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 La Via di Paramahansa Yogananda
 "dieta" di Yogananda
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Davide

Italy
Messaggi 57

Spedito - 02/10/2007 :  20:27:25  Mostra profilo  Visita l'homepage di Davide  Rispondi allegando il testo
Salve a tutti, mi chiamo Davide.
Dal 1° di Agosto sto praticando la dieta di cui parla Paramahansa Yogananda, secondo la quale non si deve mangiare carne, pesce e uova, almeno quelle fecondate.
E' proprio su questo ultimo punto che ho dei dubbi.
A quanto dice Yogananda chi segue questa "dieta" può mangiare le uova,a patto, pero', che non siano fecondate. Purtroppo io non so se le uova di allevamento siano con certezza tutte non fecondate, per cui e'dal 1° Agosto che ho eliminato completamente (anche se solo compaiono tra gli ingredienti) le uova, praticando anzi un giorno di digiuno se dopo aver mangiato qualcosa mi accorgessi che essa conteneva uova negli ingredienti (fin ora e’ successo 2 volte).
Potete darmi delle informazioni precise (non opinioni) su quali uova sono fecondate e quali no, per poter seguire nel migliore dei modi gli insegnamenti di Yogananda?
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Davide

AsHuRe

Italy
Messaggi 13

Spedito - 02/10/2007 :  22:00:05  Mostra profilo  Visita l'homepage di AsHuRe  Clicca per vedere AsHuRe's l'indirizzo Messanger MSN  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da Davide

Salve a tutti, mi chiamo Davide.
Dal 1° di Agosto sto praticando la dieta di cui parla Paramahansa Yogananda, secondo la quale non si deve mangiare carne, pesce e uova, almeno quelle fecondate.
E' proprio su questo ultimo punto che ho dei dubbi.
A quanto dice Yogananda chi segue questa "dieta" può mangiare le uova,a patto, pero', che non siano fecondate. Purtroppo io non so se le uova di allevamento siano con certezza tutte non fecondate, per cui e'dal 1° Agosto che ho eliminato completamente (anche se solo compaiono tra gli ingredienti) le uova, praticando anzi un giorno di digiuno se dopo aver mangiato qualcosa mi accorgessi che essa conteneva uova negli ingredienti (fin ora e’ successo 2 volte).
Potete darmi delle informazioni precise (non opinioni) su quali uova sono fecondate e quali no, per poter seguire nel migliore dei modi gli insegnamenti di Yogananda?
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Davide


Le uova di allevamento non sono fecondate. Negli allevamenti intensivi infatti non sono presti esemplari maschili.

Voglio pero' ricordarti che, come saprai bene se hai letto l'autobiografia di uno yoghi, Yogananda consigliava una dieta vegetariana ma allo stesso tempo non voleva che i suoi discepoli si concentrassero troppo su quello che ingerivano... le cose che contano sono altre.

per esempio, questo brano e' preso dal libro di Peggy Dietz:
Citazione:

Una
donna che vantava la sua grandezza, disse: "Maestro, io sono veramente pura.
Da decenni non mangio un pezzo di carne" (Yogananda raccomandava ai devoti
di seguire una dieta vegetariana; alla Self-Realization Fellowship è sempre
stato servito cibo vegetariano).

Egli la lasciò divagare per un po', dopo si volse verso di me e disse:
"Vorrei che tu le portassi un panino al prosciutto. Potrebbe farle del
bene". Il Maestro non voleva che la gente avesse un atteggiamento
feticistico verso ciò che mangiava. Una volta un uomo in chiesa si stava
vantando di quanto succo di carote beveva ogni giorno. Il Maestro gli disse:
"Non servirà ad altro che a mantenerti a questo stadio un po' più a lungo".



--AsHuRe

Modificato da - AsHuRe on 02/10/2007 22:18:04
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 02/10/2007 :  22:15:12  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Le uova di allevamento non sono fecondate. Negli allevamenti intensivi infatti non sono presti esemplari maschili.

Voglio pero' ricordarti che, come saprai bene se hai letto l'autobiografia di uno yoghi, Yogananda consigliava una dieta vegetariana ma allo stesso tempo non voleva che i suoi discepoli si concentrassero troppo su quello che ingerivano... le cose che contano sono altre.

--AsHuRe


Citazione:
le cose che contano sono altre.


Concordo.
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mccoy

Messaggi 30

Spedito - 03/10/2007 :  02:02:18  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Ashure,
potresti darmi qualche dettaglio sul libro di Peggy Dietz, so soltante che per un periodo è stata l'autista di Yogananda. Dove lo posso trovare? Gli episodi di cui parli possono essere accaduti, ma vanno senz'altro interpretati nel contesto di casi specifici e non in generale.

Davide, ti puoi tranquillizzare, come Ashure e Mukunda dicono, sicuramente le uova di allevamento non sono fecondate, mentre possono sussistere dubbi sulle uova prevenienti da allevamenti familiari dove sono presenti galli (ormai credo quasi scomparsi...).

Io consiglio le uova biologiche comprate al supermercato, ormai si trovano quasi dovunque.
Mi piace l'idea del diguno depurativo dopo la presunta intossicazione da uova, ma non è proprio necessario, anche se un digiuno di un giorno non può fare che bene.

Qual'è di preciso la dieta di Yogananda a cui ti riferisci?

Se è vero che le cose che contano sono altre, è anche vero che un'intera lezione SRF è dedicata alla dieta, dimostrando che Yogananda dava GRANDE importanza al cibo.
Se vogliamo meditare bene dobbiamo essere in salute, e se vogliamo essere in salute una dieta vegetariana equilibrata è un grande aiuto.

Nel mio caso la dieta vegetariana è stata di primaria importanza per acquistare la salute, pe rrimanerci e per migliorare la meditazione. Per altri può non esserlo. L'importante è non fissarsi ed esagerare.
Se poi vogliamo dedicarci al brahamacharya o astinenza sessuale, la dieta vegetariana (mirata) diventa un ingrediente essenziale, assieme all'esercizio fisico e alla buona compagnia.

Il più evoluto discepolo di Yogananda, Rajasi JAnakananda o San Lynn era un vero patito dell dieta vegetariana, mangiava solo cibo biologico, di giorno spremute di agrumi e frutta fresca, talora yogurt con il miele, la sera verdure crude e al vapore, un pò di formaggio, molte noci, mandorle ecc.
Yogananda disse di lui che aveva scoperto la chiave dell'evoluzione spirituale attraverso la giusta dieta.

