e da queste eperienze si impara sempre e si possono portare avanti esperienze maggori più profonde ma certo che occorre la volontà reciproca per fare ciò diversamente il sesso resta tale : pura esperienza fisica . Una cosa originale che ho sentito é che quando si va nel profondo della perosna che ami ottieni liberazione e non attaccamento , una bellissima liberazione che ti dà pienezza e felicità ed é data forse anche dalla certezza di ciò che provi e che sai che sempre si potrà riprovare , non é più un corpo che cerchi e ache ami è un Essere ed é idnetico e complementare nel contempo, a te stesso , amasse anche mille altre donne o uomini come ci si é amati voi sarà sempre così , questo amore é davvero liberante , ma é anche una tale rarità!!!"
Per quel che mi riguarda, un quid di "amicizia", o come preferisco definire il fluido legante i viventi, di "amistà", sussiste da parte mia nei confronti dei miei "fratelli" nella stragrande maggioranza dei casi. Diciamo pure che il sesso nella mia prospettiva non è possibile senza "amistà" se anche fosse esperito con uno sconosciuto. Forse non l'amerei? Forse non profonderei tutta me stessa per condurlo allo stato Beato?
belle e profonde queste tue aprole degne della immagine della donna che mi sono fatto
Per quel che concerne la liberazione ottenuta attraverso l'Altro...Nel caso in cui si realizzi la totale corrispondenza delle anime, degli intelletti e dei corpi, nel caso in cui si consegua lo stato di fusione, ritengo che essa (La Liberazione), sarebbe tale solo in questo senso: si diviene mondi da ogni sorta di contaminazione e si riede allo stato dell'Essere primigenio; e si è Liberi, sì, ma di legarsi. A questo stato di cose, in effetti, è per l'uomo la più dolce e la più razionale delle cose farsi una sola cosa coll'altro Essere. Non vivere simbioticamente. Ma partecipare di un nuovo Ente, che nasce dai due. l'Adam, se vogliamo. Tanto è rara, ahimé, una tale combinazione, che per quel che mi riguarda ritengo l'atteggiamento più serio in vita sia quello del tentativo di perseguire autonomamente la propria perfezione, giungendo alla gestione oculata e razionale delle energie naturali che operano in terra. Lasciando i sogni favolosi e metastorici alle fanciulle vaghe di mente. Si Silverea condivido due che formano una sola persona , da due nasce una sola persona, uno complemento dell'altro fine alla Vita e alal bellezza soprattutto e in ciò il sesso é elemento pèrezioso di aiuto .Io ho rifiutato la unione un pò per fatto che in passato una donna mi ha dato una gravissima delusione , un pò per il fatto che non ho mai trovato la libertà e piena sincerità di intenti verso di mé, nell'amore che eleva non deve essitere alcun attaccamento,un pò peeché mi spiace perdere la mia libertà anche di amare tutti in un modo più perfetto o sincero possibile . Secondo Mè se esistono attaccamenti di qualsiasi sorta tranne che... al Divino , all' Essere al Se , alla VITA maiuscola , tutto prima o poi finisce nelal infelicità e io non voglio più ho già sofferto troppo ,faccio quindi la mia crescita da solo , faccio come l'androgeno ma mai rifiuto l'amore più sincero , Vivo con un pò meno felicità e dolcezza ma Vivo pensando che ciò mi permette la libertà necessria per scopriore e dare realtà sempre più belle e utili alla gente , un giorno ci risucirò , io viovo per questo anche se pago ogni giorno la mancamza accanto a mé di ciò che solo la donna ti dà, allora ho imparato ad amare quella donna lassù oltre al cielo , la donan di tutte le donne e Lei mi dice di amarle tutte . lei che proprio mai ti lascia, di voi donen terrene invece non c'é mai da fidarsi , ma forse tu sei l'eccezzione Ora come vedi ho " poetato" anch'io ma sono al cento per cento nella realtà e non nella famtrasia Un abbraccio Silverea
Vogliamo conoscerci? Il solo parlare con Tè di queste cose deve essre una letizia da paradiso ( mi viene in mente qui Francesco E Chiara) figurioamoci il resto! Tu di dove sei?
Dolci giornate, cara amica..di cieli azzurri , di aria profumata di priomavera, di piacere e certezza dei di vita che senti emergere entro di té, di amore che vorresti dare a tutti.
,miei pensieri da ormai sei anni e anche più [green]"donna averti accanto é come avere con tè tutto l'universo, tu sei più colei che dona il paradiso tu sei il seme della vita , tu sei il piacere , la felicità, il senso e la pienezza della Vita ( non esistono parole perfette nella lingua italiana per esprimere correttamente cosa é la donna) , tu sei colei che realizza ogni sogno, ogni desiderio. Non é un complimento Silverea é solo la realtà - "fare progetti senza di té é come voler volar senz'ali ( Dante Alighieri il paradiso- ha forse esagerato un pò ma c'é molto di vero )
Federico (parmanand gri) |
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parmanand gri
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Spedito - 02/03/2006 : 01:10:20
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Cara GEMMA in queste parole credo di avere capito chi sei esse spiegano tutto o pelomeno molto di té, condivido con la sola eccezzione dell'Essere e dell'avere, io opto per l'Essere anche se Essere senza avere é critico nella vita su questa terra, tra questi averi c'é certo la donna , il complemento, la chiave della felicità e della bellezza, il centro della vita .
Queste le tue parole per mé più profonde che ti rivelano anche nella coempetenza e proofondità della tua natura spirituale : IO IO sono un accanito sostenitore che il Divino è l'unica vera fonte di unione e bellezza e che perciò fino a quando lui non si é destato in noi non saremo mai uniti, non sapremo cosa é la vera bellezza, avremo una concezione dell'amore distorta . Il Divino è il REALE , se non scopriamo in noi il REALE come potremo provare esperienze certe, reali ? e difatti esse terminano sistematicamente o se continuano non non siamo veramente felici.Da qui non si scappa."
TU Non avrei meglio potuto esprimere tale concetto che condivido perfettamente. Il popolo cerca l'Amore, dimentico del fatto che non esista in terra un possesso certo ed imperituro che non consista nell'Essere. Voglio dire che tra l'Avere e l'Essere opterei per l'Avere. Ma che cosa realmente è possibile Avere (se si ha realmente qualche cosa la si avrà perennemente, dacché il possesso effimero non è affatto possesso, quanto... "Usufrutto") se non l'Essere? Alla stessa stregua, non vi è modo per avere Amore fuori del "diventare" Amore. Tutto il resto (l'emozioni erotiche sprigionate dallo scambio di fluidi personali) non è che una dialettica dell'ego, più o meno deleteria, e conduce l'uomo a quel ch'esso definisce il "dramma" d'amore e che non è, in definitiva, che il dramma dell'ego medesimo.
IO Certo a che serve avere se poi l'avere termina? cerchiamo duqnue di procurarci con certezza o anche prima di tutto ciò che non termina, cosa non ha mai fine? L'Essere dici tu certo va bene, ma non dice tutto, io direi la Vita, che sarebbe la più alta coscienza dell'Essere , al sua nuova ntura acquistata dopo che si é fatto un universo in cui vivere e attuare i suo sogno ; in ciò donna e uomo hanno un ruolo di reciproco sostegno .Se ne può fare a meno ma occorre parecchio più impegno di tipo interiore mentre se non se ne fà a meno può occorerre molta più pazienza ed accettare di condividere prorpio tutto, occorre cioé amarsi davvero e ciò é la cosa più rara di questo mondo. Nella esperienza della Vita esiste un amore che é come una normalità, mentre la scelta di stare insieme diviene solo logica , ma in questo stare insieme non si può escludere più alcuno specie colui che vuole essere come noi .
TU Quanto spesso e con quale sfrontatezza viene l'Amore vituperato e bestemmiato. Ma esso ama. E permette.
IOIO credo che dell'amore vero ne esistno poche tracce su questa terra , l'amore é frutto solo di una sorta di coscienza di unità reale che a mio avviso non può emergere dalla semplice vita insieme per quanto bella e impegnata c'é sempre un qualcosa di amteriale ch inganna l'amore , si é sempre infatti nelle cose fisiche, amteriali, la coscienza di unità é un fatto di Essere , solo l'Essere infatti é eterno ed etern é la sua felicità ed assolutamente eguale per tutti . So che tu mi capisic bene Emma. Sai che mi piacerebbe davvero conoscerti, mai trovata una donna con il tuo pensiero, che capisce e vive così profondamemnte queste realtà ed ti esprimi anche molto bene .