In sintesi, si può affermare che la dieta (vegetariana) è una parte importante della vita spirituale. Non essenziale ma importante.
Io personalmente non mangio carne nè pesce da quasi 30 anni, se devo andare al ristorante per lavoro, ordino verdure, pane e olio, se ho fame. Se non ho fame non ci vado, mi bevo una spremuta (doppia o tripla) o al fruttivendolo mi compro due banane e un pò di mandorle, i colleghi pensino quello che vogliono.
E se cominciano a sfottere, li chiamo "mangiacadaveri", in genere capiscono l'antifona e smettono...


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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 03/10/2007 :  18:41:27  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Io personalmente non mangio carne nè pesce da quasi 30 anni, se devo andare al ristorante per lavoro, ordino verdure, pane e olio, se ho fame. Se non ho fame non ci vado, mi bevo una spremuta (doppia o tripla) o al fruttivendolo mi compro due banane e un pò di mandorle, i colleghi pensino quello che vogliono.
E se cominciano a sfottere, li chiamo "mangiacadaveri", in genere capiscono l'antifona e smettono...



Forte...
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Franco_An

Messaggi 506

Spedito - 03/10/2007 :  18:50:39  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Sono daccordo con quanto detto da Ashure, e aggiungo che anche Gesù disse che non è importante quel che entra dalla bocca ma quello che ne esce, e Yogananda stesso consigliava ad alcuni discepoli molto vicini, di mangiare una o due volte a settimana del pesce o pollo, nel caso in cui la dieta vegetariana non sia stata congeniale al loro fisico e costituzione, per ragioni di salute o simili (ora non ricordo esattamente il libro e la pagina, ma sono sicuro che molti qui se lo ricorderanno).

Questo per dire che non bisogna mai estremizzare sull'alimentazione, altrimenti si rischia di fare ancora peggio, e la dieta vegetariana deve essere molto equilibrata e ben studiata, altrimenti si rischiano problemi di salute a lungo andare, inoltre è bene passare gradualmente da uno stile di alimentazione all'altro per non creare shock all'organismo e anche al nostro equilibrio mentale ed emozionale.

Yogananda insegnava anche a pensare con la propria testa ed utilizzare il buon senso e l'intuizione spirituale, e non accodarsi mai in modo passivo ad un sistema precostituito, per questo secondo me il discorso del giorno di digiuno per "pareggiare" l'assunzione di uova fecondate, o carne, è un pò troppo estremista, sia per un discorso salutista (digiunare così in modo random predispone il fisico per l'obesità e per il rallentamento del metabolismo con conseguente accumulo di grasso e colesterolo, scomparsa del tono muscolare, ecc) che per ragioni oggettive: magari si respirano tutto il giorno veleni e scarichi della città, si hanno 2 cellulari, reti wireless, ore e ore davanti ad un monitor, si bevono succhi e bibite industriali, e poi l'uovo fecondato o non fecondato diventa un problema...

Bisogna anche stare attenti all'aggettivo "biologico" perchè è diventato un grande business che molti sfruttano per alzare ingiustificatamente il prezzo, si è parlato molto per esempio del fatto che tanti prodotti cosiddetti biologici poi all'atto pratico non lo sono, o nessuno effettua controlli sui produttori.

L'unica certezza di avere prodotti biologici è coltivarseli da sè, sempre che l'acqua per annaffiare sia davvero pura, stesso discorso per il terreno, la pioggia, per i semi, che per quanto riguarda il grano, riso (e simili) sono tutti OGM, infatti se si paragona per esempio una spiga di grano di 70 anni fa, con una di oggi, quella attuale ha il triplo dei chicchi, perchè derivano tutti da un tipo di grano che negli anni 50 fu irrorato di acqua radioattiva al fine di ottenere specie più produttive e resistenti (è una cosa documentata anche con diversi documentari).

Anche il discorso del "mangiacadaveri" mi sembra il solito appellativo dei vegetariani un pò più estremisti, anche perchè in un'ottica universale tutto è pervaso dalla stessa forza vitale, un germoglio rigoglioso che viene carpito, un frutto che viene strappato dalla pianta, una carota che viene estratta dalla terra, contiene la stessa energia vitale e la stessa volontà di vivere che pervade me, tu che leggi, il gatto, la mucca, il pesce, ecc, insomma siamo tutti un pò "mangiacadaveri" da questo punto di vista.

Con questo non voglio denigrare i vegetariani, ci mancherebbe, ma ci vuole un approccio un pò più razionale e meno dettato dall'emotività spirituale.


Modificato da - Franco_An on 03/10/2007 18:55:55
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AsHuRe

Italy
Messaggi 13

Spedito - 04/10/2007 :  01:31:55  Mostra profilo  Visita l'homepage di AsHuRe  Clicca per vedere AsHuRe's l'indirizzo Messanger MSN  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da mccoy

Ashure,
potresti darmi qualche dettaglio sul libro di Peggy Dietz, so soltante che per un periodo è stata l'autista di Yogananda. Dove lo posso trovare? Gli episodi di cui parli possono essere accaduti, ma vanno senz'altro interpretati nel contesto di casi specifici e non in generale.


Si chiama "Grazie, Maestro" e lo trovi nell'archivio della Lista sadhana
oppure qui: http://www.innerlife.it/shop/KKLI50/
io personalmente l'ho comprato ad ananda assisi.

e' molto breve ma e' una letture estremamente piacevole, ogni tanto lo riprendo in mano e in una mezz'ora l'ho riletto tutto

--AsHuRe

Modificato da - AsHuRe on 04/10/2007 01:34:22
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AsHuRe

Italy
Messaggi 13

Spedito - 04/10/2007 :  11:47:15  Mostra profilo  Visita l'homepage di AsHuRe  Clicca per vedere AsHuRe's l'indirizzo Messanger MSN  Rispondi allegando il testo
Comunque Davide, se posso esprimerti la mia opinione in merito, credo si debba fare una distinzione sui motivi di una scelta vegetariana:

Se la si segue per motivi di salute allora non esiste differenza tra uova fecondate e non fecondate. Quindi il digiuno successivo non lo vedo molto utile in questo senso.

Se la scelta e' dettata da principi morali allora devi tenere in considerazione che le uova che compri al supermercato provengono quasi sempre da galline allevate in gabbia. Non mi dilungo ma su internet trovi una quantita' di materiale che ti spiega in che condizioni sono prodotte. Anche in questo caso fecondate o non fecondate direi che e' una questione marginale rispetto al resto e il digiuno anche in questo caso non risolve nulla


--AsHuRe

Modificato da - AsHuRe on 04/10/2007 11:48:08
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Davide

Italy
Messaggi 57

Spedito - 04/10/2007 :  13:19:18  Mostra profilo  Visita l'homepage di Davide  Rispondi allegando il testo
Ringrazio vivamente tutti voi per la vostra gentilezza e disponibilità.
La ragione per cui ho iniziato la "dieta" vegetariana risiede nel fatto che desidero vivamente seguire gli insegnamenti di Yogananda.
Per quanto riguarda il discorso del digiuno, questo mi sembrava un modo per mettere alla prova la mia devozione e la volontà di seguire i suddetti insegnamenti. Inoltre il digiuno ricorre in molte sacre scritture, e la cosa m’incuriosiva.
Se posso approfittare della vostra gentilezza e disponibilità, vorrei chiedervi un parere su un'altra questione che mi sta creando non pochi problemi. Sinceramente penso (probabilmente con presunzione) di aver maturato una condizione tale per cui ho quasi realizzato il totale distacco dalle cose terrene. Tale condizione, come ho detto, non è perfetta, in quanto ancora non riesco a distaccarmi dalla sfera sentimentale, intesa come desiderio sessuale e profondo sentimento di incompletezza, colmabile con l’amore dell’”altra metà”.
Vi ringrazio
Davide
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Marco

Italy
Messaggi 56

Spedito - 04/10/2007 :  17:44:30  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Caro Davide, credo che abbiamo sicuramente raggiunto un apprezzabile livello evolutivo nel momento in cui riusciamo a distaccarci dalle cose terrene, e avere un senso di disillusione nei confronti di esse.
La presa di coscienza di ciò che è realmente importante nella vita per noi è molto importante.
L’attaccamento più forte e, sicuramente, quello da cui è più difficile distaccarsi è proprio, secondo me, quello a cui accenni tu: il desiderio sessuale.
Inoltre credo che il senso di incompletezza, a cui accenni, permane fintantocchè non si è raggiunto il Samadhi o Coscienza Cosmica, l’ Unione con il Tutto; se non abbiamo raggiunto quella Unione, sentiremo la necessità di supplire alla mancanza di unione con Dio, con l’unione sentimentale umana.
Quest’ultima è solo un misero surrogato dell’estatica unione con Dio!
La decisione dipende, semplicemente, da cosa vogliamo realmente raggiungere.
L’unione sentimentale non è certo da disprezzare, ma per raggiungere l’unione con il Tutto, bisogna rinunciarvi.
E aggiungerei, come già ben accennato da mccoy, che è altresì importante innanzitutto la compagnia giusta, una certa moderazione nel cibo, una dieta vegetariana, la lettura di libri ispiranti, quali, ad esempio la Bhagavad Gita, il Vangelo, i testi di Yogananda.
Ricordiamoci che attraverso la lettura, in parte, entriamo in contatto con la persona che ha scritto il testo da noi letto; assorbiamo le sue vibrazioni.
Infine, direi che nessuna rinuncia è totale perdita, e nessuna acquisizione, un reale guadagno.
Vale a dire che non vi è rinuncia che non porti con se “altri” vantaggi, benefici e ottenimenti; questo vale per la sessualità,l’alimentazione (vegetariana), le scelte di vita.

Un abbraccio a tutti
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mccoy

Messaggi 30

Spedito - 04/10/2007 :  21:39:32  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Mmmmhhhhhhhhhhhhhhh................

Sono stati citati molti aspetti sulla dieta, dai filo-carnivori di questo forum ( scherzo) a cui vorrei rispondere. Magari ci metto 3 ore, ma spero di riuscire a sintetizzare.

Inoltre grazie, Ashure per il riferimento sul libro, l'unico mio problema è che ho tagliato i ponti un bel pò di anni fa con Ananda Assisi. Ma questo è un altro argomento che si può sviluppare in un altro thread.


  • Gesù Cristo e la dieta vegetariana: cito qualcosa al riguardo, tratto dal libro del sommo Parhamansa Yogananda (The second coming of Christ). "È evidente che, secondo le usanze e las disponibilità di cibo a quei tempi, Gesù non propugnava un vegetarianismo stretto. Le coltivazioni di frutta, cereali e verdure erano relativamente sparse nei posti desertici dove egli predicava. La sua missione sulla terra non richiedeva che lui fosse un nutrizionista, ma che saturasse la gente di coscienza divina" ..."È vero che coloo che si trovano ancora nello stadio di sviluppo della disciplina spirituale dovrebbero favorire una dieta vegetariana. Ma per i grandi maestri che hanno conseguito la coscienza divina le restrizioni dietetiche hanno poco significato "

    morale per i filo-carnivori del forum : se avete raggiunto perlomeno il nirbikalpa, allora OK, siete autorizzati a nutrirvi di cadaveri...


  • Uova fecondate o no: ditemi quello che volete, ma pensare che assieme alle uova mi devo mangiare la 'roba' del gallo... skif-vomit


  • Cibi biologici: Qualche anno fa sentii di uan indagien dei NAS, secondo la quale il 75% dei cibi dichiarati coem biologici lo era effettivamente. Allora va bene, spendo un pò di più ma ho il 75% di probabilità di non mangiare porcherie. Altrimenti ho il 100% di probabilità di mangiarle


  • Cadaveri vegetali e animali: prima di tutto la frutta, e alcuni vegetali come pomodori, peperoni, zucchine, non sono cadaveri, ma frutti, per cui non si uccide la pianta cogliendoli, anzi le si fa un favore perchè si propagano i semi. Alcune insalate se taglaite ricrescono. La carota mi sembra venga uccisa, ma, se Yogananda le consigliava, evidentemente coem esseri umani siamo autorizzati a compiere questo delitto. non possiamo paragonare l'uccisione di una carota a quella di un animale superiore quale un cane, gatto, cavallo o maiale. Detto ciò, devo confessare che una volta, mangiando germogli di mais, mi sembrò di mangiare bambini. Ho smesso di far crescere i germogli.


  • Digiuno: Mah, un digiuno di un giorno non può fare che bene. Allena la forza di volontà, disintossica e fa riposare lo stomaco. I nutrizionisti sollevano un sacco di scuse evidentemente perchè sono dei crapuloni.




Sono stato più veloce del previsto, Davide, faccio persino in tempo a rispondere alla tua domanda sui bassi istinti. In un altro messaggio, però, altrimenti non ci capisco più niente...


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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 04/10/2007 :  21:45:51  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citato da Marco
Citazione:
L’attaccamento più forte e, sicuramente, quello da cui è più difficile distaccarsi è proprio, secondo me, quello a cui accenni tu: il desiderio sessuale.


Penso che il desiderio ultimo da sconfiggere non è l'attaccamento al sesso ma bensi' L'Egotismo, il principio dell'ego, Ahankara (io faccio) è la causa prima del dualismo, la separzione apparente dell'uomo dal suo Creatore. Ahankara porta gli esseri umani sotto il dominio di maya per cui il soggetto (l'ego) falsamente appare come oggetto; le creature si immaginano creatori. Allontanando la coscienza dell'ego, l'uomo si ridesta alla propria identità Divina, alla sua unità con la sola vita: DIO.