Ma tu pensa che io già da alcuni anni avevo sentito il desiderio o necessità di attaure non so bene cosa , una organizzazione, un movimento per la donna, per la riscoperta della coscienza femminile , per la sua difesa , guida e sostegno . Non so ove iniziare , vorrei fare una cosa che non finirà mai eterna , porre i pilastri di una struttura eterna credo vada cercato nelle semplicità e nella chiarezza. Chissà se tu ne hai voglia .....
TU con questo tuo concetto della donna mi stupisce che non hai provato ecc. ecc. IOPoco si in effetti forse troppo poco , ho difficoltà non nel rapporto anzi, ma nell'approccio , nel suscitare in mé quella volontà inziale, quel coraggio, quela fiducia in me stesso che é stata tremendamente abbattuta alcuni anni or sono. Io non capivo e allora un amico che consosce il mio passato un giorno mi ha detto che io sono come impedito da ciò che mi é accaduto, ho ricevuto infatti una grave negazione in risposta ai sentimenti e gesti più sinceri e puri e così volendo sempre amare la donana serbando in mè il pensiero migliore , la mia donna è divenuta molto quella lassù oltre il cielo , quella la cui coscienza é Luce e Vita , la sua qualità é bellezza dolcezza e armoniosità che trovo manifetate in grande abbondanza nella natura e ciò non é una fantasia ; così se non potrò più averne una per mè fisicamente, ma le ho tutte interiormente . Ciò é stato con qualche rara eccezzione con donne proprio semplici semplici e anche molto belle interiormente, Certo le bellissime emozioni e l'unione profonda data dal sesso e dalla affettuosità e lo stimolo vitale che ne deriva e anche i benefici fiisici mi mancano non poco e i devo talvolta difendermi dalle nagatività che ne conseguono che si riflettono ancjhe sul fisico ( lo spirito , il Divino aiutano sempre molto ) e .... spero sempre aiutandomi col pensiero del più altro scopo della donna e dell'uomo e di quelle bellezze da paradiso che possono portare con sè ; la speranza non muore mai., fa parte dell' Essere io credo che anche l'Essere spera sempre poter attuare il suo più bel sogno di Vita : un paradiso da condivdere con la sua luce Ti piace Gemma tutto cio?Magari hai voglia di darmi qualche consiglio Ciao Federico |
Modificato da - parmanand gri on 04/03/2006 03:06:50 |
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silverea
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Spedito - 04/03/2006 : 11:50:40
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Hai ragione, mio caro Federico. Io sono a dio vicina. Ma quanto ancora attenderò prima di farvi l'amore? Sì, sì. Questo voglio. Far l'amore col dio. Oh, ma son dappresso, oramai... quasi di Eros abbraccio l'ali e quasi sfioro i boccoli della chioma.
"Ma si che qualche esperienza la ho avuta ma sempre troppo poco, qui le done paiono sfuggire o forse sono io che non accetto più una vicinanza che poptrebeb distogliermi , non sono più un giovanotto ."
Distoglierti? La comunione col Femminino non può che concentrare e incalzare a che si giunga al Divino... Tutto è nella selezione dell'individuo idoneo ad una tale operazione di sublimazione.
"Io ho rifiutato la unione un pò per fatto che in passato una donna mi ha dato una gravissima delusione , un pò per il fatto che non ho mai trovato la libertà e piena sincerità di intenti verso di mé, nell'amore che eleva non deve essitere alcun attaccamento,un pò peeché mi spiace perdere la mia libertà anche di amare tutti in un modo più perfetto o sincero possibile . Secondo Mè se esistono attaccamenti di qualsiasi sorta tranne che... al Divino , all' Essere al Se , alla VITA maiuscola , tutto prima o poi finisce nelal infelicità e io non voglio più ho già sofferto troppo ,faccio quindi la mia crescita da solo , faccio come l'androgeno ma mai rifiuto l'amore più sincero , Vivo con un pò meno felicità e dolcezza ma Vivo pensando che ciò mi permette la libertà necessria per scopriore e dare realtà sempre più belle e utili alla gente , un giorno ci risucirò , io viovo per questo anche se pago ogni giorno la mancamza accanto a mé di ciò che solo la donna ti dà, allora ho imparato ad amare quella donna lassù oltre al cielo , la donan di tutte le donne e Lei mi dice di amarle tutte . lei che proprio mai ti lascia, di voi donen terrene invece non c'é mai da fidarsi , ma forse tu sei l'eccezzione Ora come vedi ho " poetato" anch'io ma sono al cento per cento nella realtà e non nella famtrasia "
Ripeto che nel caso della coincidenza degli individui non si verifica alcun "attaccamento"; piuttosto la miscela alchemica conduce ad una fusione. I legami intrecciati con il mondo temporale conducono a tragedia, dove si realizzi la loro effimera qualità; ma questo genere di fusione (che tu, alla stregua di ogni uomo, temi e che va temuta, o meglio, si deve temere la propria incapacità di realizzare dove sia possibile e dove non sia possibile tale alchimia), conduce alla Santità e piuttosto che distogliere dal mondo (questo si crede che operi l'amore erotico, sovente), concentra le anime sul mondo medesimo, dacché l'una spinge l'altra ad amarlo, amandolo essa in partenza. In effetti, solo tra due amanti d'Amore può nascere l'Amore (diceva il meraviglioso Guido Guinizzelli "Al cor gentil rempaira sempre amore"); Amore, insomma, interazione erotica sana, non può nascere ove l'animo dell'individuo non sia già esso all'Amore incline, (e qui s'intende un senso di umanità e cortesia, nonché di trascendenza del reale); le interazioni che esulano da tali maniere non sono che giochi di potere, giochi di forze; e presto o tardi conducono a tragedia. Tu dici di amar le donne tutte... Io dico, se fossi un uomo in amore, ameresti i viventi tutti, e non la sola categoria del Femminino, che troppo a mio avviso, elogi con panegirici affettati e forse inopportuni...
"Vogliamo conoscerci? Il solo parlare con Tè di queste cose deve essre una letizia da paradiso ( mi viene in mente qui Francesco E Chiara) figurioamoci il resto! Tu di dove sei?"
Non escludo che possa essere una piacevole soluzione per ovviare ai limiti del medium informatico... Io, per me, vivo una dolce campagna declinante al mare dell'Est, nella provincia d'Ancona; approfitto per definire altre generalità, quali il numero degli anni, al momento venti e l'attività primiera in terra, che è quella di "cantrice", o che, per meglio dire, confido tale divenga.
PS Un appunto: non amo troppo gli stilnovisti, nonché Dante (non mi riferisco alla grandezza letteraria, quanto alla pregnanza filosofica), benché ne abbia testè citato uno... Manca ad essi la coscienza della sacralità della materia, per me irrinunciabile... La percezione idealizzata del Femminino, in essi, mi lascia perplessa.
"IOIO credo che dell'amore vero ne esistno poche tracce su questa terra , l'amore é frutto solo di una sorta di coscienza di unità reale che a mio avviso non può emergere dalla semplice vita insieme per quanto bella e impegnata c'é sempre un qualcosa di amteriale ch inganna l'amore , si é sempre infatti nelle cose fisiche, amteriali, la coscienza di unità é un fatto di Essere , solo l'Essere infatti é eterno ed etern é la sua felicità ed assolutamente eguale per tutti . So che tu mi capisic bene Emma."
T'intendo, ma non condivido affatto il parere per cui la materia costituirebbe un impaccio alla reale unità. Il mago penetra i misteri della materia e in essa (mi viene in mente il divo Giordano Bruno), coglie il Vero. Dacché in essa il Vero brulica.
"Ma tu pensa che io già da alcuni anni avevo sentito il desiderio o necessità di attaure non so bene cosa , una organizzazione, un movimento per la donna, per la riscoperta della coscienza femminile , per la sua difesa , guida e sostegno . Non so ove iniziare , vorrei fare una cosa che non finirà mai eterna , porre i pilastri di una struttura eterna credo vada cercato nelle semplicità e nella chiarezza. Chissà se tu ne hai voglia ....."
Ahimé, odiernamente mi pare di ravvisare un sonno universale. La coscienza virile ti pare più vigile di quella femminile nelle terre occidentali?
Augurandoti dolci giornate e scusandomi per la tarda replica, prendo congedo, mio amico...
A presto...