Tratto dal testo: "l'Eterna Ricerca dell'Uomo" di Paramahansa Yogananda.
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mccoy

Messaggi 30

Spedito - 04/10/2007 :  21:58:14  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Sinceramente penso (probabilmente con presunzione) di aver maturato una condizione tale per cui ho quasi realizzato il totale distacco dalle cose terrene.


Complimenti. Ci hai messo molto tempo?

Citazione:
Tale condizione, come ho detto, non è perfetta, in quanto ancora non riesco a distaccarmi dalla sfera sentimentale, intesa come desiderio sessuale e profondo sentimento di incompletezza, colmabile con l’amore dell’”altra metà”.
Vi ringrazio


Sei sposato o fidanzato, o sei solo afflitto da quel fastidioso senso di incompletezza? A volte penso con nostalgia all'incompletezza che provavo io quando ero un single e per di più brahamachari. Adesso, da sposato, la vita è fin troppo completa, tanto che si riesce a malapena ad avere il tempo per meditare.

Sono d'accordo con quello che ha detto Marco, però dovresti essere più specifico sul punto. Intuisco che sei fidanzato e sei indeciso se mollare o continuare? Per favore dammi una conferma se la mia intuizione è semi-sviluppata, totalmente sviluppata o se è del tutto fasulla (quest'ultimo caso il più probabile).
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 04/10/2007 :  21:58:54  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Cadaveri vegetali e animali: prima di tutto la frutta, e alcuni vegetali come pomodori, peperoni, zucchine, non sono cadaveri, ma frutti, per cui non si uccide la pianta cogliendoli, anzi le si fa un favore perchè si propagano i semi. Alcune insalate se taglaite ricrescono. La carota mi sembra venga uccisa, ma, se Yogananda le consigliava, evidentemente coem esseri umani siamo autorizzati a compiere questo delitto. non possiamo paragonare l'uccisione di una carota a quella di un animale superiore quale un cane, gatto, cavallo o maiale. Detto ciò, devo confessare che una volta, mangiando germogli di mais, mi sembrò di mangiare bambini. Ho smesso di far crescere i germogli.


Concordo.... ovviamente lo stato di coscienza di una carota non può essere minimamente paragonato allo stato di coscienza di un animale.
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Marco

Italy
Messaggi 56

Spedito - 05/10/2007 :  08:55:33  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
E' vero Mukunda:lo stato di coscienza di una carota non può essere minimamente paragonato allo stato di coscienza di un animale.
Infatti sorrido quando sento dire, da chi mangia carne, che uccidere una foglia di insalata equivale ad uccidere un animale.
Inolte, sorrido allorchè vedo esseri umani che amano, quasi come propri figli, i propri cani o i propri gattini; a volte anche intraprendendo battaglie a favore dei diritti di questi animali; e poi si mettono nel piatto carcasse di altri tipi di animali: mucche,maiali,conigli,cavalli,polli ecc. Non è un controsenso?
Allora domando: se c'è, secondo queste persone, una differenza tra un tipo di animale e un altro; allora a maggior ragione dovrebbe esservi differenza tra un vegetale e un animale! non trovate?
Eppure, amano e proteggono i propri animalucci domestici, quasi umanizzandoli (forse a torto); ma si nutrono allegramente di altri tipi di animali.
Il regno animale è più vicino all'essere unano di quanto non lo sia quello vegetale; per questo bisognerebbe non mangiar carne.
Altro motivo per non nutrirsi di carne è il seguente: l'animale poichè ha emozione, sensazione, pensiero, coscienza, al momento di morire prova paura, rabbia e tutta una serie di sensazioni e sentimenti negativi che permangono, non solo a livello sottile, ma anche in termini di sostanze rilasciate nel corpo.
Il tutto va a condire quello poi sarà che è il piatto finale, dall'aspetto tanto invitante e succulento (per i carnivori).
Inoltre, non possiamo negare che ogni alimento ci influenza sia mentalmente, sia fisicamente. La carne non è sicuramente un alimento che favorisce lo sviluppo spirituale.
Questo non vuol dire che una persona che ne sente la necessità e, al contempo, vuole intraprendere un percorso evolutivo, come ad esempio il Kriya Yoga, debba necessariamente astenersene del tutto.
Certo sarebbe infinitamente meglio.
Ma molto spesso le resistenze che pone la mente alla rinuncia della carne si manifestano sotto questa forma: "Se non mangio la carne non avrò proteine a sufficienza e quindi sarò più debole"
Niente di più errato! Innanzitutto perchè la carne non è l'unica fonte proteica (vi sono i legumi, il latte, i formaggi, le noci, i cereali integrali combinati ai legumi ecc); poi perchè la forza e l'energia non derivano esclusivamente delle proteine. Noi abbiamo bisogno di una quantità nettamente inferiore di proteine, di quanto ne assumiamo normalmente!
Altra assai frequente affermazione: "Ma Gesù non ha detto che non bisogna mangiare carne".
Ma, scusate; se per aver detto: "ama il tuo prossimo come te stesso"
lo hanno crocifisso, che avrebbero fatto se avesse detto anche:"non mangiate carne?"
A quell'epoca il problema era l'uccisione di altri esseri umani!
Di conseguenza, il problema dell'uccisione animale era secondario.

Per raggiungere le più alte vette nell'evoluzione spirituale bisogna rinunziare all'attività sessuale.
Ma se ciò non è vissuto con consapevolezza e serenità; se tale rinuncia è troppo difficile o sofferta, è meglio sposarsi; ma vale sempre il discorso della moderazione(mia opinione personale). Certo, non si avrà la medesima forza spirituale di una persona che ha fatto voto di brahmachary, come i monaci SRF.
Mccoy tu dici:"A volte penso con nostalgia all'incompletezza che provavo io quando ero un single e per di più brahamachari. Adesso, da sposato, la vita è fin troppo completa, tanto che si riesce a malapena ad avere il tempo per meditare".
Hai espresso una verità che è molto spesso un dato di fatto, purtroppo; e sicuramente, già da sola, illuminante come risposta a Davide.
Grazie



Modificato da - Marco on 05/10/2007 14:23:39
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Franco_An

Messaggi 506

Spedito - 05/10/2007 :  10:18:38  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
E' ovvio che carpire una carota non equivale a sgozzare un agnello!