Silverea
Silverea |
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parmanand gri
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Spedito - 04/03/2006 : 16:04:38
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Hai ragione, mio caro Federico. Io sono a Dio vicina. Ma quanto ancora attenderò prima di farvi l'amore? Sì, sì. Questo voglio. Far l'amore con Dio. Oh, ma son dappresso, oramai... quasi di Eros abbraccio l'ali e quasi sfioro i boccoli della chioma. Bè Silverea poi mi spieghi bene cosa intendi con " far l'amore don Dio " non penserai per caso di aprire una porta e trovare Dio in una forma affine alla umana e farvi l'amore? , Se invece vuoi dire : dedicare la vita ad amare Dio facendolo conoscere agli altri , oppure visto che siamo nella discusione sesso e spirito : fare l'amore con una creatura vicina a Dio , o se invece vuoi dire che l'esito dell'amore che desideri deve essere un avvicinamento interiore al Divino bé allora occore impegnarsi a cercare davvero, forse io posso aiutarti. Si mi piacerebbe davvero conscreti anche perché é raro a vent'anni trovare una simile profondità di pesniero e uan bellezza di espressione come la tua.
Distoglierti? La comunione col Femminino non può che concentrare e incalzare a che si giunga al Divino... Tutto è nella selezione dell'individuo idoneo ad una tale operazione di sublimazione.Ripeto che nel caso della coincidenza degli individui non si verifica alcun "attaccamento"; piuttosto la miscela alchemica conduce ad una fusione. I legami intrecciati con il mondo temporale conducono a tragedia, dove si realizzi la loro effimera qualità; ma questo genere di fusione (che tu, alla stregua di ogni uomo, temi e che va temuta, o meglio, si deve temere la propria incapacità di realizzare dove sia possibile e dove non sia possibile tale alchimia), conduce alla Santità e piuttosto che distogliere dal mondo (questo si crede che operi l'amore erotico, sovente), concentra le anime sul mondo medesimo, dacché l'una spinge l'altra ad amarlo, amandolo essa in partenza. In effetti, solo tra due amanti d'Amore può nascere l'Amore (diceva il meraviglioso Guido Guinizzelli "Al cor gentil rempaira sempre amore"); Amore, insomma, interazione erotica sana, non può nascere ove l'animo dell'individuo non sia già esso all'Amore incline, (e qui s'intende un senso di umanità e cortesia, nonché di trascendenza del reale); le interazioni che esulano da tali maniere non sono che giochi di potere, giochi di forze; e presto o tardi conducono a tragedia. Tu dici di amar le donne tutte... Io dico, se fossi un uomo in amore, ameresti i viventi tutti, e non la sola categoria del Femminino, che troppo a mio avviso, elogi con panegirici affettati e forse inopportuni...
Concordo con Tè quando dici che l'amore erotico concentra le anime sul miondo medesidmo, permette di goderlo di più diapprezzarlo maggiormente , amore é anche apertura del Muladara cioé superamento della materialità che é quella che confonde la vita . Invece riguardo a mè io non temo di non essere capace ma é che non ho mai potuto trovare la donna disponibile e anche ideale , non mi pare affatto facile in occidente, non so, a volte si inzizia poi tutto si interrompe , io non ho mai preteso di limitare la libertà e chiedo che sia rispettata la mia , allora accade che ove trovo una cosa non trovo l'ltra , trovo la donna che mi da la libertà ma non trovo il resto o vioceversa .Poi la mia librtà maggire sarebbe null'altro quella di condivuidere con al donna non solo il sesso ma le più belel esperienze di vita , intendo quelle frutto anche della via spiruituale, dell'impegno di unione al divino e tra queste essite ciò che si intende per paradiso della terra. Godermi questo paradiso con la mia Eva é il mio sogno e credo sia poi il sogno di tutti
Ripeto che nel caso della coincidenza degli individui non si verifica alcun "attaccamento"; piuttosto la miscela alchemica conduce ad una fusione. I legami intrecciati con il mondo temporale conducono a tragedia, dove si realizzi la loro effimera qualità; ma questo genere di fusione (che tu, alla stregua di ogni uomo, temi e che va temuta, o meglio, si deve temere la propria incapacità di realizzare dove sia possibile e dove non sia possibile tale alchimia), conduce alla Santità e piuttosto che distogliere dal mondo (questo si crede che operi l'amore erotico, sovente), concentra le anime sul mondo medesimo, dacché l'una spinge l'altra ad amarlo, amandolo essa in partenza. In effetti, solo tra due amanti d'Amore può nascere l'Amore (diceva il meraviglioso Guido Guinizzelli "Al cor gentil rempaira sempre amore"); Amore, insomma, interazione erotica sana, non può nascere ove l'animo dell'individuo non sia già esso all'Amore incline, (e qui s'intende un senso di umanità e cortesia, nonché di trascendenza del reale); le interazioni che esulano da tali maniere non sono che giochi di potere, giochi di forze; e presto o tardi conducono a tragedia. Tu dici di amar le donne tutte... Io dico, se fossi un uomo in amore, ameresti i viventi tutti, e non la sola categoria del Femminino, che troppo a mio avviso, elogi con panegirici affettati e forse inopportuni... Io credo di avere molto o perlomeno abbastanza sviluppata la capacità di attuare quella fusione alchemica di cui parli e anche di amare e anche sessualmente e ciò mi piace moltissimo . Se devo essere per ciò ritenuto un Santo lo sono solo per forza mggiore poiché non ho trovato ma no perchè non voglio. Se per Santo intendi invece vicino a Dio allora credo porprio di esserlo forse come lo sei anche tu.
Tu dici di amar le donne tutte... Io dico, se fossi un uomo in amore, ameresti i viventi tutti, e non la sola categoria del Femminino, che troppo a mio avviso, elogi con panegirici affettati e forse inopportuni...[/teal]
Bé io rispondo per ciò che immagino vuo dire ; io ritengo che nella dona essiste un qualcosa di assolutamente peculiare che non esiste nell'uomo. Se tu unisci la colla al legno costruisce ma se unisci colla con colla e legno con legno non fai nulla. Che possa essere valido, utile e duraturo Uomo e donna sono effettivamente complementari ( cioé in uno esiste qualcosa che non esiste o difetta nell'altro e viceversa) e questa complementarietà si manifesta o si completa certo anche nella unione sessuale ma anche in altri bellissimi modi, uno di questi é quel paradiso di cui ti ho parlato cioé il poter vivere più costantemente nella percezione , per non dire " nella dimensione" di bellezza indicibile con le umane parole . Questa per ora é solo una mia ipotesi ma ne sono molto convinto. Se tu un giorno volessi provare con mé questa esperienza fammelo sapere , io lo faccio volentieri , in ciò la statura assume una certa rilevanza ma comunque si fa sempre e l'insegnamento rimane . Qui da mé ci sono posti nei quali ho maturato esperiense da anni e mi sarebbe più facile ma comunque si può afre ovunque . Forse prossimamente verrò a Perugia da una signora che vuole perfezionarsi in meditazione . Ciao un abbraccio alla Devi Selverea Federico ( io ho 58 anni e sono alto 1,72)
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Modificato da - parmanand gri on 07/03/2006 10:43:46 |
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silverea
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Spedito - 08/03/2006 : 10:34:54
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"Bè Silverea poi mi spieghi bene cosa intendi con " far l'amore con Dio " non penserai per caso di aprire una porta e trovare Dio in una forma affine alla umana e farvi l'amore? , Se invece vuoi dire : dedicare la vita ad amare Dio facendolo conoscere agli altri , oppure visto che siamo nella discusione sesso e spirito : fare l'amore con una creatura vicina a Dio , o se invece vuoi dire che l'esito dell'amore che desideri deve essere un avvicinamento interiore al Divino bé allora occore impegnarsi a cercare davvero, forse io posso aiutarti. Si mi piacerebbe davvero conscreti anche perché é raro a vent'anni trovare una simile profondità di pesniero e uan bellezza di espressione come la tua."
"Fare l'amore con Dio" non significa che giungere a divenire una medesima cosa col dio stesso... E questo in ogni attitudine e più ancora in quella sessuale. Voglio giungere, nella sostanza, direi quasi Tantricamente, a percepire come la qualità ultima di Dio non sia che quella Sensuale e Sessuale e ad identificare il Sacro con il Sesso stesso. In questo modo Io non sarò più Io, ma, attraverso la materia, Tutto. In breve, si tratta di mistico Panismo.