Volevo focalizzare sul fatto che ci sono diversi tipi di vegetariani, quelli che lo sono e basta e fanno la loro vita tranquilla, e quelli che lo sono in modo estremo ed esibizionista che arrivano a non mangiare (ad esempio) l'uovo non fecondato ma che provano profondo disprezzo per chi non è vegetariano, chiamandolo con vari epiteti.

Ho frequentato e frequento diverse persone che sono vegetariane, vegane, macrobiotiche e quant'altro, ho sentito con le mie orecchie il disprezzo che hanno per altre persone "mangiacadaveri" e ho visto con i miei occhi, magari uscendo con amici al ristorante, questi talebani del vegetarianesimo che, senza essere infastiditi o punzecchiati da nessuno, hanno iniziato a sfottere e chiamare "mangiacadavere" chi magari aveva preso una pizza col salame piccante.

Allora mi chiedo: a che serve la "non violenza" del vegetarianesimo quando poi non si riesce ad avere amore e rispetto per chi non fa le nostre stesse scelte?

Essere vegetariani convinti non è sinonimo di santità e saggezza. Ci sono stati grandissimi personaggi e santi che non lo erano, e ci sono stati vegetariani convinti che hanno fatto dei genocidi, per esempio un certo Adolf Hitler. Quindi per favore asteniamoci dal giudicare le persone da quel che mangiano.

Bisogna stare attenti a non andare alla deriva, ho visto persone (negli anni) andare sempre più verso un estremismo alimentare-ideologico fino a vederle passare il 50% del tempo a documentarsi sull'alimentazione e l'altro 50% presso studi di omeopati, erboristi e terapisti vari per compensare i problemi di salute, derivanti da una dieta vegetariana estremamente stretta e ridotta. E poi allontanare diversi parenti ed amici perchè, in quanto "mangiacadaveri" erano persone da non frequentare.

Queste stesse persone rimangono alquanto interdette quando magari gli si fa notare la storia raccontata da Ashure su Yogananda, quasi una bestemmia!
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mccoy

Messaggi 30

Spedito - 05/10/2007 :  16:00:36  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Vi tranquillizzo, non sono estremista, anzi, mi metto anch'io a ridere quando mi dicono che mi hanno preparato il "prato" invece della tavola. Ho conosciuto dei vegetariani del tipo citato da Franco_An e quel tipo di esagerazione è in effetti fastidioso, per fortuna vige la democrazia ed ognuno mangia quello che vuole (assumendosene le conseguenze karmiche, ovviamente).
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Franco_An

Messaggi 506

Spedito - 05/10/2007 :  17:21:02  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da mccoy

per fortuna vige la democrazia ed ognuno mangia quello che vuole (assumendosene le conseguenze karmiche, ovviamente).



Solo una piccola divagazione, che potrebbe aprire un interessante dibattito: molti anni fa lessi in un libro di teosofia che mangiare carne non comporta un debito karmico, ma al massimo un rallentamento della progressione spirituale, in quanto la razza umana è stata per decine di millenni il nutrimento della razza animale.
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mccoy

Messaggi 30

Spedito - 05/10/2007 :  18:56:12  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Questa teoria non manca di logica.

Non saprei però se, alla luce degli insegnamenti di PY, possiamo darla totalmetne per vera.

Direi comunque che sicuramente gli inconvenienti nei riguardi della salute, almeno per alcuni, e soprattutto per le carni peggiori (maiale, manzo, insaccati) ci sono e possono essere seri.
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Marco

Italy
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Spedito - 06/10/2007 :  18:41:37  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Chi sa se il debito karmico derivante dalla sofferenza inflitta agli animali non si espleti tramite le malattie, che in maniera scientificamente comprovata, il consumo di carne procura all'uomo.
Diamo un occhiata a quese cose (tra le migliaia che si possono trovare, sugli effetti deleteri derivanti dal consumo di carne):

Uno studio durato dieci anni: le possibilità di un tumore sono un terzo più alte

ROMA - Pessime notizie per gli amanti di bistecca e prosciutto. Secondo uno studio europeo su alimentazione e cancro, infatti, c'è uno stretto legame tra la carne rossa e il tumore all'intestino.
E' questo il risultato di un'indagine dello 'European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition' su oltre 500mila cittadini europei. Una ricerca lunga dieci anni sulle nostre abitudini alimentari, che ha portato a conclusioni preoccupanti. Per chi mangia oltre due porzioni da 80 grammi di carne rossa al giorno, il rischio di tumore all'intestino è maggiore di un terzo rispetto a chi si concede meno di una porzione alla settimana.
Promossi il pollo e il merluzzo. Dall'inizio dell'indagine, pubblicata sul 'Journal of the National Cancer Institute', 1.330 persone si sono infatti ammalate di questo tumore. Una dieta povera di fibre, dicono gli studiosi, aumenta i pericoli per l'intestino.
'Da tempo si sospettava che alti consumi di carne rossa e insaccati aumentassero i pericoli per l'intestino - spiega Sheila Bingham, della 'MRC Dunn Human Nutrition Unit' di Cambridge - Ma oggi uno dei maggiori studi al mondo, il primo in Europa, mostra l'esistenza di una stretta relazione fra questi alimenti e il tumore'.
Cause incerte. Ci sono varie ipotesi sul legame fra carne rossa e tumore. Secondo l'esperta, è molto probabile che emoglobina e mioglobina, di cui è ricco questo alimento, causino un processo nell'intestino, che porta alla formazione di composti cancerogeni. Ma potrebbe anche essere colpa di sostanze dannose sprigionate dal processo di cottura. In questo caso, però, il pericolo dovrebbe coinvolgere anche gli amanti di pollo e tacchino.
Fonte: LaRepubblica (16/06/2005)