"Invece riguardo a mè io non temo di non essere capace ma é che non ho mai potuto trovare la donna disponibile e anche ideale , non mi pare affatto facile in occidente, non so, a volte si inzizia poi tutto si interrompe , io non ho mai preteso di limitare la libertà e chiedo che sia rispettata la mia , allora accade che ove trovo una cosa non trovo l'ltra , trovo la donna che mi da la libertà ma non trovo il resto o vioceversa .Poi la mia librtà maggire sarebbe null'altro quella di condivuidere con al donna non solo il sesso ma le più belel esperienze di vita , intendo quelle frutto anche della via spiruituale, dell'impegno di unione al divino e tra queste essite ciò che si intende per paradiso della terra. Godermi questo paradiso con la mia Eva é il mio sogno e credo sia poi il sogno di tutti"
Non è, in effetti, cosa facile, nella terra dell'Ovest. Ma non lo è non solo perché l'ente femmineo ha smarrito il senso del Vero; esso manca più ancora forse nel mascolino. Dunque, perché si giunge ad un individuo femminile divino si deve prima essere certi d'esserne degni. Aver raggiunto a priori una purezza d'animo ad un'unione tale necessaria.
"Bé io rispondo per ciò che immagino vuo dire ; io ritengo che nella donna essiste un qualcosa di assolutamente peculiare che non esiste nell'uomo. Se tu unisci la colla al legno costruisce ma se unisci colla con colla e legno con legno non fai nulla. Che possa essere valido, utile e duraturo Uomo e donna sono effettivamente complementari ( cioé in uno esiste qualcosa che non esiste o difetta nell'altro e viceversa) e questa complementarietà si manifesta o si completa certo anche nella unione sessuale ma anche in altri bellissimi modi, uno di questi é quel paradiso di cui ti ho parlato cioé il poter vivere più costantemente nella percezione , per non dire " nella dimensione" di bellezza indicibile con le umane parole . Questa per ora é solo una mia ipotesi ma ne sono molto convinto. Se tu un giorno volessi provare con mé questa esperienza fammelo sapere , io lo faccio volentieri , in ciò la statura assume una certa rilevanza ma comunque si fa sempre e l'insegnamento rimane . Qui da mé ci sono posti nei quali ho maturato esperiense da anni e mi sarebbe più facile ma comunque si può afre ovunque . Forse prossimamente verrò a Perugia da una signora che vuole perfezionarsi in meditazione . "
Chiaro che nella donna sussista un quid, una peculiarità di cui l'uomo difetta, e l'uccello anche difetta come l'albero pure. Non stai che parlando dell'Ecceità, del celebre Duns Scoto. Ma amo forse io l'albero più dell'uccello? O l'uccello più del fiume? O il fiume meno dell'uomo? O l'uomo più della donna? Il fatto che nella donna sia presente un'essenza che manca all'uomo mi fa credere che ugualmente nell'uomo sussista un'essenza di cui la donna difetta. Perché non amarle entrambe in eguale misura?
Per quello che concerne l'Eden di cui discuti, io medesima sono convinta che l'individuo il maschile e il femminile o tendano misticamente a realizzarlo e a realizzarsi in tale maniera, o, ove l'uno s'avvicini all'altro polarmente, senza una tal coscienza della Meta, il Dramma Umano incomba su entrambi. Essi dovrebbero, operando alchemicamente sugli forze di cui son pregni, tentar di sopraffar la Morte in Vita. Di divenir Magi. Ove non contemplino tale progetto, ecco avanzarsi una forze separatrice. Dacché gli uomini che si uniscono non per Dio, che è, in effetti, il legante, come potran rimanere uniti, dinanzi ai Mali? E in nome di che, in effetti?
Io vivo nei pressi d'Ancona, come forse ti dicevo... Mi pare tuttavia alquanto affrettato che tu proponga, per sole parole, una tale interazione con me, benché ne sia lusingata. In effetti non è forse neppure rispettoso della mia tenera età. Ma sarà lieta di conoscerti e, in spirito amicale, analizzare l'intera questione.
(Venti gli anni, alta 1.70 cm)
La Dakini Silverea
Silverea |
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parmanand gri
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Spedito - 08/03/2006 : 11:45:57
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"Fare l'amore con Dio" non significa che giungere a divenire una medesima cosa col Dio stesso... E questo in ogni attitudine e più ancora in quella sessuale. Voglio giungere, nella sostanza, direi quasi Tantricamente, a percepire come la qualità ultima di Dio non sia che quella Sensuale e Sessuale e ad identificare il Sacro con il Sesso stesso. In questo modo Io non sarò più Io, ma, attraverso la materia, Tutto. In breve, si tratta di mistico Panismo.
Gean progetto il tuo ti auguri di realizzarlo trovando il partner migliore . Identificare il Sacro con il sesso! Cio é sublimare il sesso fino all'estremo limite che poi non sarebbe altro credo che la normalità, il vero sesso. Auguri anche per ciò , sei giovane hai tante possibilità ma fai attenzione a chi ti desidera per i soliti tanti altri motivi. Trovo un pò ardita la tua affermazione : divenire una sola cosa con Dio stesso , credo di comprenderti , non é superbia né presunzione é il desiderio di confluire nella vita e nella belelzza più alta fino a perdere se stessi .Stai attenta però alle affermazioni perchè potrebbero causarti dei guai . Non conosco quella meta che tu dici, la intuisco ma non la conosco xome tu la rappresenti . Credo anche che Dio si attenda in ognuno non il dissolversi in Lui, nell'Essere ma di portare se stessi , cioé la cosciena di se , nella pienezza dell'Essere . In questa meta io vedo inserita la realizazione più piena del progetto di esistenza divino e qui su questa terra e non dopo , sarebbe ciò in poche parole il paradiso della terra, l'amore bellissimo che tu affermi é a mio avviso propedeutico a questa esperienza che secondo mé é maggiore di ogni altra esperienza . Due parole sulla realazioe uomo - donna
Il piacere d'amore cui il sesso fatto come si deve apre certo le porte ( tu usi il termine tantrico io uso il termine: pensare sinceramente a ciò che prova l'altro, desiderare la sua felicità , essere l'altro ed allora ciò che provi non sei più tu ma tu sentirai ciò che staa provando l'altro - tu pensi a mé io penso a tè e insieme per una nuova via molto ricca di sentimento , umanesimo , bellezza, dolxcezza ecc. ecc. giungiamo al culmine agognato : l'unità più perfetta ) Io talvolta ho creduto possibile che l'emozione vibrante del culmine sessuale non sarebbe altro che un bagliore dell'immenso piacere proprio della essenza Divina o Reale , come una portra che si apre per qaulche istrante e che ti introoduce in un'altra realtà e poi.. purtroppo si torna indietro .Sono solo intuizioni , ma talvolta le sento possibili .
Forse se l'orgasmo potesse protrarsi oltre i limiti dl tempo si avrebbe una esperienza reale della più vera vita o natura Divina , non voglio con ciò abbassare il concetto di Dio al frutto di una unione di due corpo e perciò per vita o natura Divina intendo non tanto Dio ma l'esistenza che gli é propria cioé il cosa esiste oltre questa materia .
Sono certo supposizioni semmai da approfondire Riguardo al paradiso della terra che reputo esperienza di maggior valore in rifermimento alla vita terrena ,per la sua attuazione non é indispensabile l'unione sessuale, é cosa seprata, diversa .
Forse é vero che l'unione come diici tu ti apre le porte ad un pardiso oltre questa essitenza terrena , te ne fà scorgere i bagliori , mentre l'esperienza che dico io sarebbe la più reale natura divina applicata sulla terra: il paradiso della terra .Credo anche possibile da ciò che ho potuto intuire i alcuine esperienze che l'esperienza del paradiso terrestre guidi direttamete e naturalmente a quella unione d cui tu parli , forse al paradiso oltre questa terra : alla vita divina più pura .
Chiaro che nella donna sussista un quidi, una peculiarità di cui l'uomo difetta, e l'uccello anche difetta come l'albero pure. Non stai che parlando dell'Ecceità, del celebre Duns Scoto. Ma amo forse io l'albero più dell'uccello? O l'uccello più del fiume? O il fiume meno dell'uomo? O l'uomo più della donna? Il fatto che nella donna sia presente un'essenza che manca all'uomo mi fa credere che ugualmente nell'uomo sussista un'essenza di cui la donna difetta. Perché non amarle entrambe in eguale misura?
questa essenza della donna di cui l'uomo difetta é cosa certo vera ed é vero anche l'opposto .Credo però prioritaria l'essenza femminile rispetto a quella maschile nel senso che se la donna non desta la sua essenza sarà ben fifficile che l'uomo possa completare se stesso e così per l'uomo sarà difficile attuare verso la donna ciò che a lei manca
Questa realtà per nulla simpatica si rfletterebbe anche nella società con quei modelli organizzativi e comportamentali veramente coerenti con una predominanza della persona umana su tutto . Non so se mi capisci .Se ne potrà parlare a voce .
In sintesi voi donne sareste il fulcro della Vita della come un vincolo per evitare scivoloni di confusione di coscienza e di valori e se non funzionate ( perdona l'espressione ) la coscienza e i valori scendono in basso molto più facilmente e sono guai . Se non funzionate a dovere solo le vie spirituali possono condurre l'uomo a quelle mete di personalità, giusta di retta coscienza di se e del giusto e buono .. Tui capirai certo che non sto parlando solo di sesso, anzi , né di carriera, né di cultura ma di ciò che é proprio di voi donne dalla nascita-. Se ne parlerà a voce se ci incontreremo .
ti rcconto questa storiella , ti farà sorridere e spiega qualcosa in modo originale :
Quando Eva lasciò Adamo, tardò a ritornare e allora Adamo senti di avere freddo e si corpì con foglie, passò il tempo e si coprì con la lana gentilmente datagli da una pecora. Eva tardava sempre e Adamo si rese conto che non aveva una casa e se ne fece una piccola prima una capanna poi una di pietre , Eva non tornava. Adamo si rese conto che non aveva un letto ove coricarsi , se ne fece uno, poi si accorse che non aveva un armadio ove appendere la sua pelliccia di pecora e se ne fece uno con le canne e le foglie , poi si accorse che non aveva l'acqua e con canne si fece l'acquedotto. Mai venne neppure da pensare ad Adamo che quando c'era Eva non sentiva alcun bisogno.
Torno Eva era bellissima ( era andata al fiume un pò lontano) quando vide Adamo esclamò " ma cosa é tutta quella roba Adamo? cosa ti è sucecsso???! Adamo parve svegliarsi e si rese conto quasi con stupore delle cose che aveva fatto che ora gli apparivano sciocche ed insulse , con Eva vicino tutto sentiva che non aveva bisogno prorpio di nulla come sempre era stato . Se ne andarono felici a continuare la loro vita libera. Accadde ciò più volte e alla lunga anche Eva iniziò ad accettare le cose di Adamo : Sapevano che più cose si permettevano meno libertà si godevano , sapevano che rischiavano di loro stessi ma accettarono , forse c'era una ragione superiore che li spinse che nn potevano scorgere . Fu così che Eva e Adamo sentirno di dover morire e di dover di conseguenza procreare . Fu così che inizò l'umaità e anche inziò l'edilizia, l'arredo, l'industria tessile ecc. ecc,
Quando Eva é al fiume e tarda Adamo cresce i suoi bisogni all'infinito e fa guerre e violenze pèr questi possessi.
Oggi Eva é sempre più lontana da Adamo perché le cose cui pensare sono divenute tantissime . Eva sa che sarà ben dura il recuperare il paradiso perduto , non basta più stare vicino occorre un aiuto maggiore, potente rapido e pratico.Più ciò non si farà più cresceranno i bisogni e l'organizzazione non su base umana. Più ciò si farà più crescerà il piacere di fare e di godere delle belle comodita e del progresso intellignente ma tutto sarà organizzato in funzione della vita e di ogni persona cioé su base umana cioé portando veramente il paradiso anche nelal società .... ma se il paradiso non lo si consoce ... ciò non sarà frme mai possibile . La creatura umana sarà così sempre signore della materia, libero dai suoi vincoli , la materia sarà ciò che é: uno strumneto mentre ora è un fine.,,, parà strano che tutto possa dipemndere da cosa fanno uomo e donna tra loro eppure forse é propio così!!
Io vivo nei pressi d'Ancona, come forse ti dicevo... Mi pare tuttavia alquanto affrettato che tu proponga, per sole parole, una tale interazione con me, benché ne sia lusingata. In effetti non è forse neppure rispettoso della mia tenera età. Ma sarà lieta di conoscerti e, in spirito amicale, analizzare l'intera questione.
Bè Silverea le tue parole rivelano uno "spessore "non da poco ,sarei quindi ben felice di conoscerti e non devi sentirti turbata per ciò ,io sono una persona comune anche se forse un pò originale; io credo che l'età é sempre molto nei nostri cervelli, mentre il cuore e il nostro essere più profondo e vero non hanno alcuan età per fortuna . Quando vado ad Assisi ti informo , se a Te capitasse nel frattempo di fare un viaggio da queste parti dimmerlo che organizziamo. Se pratichi o se ti interessa la spiritualità ( visto il tuo nome) qui hai una occasione ben rara di consocere il centro Spirituale Airakhandi di Babagi ,( vengono da ogni parte del mondo e c'è una semplicità talvolta sconcertante che veramente ti toccanel profondo ) Ti lascio il mio cellulare: 392 8415812 ( Federico)
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Modificato da - parmanand gri on 21/03/2006 00:50:17 |
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udpbcvia
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Spedito - 22/03/2006 : 14:43:47
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Ciao a tutti.
Tutto nasce (la creazione stessa) dall'incontro tra due energie, Maschile(1° Raggio, Shiva, l'unico ed eterno Fecondatore) e femminile (Materia Primordiale, la Madre Divina). La sessualità è l'espressione sul piano fisico di questo incontro energetico che c'è stato e tutt'otra avviene dalla notte dei tempi. Tutto è fecondazione, anche l'istruzione spirituale tra Guru e discepolo è fecodazione, perchè il Guru (parte maschile a livello energetico) feconda il corpo intuitivo (Buddhico), mentale ed emotivo del discepolo (parte femminile)aiutandolo a creare forme spirituali e a distruggere quelle materiali, prive di vita. Quindi la sessualità è molto importante, ma va praticata nel modo giusto e con la persona giusta, sennò può diventare strumento di schiavitù per l'Anima e di sofferenza per i corpi inferiori, che diventano strumenti di godimento fine a se stesso, privo di crescita e consapevolezza. Solo seguendo gli insegnamenti dei Veri Maestri possiamo riuscire a compiere le giuste azioni che ci permetteranno di vivere in maiera spirituale anche le cose che apparentemente, a causa dei luoghi comuni e del falso e ipocrita perbenismo, potrebbero sembrare poco spirituali.
Vorrei farvi notare che il vero Tantra (quello dettato da Shiva) è un dialogo (guarda caso) tra Shiva (parte maschile) e Parvati (parte femminile) e non ha niente a che fare con il tantra FALSO che si insegna oggi nelle palestre, con l'unico scopo di portarsi a letto quella o qell'alra persona facendo passare tutto per Divino. Che schifo. Ciao a tutti. |
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parmanand gri
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Spedito - 28/03/2006 : 23:22:45
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[quote]Originariamente inviato da udpbcvia
Ciao a tutti. Io Sei simpaticissima udpbcvia ( poi mi dirai il tuo nome) hai secondo mé una conoscenza che non é da poco e la esprimi con una tale semplicità !!!. Tu devi certo frequentare centri spirituali Ashram o cose simili , il tuo dialogo é diverso.
Tu Tutto nasce (la creazione stessa) dall'incontro tra due energie, Maschile(1° Raggio, Shiva, l'unico ed eterno Fecondatore) e femminile (Materia Primordiale, la Madre Divina). La sessualità è l'espressione sul piano fisico di questo incontro energetico che c'è stato e tutt'otra avviene dalla notte dei tempi. Tutto è fecondazione, anche l'istruzione spirituale tra Guru e discepolo è fecodazione, perchè il Guru (parte maschile a livello energetico) feconda il corpo intuitivo (Buddhico), mentale ed emotivo del discepolo (parte femminile)aiutandolo a creare forme spirituali e a distruggere quelle materiali, prive di vita. Quindi la sessualità è molto importante, ma va praticata nel modo giusto e con la persona giusta, sennò può diventare strumento di schiavitù per l'Anima e di sofferenza per i corpi inferiori, che diventano strumenti di godimento fine a se stesso, privo di crescita e consapevolezza. Io su questo modo giusto avrei da dire la mia opinione anche se non consosco a fondo le vie tanriche a me pare che nel giusto sesso il proprio io debab lasciare il posto all'altro e viceversa , dimenticarsi qualche istante per dedicarsi, perdersi su ciò che l'altro sente di noi e viceversa. Questo é un tantrismo semplice elementare forse ma efficacissimo , Ciò che si prova non é più di noi ma quello dell'altro e tutto sfocia in uan unità colma di bellezza paradisiaca ma anche di altissima umanità, dolcezza bellezza ecc.ecc. che sgomina letteralmente tutto il male ( negativo, possessivo, ecc.)che può essitere in noi e intorno a noi.