Tumori gastrici in aumento, accusati fumo e carne
A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
06/12/2004
L’incidenza di tumori dello stomaco e del pancreas è in crescita nella penisola: ogni anno in Italia sono colpite rispettivamente 8 mila e 17 mila persone, con un tasso di sopravvivenza a 5 anni che per il carcinoma gastrico oscilla intorno a 20 per cento e per il pancreas non supera il 5 per cento.
“I tumori gastrici rappresentano un grosso problema, in particolare in alcune zone del Centro Italia: Toscana, Umbria ed Emilia Romagna su tutte. In queste realtà, i tassi riportati dai Registri Tumori indicano un’incidenza seconda soltanto a quella del Giappone, dove si conta il maggior numero di vittime al mondo: 91,6 malati ogni 100 mila abitanti e 44 decessi, sempre ogni 100 mila”, afferma Francesco Di Costanzo, direttore dell’Oncologia del Careggi di Firenze, in occasione della IX Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), che si è svolta a Firenze.
“Per quanto riguarda gli uomini”, prosegue Di Costanzo, “il Registro di Firenze riporta 58,7 nuovi pazienti ogni 100 mila abitanti, quello di Parma 57,2/100 mila e quello di Forlì-Ravenna 53/100 mila. Per avere un termine di paragone i dati più bassi si riscontrano nei Registri di Latina con 25,8 e Ragusa con 24,1. Nelle donne, il dato oscilla fra il 40,3 del Registro dell’Emilia Romagna e il 15,5 di Latina”. Secondo gli esperti all’origine di questa situazione ci potrebbero essere cause genetiche ed alimentari, in particolare legate al consumo di carni cotte alla brace, che invece dovrebbero essere assunte insieme a vegetali come il cavolfiore o le carote, che hanno funzioni protettive.
Tra le cause della mortalità per cancro il regime alimentare è al primo posto con il 35% di incidenza, superiore quindi anche al tabacco (Causes of Cancer - Doll, Peto).
Numerosi studi hanno evidenziato la stretta relazione esistente tra dieta a forte contenuto di grassi saturi di tipo animale e cancro all’intestino e al retto, inoltre ricerche dimostrano come i tumori del colon, del seno, della prostata, dell’utero e tanti altri abbiano minor incidenza nei vegetariani e come vi sia, in essi, una totale assenza di forme cancerogene all’apparato digerente. Anche il professor Umberto Veronesi, il direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia e per molti anni alla guida dell’Istituto dei tumori di Milano è vegetariano. I vegetariani, inoltre, risultano essere soggetti all’ 80% in meno di malattie dei mangiatori di carne. La rivista “Preventive Medicine” nel nov. 1995 ha reso noto dati ufficiali attestanti che agli stati patologici provocati dalla carne si doveva attribuire negli USA una spesa sanitaria di ben 60 miliardi di dollari.
La cardiopatia coronarica è responsabile in Italia di 80.000 morti l’anno.
Una dieta vegetariana può prevenire il 97% delle nostre occlusioni coronariche (“The journal of the American Medical Asociation”).
Statistiche mediche hanno constatato come diabete, trombosi, osteoporosi, artrite, malattie renali, obesità e ipertensione siano strettamente legate al consumo di carne.
Si può interrompere la carne-dipendenza in maniera graduale o anche immediatamente: il business dell’industria carnea, che ne incoraggia il consumo e che maschera la crudeltà degli allevamenti intensivi, ha per anni diffuso menzogne colossali sull’indispensabilità della carne e sui suoi supposti benefici.
Un esempio fra tutti, nel 1996 la Plasmon in una pubblicità sulla cosiddetta Oasi Ecologica riportava: “ Perché per lui la carne è così importante? ….è importante anche perché la carne è un alimento indispensabile per un organismo in crescita come quello di un bambino”; un mese dopo l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria ha chiesto l’emendamento della pubblicità in oggetto, in quanto la qualificazione d’indispensabilità attribuita alla carne era impropria.
Quasi un milione di persone in Italia sono la prova quotidiana che l’alimentazione vegetariana o ancor meglio vegana (senza uova, latte e altri derivati animali) sia una realtà indiscutibile, per i bambini così come per gli adulti.
http://www.societavegetariana.org

Cari amici, insomma mi sembra inutile filosofeggiare su ipotesi o supposizioni, questa è la realtà scientificamente provata.
Che poi vogliamo girarci attorno, divagare e non pernsarci, è un altro conto.

Un saluto a tutti.


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mccoy

Messaggi 30

Spedito - 07/10/2007 :  04:09:54  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
il business dell’industria carnea, che ne incoraggia il consumo e che maschera la crudeltà degli allevamenti intensivi, ha per anni diffuso menzogne colossali sull’indispensabilità della carne e sui suoi supposti benefici.

Verissimo. L'ignoranza regna suprema. Mi meraviglio come molti individui, anche istruiti, si lascino influenzare dalla pubblicità, per lo più a pagamento. Forse perchè gli fa comodo.

Ricordate la pubblicità sulle riviste: "Lo zucchero fa bene al cervello...".

Ebbene, quante volte spiegando ad altre persone che io faccio solo uso di miele perchè lo zucchero è tossico, mi hanno risposto:" Ma lo zucchero è scritto che fa bene al cervello".

A loro evidentemente non ha fatto bene, dato che il loro cervello non aveva recepito che la frase proveniva da pubblicità sponsorizzata dagli zuccherifici.

Ripeto, anche i medici fanno mostra di colossale ignoranza, e molti tuttora non vogliono ammettere, nonostante Veronesi e Co., che le proteine della carne sono tutt'altro che necessarie e, quando cotte, potenzialmente cancerogene.

Modificato da - mccoy on 07/10/2007 04:10:25
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Franco_An

Messaggi 506

Spedito - 08/10/2007 :  10:55:50  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Marco, capisco ed appoggio la tua "guerra" contro la carne rossa, ma la realtà non è bianca o nera, i non-vegetariani non sono tutti sgozzatori di agnelli, che si strafogano di bistecche al sangue, salsicce grondandi di grasso, ecc, ma esiste anche una cosa che si chiama moderazione e buon senso, altrimenti come spieghi il fatto che Yogananda stesso consiglia ad alcuni suoi discepoli di mangiare pesce o pollo alcune volte a settimana?

Per esempio conosco diversi vegetariani stretti che usano prendere perline di omega3 (che sarebbe olio di pesce) e integratori vari, o altri che non mangiano mai carne animale ma due volte a settimana si fanno un bel trancio fresco di salmone alla griglia col limone e un filo d'olio d'oliva.

Il tuo discorso è in generale giusto ma non rappresenta la regola, e purtroppo ne ho avuto un esempio proprio sotto agli occhi, conosco un ragazzo che è addirittura proprietario di un negozio biologico/erboristeria, insegna hatha yoga ed è stato vegetariano per lungo tempo, poi purtroppo si è ammalato di tumore, per fortuna è guarito, ma da allora mangia carne bianca 2 volte a settimana, come medicina per equilibrare certe cose, altrimenti dovrebbe prendere dei medicinali pieni di sostanze chimiche sintetiche.

Chi lo dice che proprio una dieta vegetariana troppo stretta o squilibrata non può creare lo stesso un problema serio di salute?

Insomma ci vuole sempre il buon senso della giusta via di mezzo.


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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 08/10/2007 :  14:42:58  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Chi lo dice che proprio una dieta vegetariana troppo stretta o squilibrata non può creare lo stesso un problema serio di salute?



viceversa, una dieta vegetariana equilibrata generalmente mantiene in salute il corpo fisico purificandolo da scorie tossiche.
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mccoy

Messaggi 30

Spedito - 09/10/2007 :  02:35:22  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
altrimenti come spieghi il fatto che Yogananda stesso consiglia ad alcuni suoi discepoli di mangiare pesce o pollo alcune volte a settimana?