Tu Solo seguendo gli insegnamenti dei Veri Maestri possiamo riuscire a compiere le giuste azioni che ci permetteranno di vivere in maniera spirituale anche le cose che apparentemente, a causa dei luoghi comuni e del falso e ipocrita perbenismo, potrebbero sembrare poco spirituali.
Vorrei farvi notare che il vero Tantra (quello dettato da Shiva) è un dialogo (guarda caso) tra Shiva (parte maschile) e Parvati (parte femminile) e non ha niente a che fare con il tantra FALSO che si insegna oggi nelle palestre, con l'unico scopo di portarsi a letto quella o qell'alra persona facendo passare tutto per Divino. Che schifo.
Io Non sapevo che ciò potese accadere negli Ashram e mi spiace che si usi dello spirito per fini poco nobili; ove sono stato c'era sempre una certa severità in queste cose anche se il piacere di una compagna e viceversa può crescere a dismisura per la libertà la purezza e la bellezza interiore che si manifesta nella persona ( portate dalla Luce divina ) , ma é un piacere puro diverso dalla pura attrazioen sessuale , qui sta la differenza tra persone spirituali e le altre purtroppo .
Pagine e pagine ricche di interminabili parole che impegnano anche non poco la mente e forse possono distolgiere il cuore, chi potrà mai parlare ad un cuore ??chi potrà mai parlare di Dio in modo più interessante di quanto Dio possa parla re a noi stessi? Al cuore non si parla con parole, a Dio neppure , ad un donna neppure !! a che servono dunque la parole? Ciò che si prova in un atto di amore, ciò che si prova quando si riscopre un pò Dio , ciò che si prova quando si ama per davvero una donna non é esprimibile con alcuna parola , duqnue a che servono e le parole?
Attendo le vostre risposte
Federico.
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Modificato da - parmanand gri on 01/04/2006 23:14:37 |
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parmanand gri
Italy
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Spedito - 31/03/2006 : 23:10:33
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BE IO DICO CHE SILVEREA E' SPARITA ! Spesso così arriva un raggio di sole e poi sparisce ove? non si sa bene!!
AUGURI a tutti FEDERICO
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Modificato da - parmanand gri on 01/04/2006 23:03:59 |
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silverea
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Spedito - 04/04/2006 : 15:05:02
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Caro mio amico, perdonami la lunga assenza, ma millanta sono gli eventi, dolci e men dolci, che mi catturano, al tempo odierno... Circa un solo punto non concordo affatto... Il valore del verbo... Se persino nella Bibbia (testo a me non sacro, ma a voi immagino sì) è detto : "In principio fu il Verbo"... E se ciò non basti a convincerti della sua essenzialità allora utilizzerò le parole della mia bibbia, ben più persuasiva... "Il Piacere", del divino Gabriele: "Il verso è tutto. Nella imitazione della Natura nessuno istrumento d’arte è più vivo, agile, acuto, vario, multiforme, plastico, obediente, sensibile, fedele. Più compatto del marmo, più malleabile della cera, più sottile d’un fluido, più vibrante di una corda, più luminoso d’una gemma, più fragrante d’un fiore, più tagliente d’una spada, più flessibile d’un virgulto, più carezzevole d’un murmure, più terribile d’un tuono, il verso è tutto e può tutto. Può rendere i minimi moti del sentimento e i minimi moti della sensazione; può definire l’indefinibile e dire l’ineffabile; può abbracciare l’illimitato e penetrare l’abisso; può avere dimensioni d’eternità; può rappresentare il sopraumano, il soprannaturale, l’oltremirabile; può inebriare come vino, rapire come un’estasi; può nel tempo medesimo possedere il nostro intelletto, il nostro spirito, il nostro corpo; può, infine, raggiungere l'Assoluto. Un verso perfetto è assoluto, immutabile, immortale; tiene in sé le parole con la coerenza di un diamante; chiude il pensiero come in un cerchio preciso che nessuna forza mai riuscirà a rompere; diviene indipendente da ogni legame e da ogni dominio; non appartiene più all’artefice, ma è di tutti e di nessuno, come lo spazio, come la luce, come le cose immanenti e perpetue. Un pensiero esattamente espresso in un verso perfetto è un pensiero che già esisteva preformato nella oscura profondità della lingua. Estratto dal poeta, sèguita ad esistere nella coscienza degli uomini. Maggior poeta è dunque colui che sa scoprire, disviluppare, estrarre un maggior numero di queste preformazioni ideali. Quando il poeta è prossimo alla scoperta d’uno di tali versi, è avvertito da un divino torrente di gioia che gli invade d'improvviso tutto l'essere"." Dunque, vedi, io credo, mio amico, che solo il poeta realmente "senta", dacché solo il poeta sa dir l'ineffabile...E perché sa dirlo? Perché egli davvero lo esperimenta. E perché egli lo esperimenta? Perché in lui gli istrumenti del pensiero e della parola, che costruiscono la dimensione della sensazione, son fini e ben lavorano.
Per quel che riguarda la tenera nuova interlocutrice, concordo sulla stigmatizzazione della malata divulgazione occidentale delle pratiche tantriche, o meglio, dei principi tantrici, ridotti ad un decalogo sessuale per l'offerta di migliori prestazioni; pure non si può negare che la magia tantrica, postulando la sacralità della materia, pure consigli un saggio matrimonio di corpi che in tale sacralità si compia (a prescindere dai concetti occidentali di "durata", "impegno", "promessa", "legame")...
Dolci giorni...
Silverea
Silverea |
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parmanand gri
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Spedito - 04/04/2006 : 23:48:34
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ho aggiunto un piccolo commento ad un punto che priam avevo trascurato
Mio caro amico, Federico, di solo una cosa non sono convinta... Non ti pare che la logica, più che abbandonata, vada asservita allo spirito? Nella unione più perfetta non esiste più lo siirito esistiamo so9lo noi tempio dello spirito[/quote] Cangiando materia, desideravo porre un quesito ai presenti, che mi attanaglia... Sono pronto ad ascoltarti Credete che sia possibile mantenere un distacco (vale a dire una percezione per nulla possessiva dell'altro) tra uomo e donna nel momento in cui i due sperimentano una fusione alchemica quale quella che si sprigiona dal simultaneo e comune orgasmo di un sesso nell'altro. Credete che sia possibile per una donna che riceve il sacro sperma dell'uomo nella propria urna continuare a percepire tale uomo quale pura alterità libera di darsi alle sperimentazioni che più l'allontanano dalla donna medesima; o piuttosto sarebbe cosa migliore evitare tali mescolanze, a meno che i due interessati non siano intenzionati a costituire una sacra ed indissolubile lega?
Federico Non ne sono proprio certo, mi pare che non sia cosa prorpio semplice,io stesso avevo ammesso che oltre ad un certo punto il distacco , quindi la percezione per nulla possessiva ,deve cessare per lasciare posto al libero godersi del momento. Il fine ultiìmo è comunque ottimo e non mi pare il caso di dover spingere l'impegno volitivo umano oltre ad un certo limite, comunque se si desiderano risposte più certe occorre fare specifiche esperienze cioè con questo specifico scopo . chi desidera ciò ritenendolo importante o mi fa capire bene il perchè é importante o si faccia avanti con le sue proposte
[red]Per nulla convinto che sia opportuno evitare certe mescolanze, il piacere per la vita passa anche per il piacere del rapporto intimo eccome!!!ti chiedo: ma tu hai perché fai certe domande ? mai provato il sesso vero ovvero il frutto del sincero amore? quello che contiene sincera dedizione, amore e desiderio vero della felicità altrui?e che sfocia nell'estasi di un profondo senso umano, vero paradisio ! Perdonami la confidenza ma la tua inisistenza su certi argomenti mi ha indotto a ciò. Sperma Sacro, va bene che siamo tutti sacri perchè il Divino é in noi ma mi pare che esageri con i termini, lo sperma poi diviene puro ( bianco , quindi un pò più Sacro) solo dopo un amore come ti ho detto prima e con ciò se ne vanno prostatiti, vaginiti, cancri, polipi, e tante cose simili, la spiritualità non é uno scherzo Silverea. Sempre pronto a dartene prova sono un maschio anche io, una creatura umana in carne ed ossa ecc. ecc. in fin dei conti perbacco. Forse mi censurerai e non mi parlerai più ma io so di averti detto la verità e con spirito sincero , ma se voi preferite dondolarvi con le parole piuttosto che con le realtà auguri a Voi . Ti saluto e abbraccio con un OM NAMAH SHIVAY.