Franco,
detto così mi sembra che si stravolgano leggermente i fatti.

A me risulta quanto segue:

-Yogananda consigliava in genere una dieta vegetariana equilibrata, ossia con la giusta quantità di nutrienti. Sconsigliava in genere carne e soprattutto la carne di maiale e quella di manzo, consigliando, solo per chi non poteva farne a meno, carni bianche, pollo agnello, pesce ecc, per una o 2 votle la settimana (quindi raramente)e assieme a insalata o verdure.

-Sri Yukteswar anche consigliava, come espone nella "sacra scienza", una dieta vegetariana

-A volte, come con il dott. Lewis, Yogananda ha notato che la repentina astinenza dalla carne ha provocato reazioni avverse da parte dell'organismo. Solo in questo caso ha consigliato di riprendere un pò di carne (ma davvero poca).

-L'esempio della signora con il panino al prosciutto credo sia molto specifico. Da quanto ho capito la signora era spiritualmente boriosa e le ci voleva une lezione.

-Per chi ama la carne e non sa rinunciare, nessuan tragedia. Basta minimizzare il problema, coem ben sai, mangiando pesce, pollo, tacchino, coniglio, preferibilmente organici o di ottima qualità. Meno se ne mangia meglio è. Una buona notizia per i carnivori italiani è ceh in Euroap è vietato l'utilizzo di steoridi, ceh possono essere presenti nelle carni di importazione (argentine, per esempio). Neanceh se fossi poi il più carnivoro degli esseri umani mangerei mai i polli provenienti dalla Cina.

-Mi sembra del tutto ovvio asserire che l'alimentazione vegetariana non può escludere lo sviluppo di tumori, se questo è il karma dell'individuo. Altrimenti avremmo debellato uno degli attuali peggiori mali dell'umanità. Tuttavia, le evidenze appaiono suggerire una diminuita probabilità di tumore per i vegetariani, soprattutto tumore a carico del sistema digestivo. Inoltre, l'evidenza suggerisce una migliore efficienza cardio-vascolare.

In conclusione sono del tutto d'accordo che è meglio mangiare un poco di carne che mangiare troppo senza carne, o troppo poco, o essere iracondi o avere altri difetti di comportamento.

Però, e qui mi unisco a mukunda, chi riesce ad ottimizzare la propria dieta con cibi sattvici prevalentemente ne trae grandi benefici dal punto di vista della meditazione e della salute.

In conclusione, chi è ancora un pò carnivoro non dovrebbe certo farsi venire complessi di inferiorità.

E chi è vegetariano da tanti anni (come il modesto sottoscritto) non dovrebbe farsi venire complessi di superiorità verso i fratelli carnivori, totalmente ignavi e incapaci di cessare l'obbrobrio di ingozzarsi di luridissimi cadaveri e di conseguenza di insozzarsi la mente e lo spirito perpretando una tale ignominia spirituale...

ah ah ah, scherzo scusate ma a volte non resisto!! vi assicuro che sto sghignazzando davani allo schermo (spero che mia moglie non mi senta, già mi considera matto, domattina spero di non svegliarmi in una camicia di forza!)
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Marco

Italy
Messaggi 56

Spedito - 12/10/2007 :  12:34:43  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Caro Franco, la cosa più bella dell'esistenza è la possibilità di avere il libero arbitrio.Ognuno è libero di fare, sempre, comunque,come crede.E' davvero interessante questa cosa.
E' ovvio che ogni decisione ti porta da qualche parte.
Mi meraviglio che tu creda che io faccia la "guerra" alla carne; non è così.
Io faccio guerra solo all'ingoranza su certe cose (è diverso); non ho alcun interesse personale a convertire il mondo al vegetarianesimo; altrimenti i macellai perderebbero il loro lavoro; il che mi dispiacerebbe davvero molto.
Mi meraviglio che uno spiritualista non concordi con il fatto che la carne ha effetti deleteri sul corpo, sulla mente e sull'anima.
E sul fatto che, con tutte le forze, dovrebbe cercare di astenersene.
Se leggi la Bhagavad Gita Krishna cataloga gli alimenti in Sattvici, Rajasici e Tamasici; a seconda dell'influsso che gli alimenti hanno, soprattutto, sulla salute del corpo.
La carne è Tamasica; ciò vuol dire che è nociva al corpo, alla mente e all'anima.
Ripeto: non ho interesse a convertire nessuno al vegetarianesimo.
Per quanto riguarda Yogananda, io conosco un episodio molto esplicativo.
Un giorno due o tre discepoli, erano in viaggio in macchina. Ad un certo punto ebbero fame, ed era notte fonda; e l'unica cosa che trovarono fu un posto dove avevano solo carne. I discepoli, vista la fame, optarono per la carne, che mangiarono tranquillamente.
Una volta tornati all'Ashram Yogananda (che già sapeva e aveva capito) disse: "la prossima volta che state morendo di fame e avete a disposizione solo carne; non mangiate affatto, piuttosto che consumare carne!"
E' ovvio che se uno si trova nel deserto per 20 giorni, piuttosto che morire, meglio che mangi carne.
Oppure in casi di malattia, in cui sia "necessaria" la carne (caso che io non conosco, tuttavia).
Qui non siamo fondamentalisti dell'alimentazione vegetariana!
Certo che non si può mangiare senza un criterio; mi riferisco,ora, a quei vegetariani estremisti che escludono alimenti importantissimi. Ad esempio vi sono alcuni vegetariani che mangiano solo frutta!
E' ovvio che questo è un eccesso, e fa male.
Ma se un vegetariano, in linea generale, mangia un pò di tutto, non avrà mai problemi ed avrà una salute migliore di quella di un carnivoro.
Inoltre,tuttavia, ricordiamo che una persona sotto l'influsso di Tamas, difficilmente capirebbe l'importanza di escludere la carne; perchè, naturalmente, sarà portato a consumare alimenti di quel tipo.
Ma se capisce l'importanza di una alimentazione Sattvica, può gradualmente rinunciare agli alimenti Tamasici e, così, mutare anche il proprio essere in Sattva.
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 12/10/2007 :  17:41:01  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Ad esempio vi sono alcuni vegetariani che mangiano solo frutta!
E' ovvio che questo è un eccesso, e fa male.