Federico (parmanand gri) [/quote]
Federico (parmanand gri) |
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parmanand gri
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Spedito - 05/04/2006 : 00:20:23
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Cara Silverea ti dico in istinto ciò che sento di tè, tu sei una creatura che ha spunti di conscenza e che ha avuto espereinze certo di elevata intesnità , in latre pariole che hai vissuto cio che affermi di esereinza altissima ,ma poi credo che non riesci a concretizzarli bene in un una natiura che riconosci in te stessa e ti perdi così nelle frivolezze umane del vedere l'altro che si dona ad una altra. Pur riconoscendeo l'altissimo valore e importanza del compagno una meta spirituale é come una roccia incrollabile ed inviolabil, rigida ad ogni sentimento nel senso che non può soffrire di alcun entimento ma solo goderne e in modo molto intenso , neppure può esistere possessività o cose simili poichè il più alto possesso è già con noi stessi ,quindi se uimanamente si soffre divinamente si é realmente immuni, liberi realmente liberi , così mi capisci . Ora mi pare che tu frammischi esperienze più della sfera diciamo divina o spirituale a quella umana o comune e ciò rivela secondo mè uno stato di confuzione o di non comp0letezza di ciò che hai iniziato forse o di ciò che é in te per natura , e questo fatto potrebbe anche essere pericoloso nel senso che ti può rendere instabile e infelice . Tu hai trattato il sesso un pò così come si tratta un panino, non ho fame non mangio ho fame mangio , ma prima mi parli del sesso coe un mezzo di cerscita interiore, mi parli di tolale donazione anche nel momento culminate ! Dietro al sesso esiste la persona Silverea e no un automa che fa e si disfa , il sesso coinvolge destandolo il muladara e aprire il muladara significa la riscoperta della predominanza della persona e delal vita sulla materia come frutto dell'avrere superato psishcicamente nelal cooscienza la materia e la materialità, non sono cosa da poco Silverea , il sesso impegna il cuore, se stessi e solo chi é molto evoluto può condividerlo serenammnete con gli altri . Tui hai sofferto quando il tuo compagno ti ha obbedito e ciò é comprensibile ma mi pare che indica anche che tu e il tuo compagno non erevate abbastanza evoluti nella vostra unione per permettervi di dare voi stessi ad altri senza soffrire .Siamo cioé nel campo prettamente umano, tradizionale e non in quello più divino o spirituale . Talvolta le persone provano a superare questa barriera che impedisce el'apertura verso gli altri anche nel rapporto fisico ,con l'umor, con la sdrammatizzazione ,con il dare poco peso alla cosa ma difettano di quell'elemento fondamentale che è il dare senza nulal attendere, dell'amare totalmente che li salverebbe e così ma prima o poi la pagano .
Il vostro rapporto da cosa mi descrivi non mi pare che sia stato quella cima di amore di donazione di realizzazione unitaria poichè da essa si genera libertà apertura , piacere grande di stare insieme apertura verso gli altri e di dare amore senza limiti . naturalmente può darsi che io sbagli non conoscendoti.
Ctredo proprio difficile per tutti Silverea il raggiungere quella comunione intriore sostenuta o confermata anche dal sesso che eleva lo spirito verso una reale unità e apertura alla vita e all'amore,anche alla bellezza. esistono anche preconcetti e usanze etiche da rispettare e ciò non aiuta la strada che invece richiederebbe molta libertà. ma in compenso limita un pò le libertilaggini eccessive.
Io credo di avere trovato un modo semplice che é ancora un pò da collaudare che risparmia la necessità dell'impegno sessuale , come dire che se si può insegnare o se ne ne può fare una scuola senza dover dare degli scandali e che pernette di intuire almeno cosa è una reale unione , mentre il sesso oggi è solo per chi in regola con le usanze etiche questo nuovo metodo è in regola con tutto e sipuò quindi provare con tutti anche con la mamma con la sorella, la zia la vicina di casa perchè non convolge parti intime o meglio parti psicologicamente critiche della persona. Se ne potrà parlare quando ci incontreremo . Ciao Federico
Caro Federico, ancora una volta mi trovo in imbarazzo nel tentativo di dirimere correttamente le fila di questa conversazione. Scrivi: "ma tu hai perché fai certe domande ? mai provato il sesso vero ovvero il fruitto del sincero amore? quello che contiene sincera dedizione, amore e desiderio vero della felicità altrui?e che sfocia nell'estasi di un profondo senso umano, vero paradisio ! Perdonami la confidenza ma la tua inisistenza su certi argomenti mi ha indotto a ciò." Rispondo: la mia domanda discende dall'attuale sperimentazione di un' inedita interazione con il Maschile. Non amo intrecciare relazioni che le semplici comuni categorie di "amicizia" o "amore" possano descrivere; con ogni uomo si estrinseca un grado, o per meglio dire, una forma diversa d'amore che va da quella estetica a quella emotiva e/o cerebrale. Un tempo si realizzò per me la totale comunione psico-fisica con un uomo, e quello fu il solo tempo in cui accettai la generazione d'un legame biunivoco ed esclusivo, cosa che altrimenti ricuso, a favore della libera sperimentazione, di un "libertinaggio" d'alta qualità. Sono certa, mio caro, d'aver esperito un grado d'Amore (al tempo antico cui quel legame risale) che la maggioranza degli esseri umani in terra non ha neppure la facoltà intellettiva d'immaginare, tale fu il connubio dell'anime e dei corpi fragranti! Ma, trascorsi quegli anni, mi trovo in altro momento. Tale attuale momento mi vede amante di un caro amico che tuttavia ho voluto sempre (per mio e suo bene, data la constatazione di innumerevoli luoghi di divergenza, tra me e lui) esortare alla "distrazione" dalla mia persona, perché egli non si concentrasse troppo in me, finendo coll'assolutizzare il nostro scambio ed io non troppo in lui. Questo senza impedire un profondo contatto sessuale totale ed una sperimentazione spirituale in questo campo. Ora, il problema è sorto allorché egli, da me più volte spinto, ha comunicato sessualmente con altra donna. Questo ha generato in me una repulsione fisica nei suoi confronti ed uno stato di crisi raramente sperimentato in vita (e in tre giorni, ringraziando l'universo, combattuto e superato... Ora la mia situazione psichica è certo più equilibrata), nonché una repulsione per me stessa e la mia incapacità di applicazione pratica della teoria dell'Amore libero. Sono giunta a credere, data la qualità prettamente "energetica" del mio sconvolgimento (la tachicardia non mi ha abbandonato per tre interi giorni, con conseguenti inappetenza e insonnia), che, oltre al fattore "orgoglio", abbia avuto parte, nella generazione di tale chock, l'amalgama alchemico (dico a livello di secrezioni orgasmastiche) da noi operato (e che sino ad ora, con i miei amanti, avevo accuratamente evitato, volendo evitare formazioni, anche puramente energetiche, di legami; sperimentato invece con lui data l'affezione profonda che ci lega indiscutibilmente). Ora che sembro avere acquisito la giusta percezione per proseguire un'interazione sessuale, emotiva, cerebrale e comunque libera, debbo decidere che fare. Continuare questo genere di sperimentazione sessuale sulla simultaneità degli orgasmi, con la piena coscienza dell'alterità, e memore ch'egli non è mio possesso, come non mi appartengono il suo sperma ed i suoi orgasmi, o evitare a priori una tale mescolanza, che implicherebbe, a prescindere dalla mia volontà, una "fusione", originando la percezione di una "diade"? Dici: "Sperma Sacro, va bene che siamo tutti sacri perchè il Divino é in noi ma pare che esageri con i termini, lo sperma poi diviene puro ( bianco , quindi un pò più Sacro) solo dopo un amore come ti ho detto prima e con ciò se ne vanno prostatiti, vaginiti, cancri, polipi, e tante cose simili, la spiritualità non é uno scherzo Silverea" Rispondo: Checché ne pensi, mio amico, non riesco a non percepire il liquido che il Maschile sprigiona, quale fluido dalle magiche potenzialità. Ai miei occhi nulla è più dolce e sacro della saliva, del sangue e dello sperma. Queste meraviglie io sempre venererò.
Tua Gemma Federico Io penso Silbverea che a te farebbe molto bene oltre natiralmente che il trovare un campagno ideale che con divida le tue idee e i tuoi fini che ti voglia veramente bene e che ami molto la vita e il fartela godere nelal serenità e sicurezza di un affetto libero e sincero , anche l'imparare la meditazione che insengo che pur forse con minori entusiasmi e piacre di vita come comunemente si intende ti libererebbe da tutto in breve tempo e ti introdurrebbe a ben altri piaceri di vita diciamo più Divini per capirci , io credo che due -tre giorni per te potrebbero essere già sufficienti visto il tuo livello che posso ad intuire dalle tue parole. Federico
Federico (parmanand gri) |
Modificato da - parmanand gri on 11/04/2006 00:13:38 |
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parmanand gri
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Spedito - 05/04/2006 : 00:23:46
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Cara Silverea ti dico in volata ciò che sento di tè, tu sei uan craetura che ha spunti di conscenza e di intesnità di esereinza altissima ma poi non riesci a concretizzarli e ti pedi nelle frivolezze umane del vedere l'altro che si dona ad una altra. Una meta spirituale é come una roccia incrollabile ed inviolabild rigida ad ogni sentimento nel senso chd non può essere permeata da alcua negatività ,possessività o cose simili ache se uimanamente si soffre divinamente si é realmente immuni cos' mi capisci . ora mi òpare che tu frammischi esperienze più della sfera diciamo più divina a quella umana o comune e ciò rivela uno stato di confuzione che può anche essere pericoloso . Tu hai trattato il sesso cos' come si tratta un panino, non ho fame io mangia tu da un altra parte ma prima mi aprli del sesso coe un mezzo di cerscita interiore, mi parli di tolare donazione anche nel momento culminate ! Dietro al sesso esiste la persona Silverea e no un automa che fa e disfa , il sesso attiemne al muladara e il muladara significa la risocperta delal cretaura umana come frutto dell'avrere superato psishcicamente e rwalmenet al materia e la materialità, non sono cosa da poco Silverea , il sesso impegna il cuore, se stessi e solo chi é molto evoluto può condividerlo serenammnete con gli altri . Tui hai sofferto qaundo il tuo compagno ti ha obbedito e ciò indica che il tu e il tuo compagno non eravate evoluti o cresciuti abbastanza in capo spirituale e che il vostro rapporto non é stato poi nella realtà quella cima di amore di donazione di unione di realizzazione uniatria poichè da essa si genera solo libertà e piacere della felictà altruiove ogni apsetto materiale quindi fisico diviene un corollario e non l'essenziale
Ctredo prorpio critico per tutti Silverea il raggiungere quell comunione intriore sostenuta o confermata anche dal sesso che eleva lo spirito vero una reale unità e apertura alal vita e alla bellezza. esistono anche preconcetti e usante etiche da rispetatre e ciò non sempliifica la strada che invece richiederebbe molta libertà. Io credo di avere trovato un modo semplice che é ancora un pò da collaudare che risparmia la necessità delll'impegno psichico ed emotivo della unione sessuale ma che pernette di intuire almeno cosa è una reale unione , mentre il sesso oggi è solo per chi in regola con le usanze etiche questo nuovo metodo è in regola con tutto e sipuò quindi provare con tutti anche con la mamma con la sorella, la zia la vicina di casa perchè non convolge parti intime o meglio parti psicologicamente critiche della persona. Se ne potrà parlare quando ci incontreremo . Saluti Federico
Caro Federico, ancora una volta mi trovo in imbarazzo nel tentativo di dirimere correttamente le fila di questa conversazione. Scrivi: "ma tu hai perché fai certe domande ? mai provato il sesso vero ovvero il fruitto del sincero amore? quello che contiene sincera dedizione, amore e desiderio vero della felicità altrui?e che sfocia nell'estasi di un profondo senso umano, vero paradisio ! Perdonami la confidenza ma la tua inisistenza su certi argomenti mi ha indotto a ciò." Rispondo: la mia domanda discende dall'attuale sperimentazione di un' inedita interazione con il Maschile. Non amo intrecciare relazioni che le semplici comuni categorie di "amicizia" o "amore" possano descrivere; con ogni uomo si estrinseca un grado, o per meglio dire, una forma diversa d'amore che va da quella estetica a quella emotiva e/o cerebrale. Un tempo si realizzò per me la totale comunione psico-fisica con un uomo, e quello fu il solo tempo in cui accettai la generazione d'un legame biunivoco ed esclusivo, cosa che altrimenti ricuso, a favore della libera sperimentazione, di un "libertinaggio" d'alta qualità. Sono certa, mio caro, d'aver esperito un grado d'Amore (al tempo antico cui quel legame risale) che la maggioranza degli esseri umani in terra non ha neppure la facoltà intellettiva d'immaginare, tale fu il connubio dell'anime e dei corpi fragranti! Ma, trascorsi quegli anni, mi trovo in altro momento. Tale attuale momento mi vede amante di un caro amico che tuttavia ho voluto sempre (per mio e suo bene, data la constatazione di innumerevoli luoghi di divergenza, tra me e lui) esortare alla "distrazione" dalla mia persona, perché egli non si concentrasse troppo in me, finendo coll'assolutizzare il nostro scambio ed io non troppo in lui. Questo senza impedire un profondo contatto sessuale totale ed una sperimentazione spirituale in questo campo. Ora, il problema è sorto allorché egli, da me più volte spinto, ha comunicato sessualmente con altra donna. Questo ha generato in me una repulsione fisica nei suoi confronti ed uno stato di crisi raramente sperimentato in vita (e in tre giorni, ringraziando l'universo, combattuto e superato... Ora la mia situazione psichica è certo più equilibrata), nonché una repulsione per me stessa e la mia incapacità di applicazione pratica della teoria dell'Amore libero. Sono giunta a credere, data la qualità prettamente "energetica" del mio sconvolgimento (la tachicardia non mi ha abbandonato per tre interi giorni, con conseguenti inappetenza e insonnia), che, oltre al fattore "orgoglio", abbia avuto parte, nella generazione di tale chock, l'amalgama alchemico (dico a livello di secrezioni orgasmastiche) da noi operato (e che sino ad ora, con i miei amanti, avevo accuratamente evitato, volendo evitare formazioni, anche puramente energetiche, di legami; sperimentato invece con lui data l'affezione profonda che ci lega indiscutibilmente). Ora che sembro avere acquisito la giusta percezione per proseguire un'interazione sessuale, emotiva, cerebrale e comunque libera, debbo decidere che fare. Continuare questo genere di sperimentazione sessuale sulla simultaneità degli orgasmi, con la piena coscienza dell'alterità, e memore ch'egli non è mio possesso, come non mi appartengono il suo sperma ed i suoi orgasmi, o evitare a priori una tale mescolanza, che implicherebbe, a prescindere dalla mia volontà, una "fusione", originando la percezione di una "diade"? Dici: "Sperma Sacro, va bene che siamo tutti sacri perchè il Divino é in noi ma pare che esageri con i termini, lo sperma poi diviene puro ( bianco , quindi un pò più Sacro) solo dopo un amore come ti ho detto prima e con ciò se ne vanno prostatiti, vaginiti, cancri, polipi, e tante cose simili, la spiritualità non é uno scherzo Silverea" Rispondo: Checché ne pensi, mio amico, non riesco a non percepire il liquido che il Maschile sprigiona, quale fluido dalle magiche potenzialità. Ai miei occhi nulla è più dolce e sacro della saliva, del sangue e dello sperma. Queste meraviglie io sempre venererò.
Tua Gemma Federico Io penso Silbverea che a te farebbe molto bene oltre natiralmente che il trovare un campagno ideale che con divida le tue idee e i tuoi fini che ti voglia veramente bene e che ami molto la vita e il fartela godere nella serenità e sicurezza di un affetto libero e sincero che aiuterebbe molto le espereinze più elevate . nel frattempo per aiutarti se lo desideri ad uscire dai tuoi disturbi e perplessità non ti posso offrire altro che la mia meditazione che é semplice, molto efficace e anche facile da imparare , io credo che quattro o cinque sedute potrebbero essere già sufficienti visto il tuo livello che posso ad intuire dalle tue parole e forse potresti anche fare da sola semplicemente seguendo le spiegazioni contenute nel CD .
Ti lascio anche due mie email e un cellulare ( 3939372117)casomai preferissi parlarmi in privato : federico.fp@libero.it e giadeschi@virgilio.it Buona Pasqua Federico
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Modificato da - parmanand gri on 14/04/2006 23:44:08 |
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