Fa male poichè l'uomo ha perso l'abitudine di mangiare frutta; di fatti la scienza afferma che l'uomo può essere considerato nella categoria dei fruggiferi.
Citazione:
Inoltre,tuttavia, ricordiamo che una persona sotto l'influsso di Tamas, difficilmente capirebbe l'importanza di escludere la carne; perchè, naturalmente, sarà portato a consumare alimenti di quel tipo.
Ma se capisce l'importanza di una alimentazione Sattvica, può gradualmente rinunciare agli alimenti Tamasici e, così, mutare anche il proprio essere in Sattva.


Io penso che le persone tamasiche non possono capire, esse si trovano con uno stato di coscienza basso, solo uno autosforzo evolutivo può farle cambiare, ma è molto difficile, sarebbe come dire a una tigre di mangiare frutta. Nel caso inverso (satvico) la frequenza mentale di costui è per via evolutiva molto alta, tuttavia un satvioco può decidere di mangiare carne comportandosi come un tamasico, ma tendenzialmente il suo stato di coscienza lo porterà a ragionare come satvico.

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mccoy

Messaggi 30

Spedito - 14/10/2007 :  23:25:55  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Ad esempio vi sono alcuni vegetariani che mangiano solo frutta!


Marco, se ne conosci sarei curioso di parlarci.

Io ci ho provato e sono dimagrito orridamente (lo stomaco dopo un pò si era stufato e si saziava con una mela) diventando anche anemico.

Non so davvero se esistono dei fruttariani da lunga data (la maggior parte si estingue).

Comunque credo che, in climi tropicali, senza eseguire lavori pesanti, dormendo bene e con una varietà di frutti compreso banane e avocado, con lo stomaco che non va in sciopero e che mantiene la fame (mangiando ad esempio 10 banane in un pasto, 4-5 avocados al giorno), allora si può riuscire a vivere.

Se invece si includono noci, mandorle ecc., va meglio, a patto che si riesca a mantenere la fame. Difficile, almeno secondo il mio quasi fatale esperimento.

Comunque, nel corso delle mie eterogenee letture, mi sono imbattuto in 2 esempi secondo i quali nutrirsi di sola frutta, per periodi moderatamente prolungati e con intenso sforzo fisico era possibile:

1) Sir Baden Powell of Gilwel (il fondatore dello scoutismo) cita il caso, credo durante la guerra tra inglesi e boeri in Sudafrica, di una marcia di svariati giorni nella foresta dove si trovava solo frutta. Lo stesso BP ammette che è possibile nutrirsi di sola frutta (cosa che non credeva possibile prima). Ovviamente non per periodi molto prolungati.

2) I conquistadores, durante le marce nella "selva" latinoamericana, si nutrivano prevalentemente o esclusivamente di Zapotes (una specie di kaki, correggetemi se sbaglio). Per chi sta in forma e ripeto, per periodi prolungati, uan dieta fruttariana fa sicuramente bene. Purtroppo non credo che possa essere prolungata per mesi e mesi.

Altro particolare interessante che non tutti conoscono: i possenti legionari di Cesare erano in prevalenza vegetariani (ricordiamo che erano contadini di estrazione). Preferivano di gran lunga il pane di farro con verdure piuttosto che la carne tanto che, quando durante la campagna di Gallia, una carenza di vettovaglie li costrinse a mangiare cacciagione, si lamentarono tutti (come racconta lo stesso Cesare nel De bello gallico, però non so l'esatto paragrafo).
Durante l'assedio in Grecia dei legionari di Cesare da parte di Pompeo, i legionari si preparavano un pane particolare a base di verdure selvatiche, che faceva ridere i soldati di Pompeo ma fece resistere all'assedio i legionari che alla fine riuscirono a rompere l'accerchiamento.

Modificato da - mccoy on 14/10/2007 23:26:23
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AsHuRe

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Spedito - 20/10/2007 :  09:03:13  Mostra profilo  Visita l'homepage di AsHuRe  Clicca per vedere AsHuRe's l'indirizzo Messanger MSN  Rispondi allegando il testo
Da "La Scienza Sacra" di Sri Yuketswarji:
Citazione:
Qual è il cibo naturale per l'uomo? Per poter
scegliere il nostro cibo naturale, innanzitutto
dobbiamo osservare la conformazione degli organi
preposti alla digestione e alla nutrizione
cioè i denti e il tubo digerente; l'istinto naturale
degli organi dei sensi che guida gli animali verso
il loro cibo e, infine, il nutrimento dei piccoli.
Osservazione dei denti. Dall'osservazione dei
denti rileviamo che negli animali carnivori gli incisivi
sono poco sviluppati, mentre i canini sono
notevolmente lunghi, lisci e appuntiti, per poter
afferrare la preda. Anche i molari sono appuntiti
ma le rispettive cuspidi non combaciano, bensì
si sfiorano lateralmente per separare le fibre della carne.
Negli erbivori gli incisivi sono estremamente
sviluppati, i canini ridotti (benché a volte, ad
esempio negli elefanti, si siano sviluppati tanto
da formare un'arma di difesa), i molari hanno la
superficie masticatoria larga e sono ricoperti di
smalto soltanto lateralmente.
Nei frugivori tutti i denti hanno più o meno la
stessa altezza; i canini sono leggermente prominenti,
conici e smussati (infatti non sono destinati
ad afferrare la preda, ma a esercitare una forza). I
molari hanno una superficie masticatoria larga e
le parti superiori protette dallo smalto per prevenire
l'usura causata dal movimento laterale, ma
non sono appuntiti come nel caso dei carnivori.
Negli onnivori, ad esempio gli orsi, gli incisivi
sono invece simili a quelli degli erbivori, i canini
a quelli dei carnivori e i molari sono larghi e
appuntiti perché servono a un duplice scopo.
Ora se osserviamo i denti dell'uomo rileviamo
che non somigliano a quelli dei carnivori, e
neppure a quelli degli erbivori o degli onnivori.
Sono invece simili in tutto e per tutto a quelli degli
animali frugivori. Se ne può quindi ragionevolmente
dedurre che l'uomo è un animale frugivoro,
cioè che si nutre di frutta (Per 'frutta' si intendono
tutte le parti del regno vegetale utili all'uomo.
La dieta a base di frutta cui si riferisce
lo Swami Sri Yukteswarji include verdure, cereali, noci,
nocciole, mandorle e così via).
Osservazione del tubo digerente. Dall'osservazione
del tubo digerente rileviamo che la
lunghezza degli intestini degli animali carnivori
supera da 3 a 5 volte quella del corpo, misurata
dalla bocca all'ano, e che il loro stomaco è quasi
sferico. Negli erbivori la lunghezza degli intestini
supera da 20 a 28 volte quella del corpo,
mentre il loro stomaco è più ampio e di struttura
complessa. Invece, la lunghezza degli intestini
degli animali frugivori supera da 10 a 12
volte quella del corpo e il loro stomaco è poco
più grande di quello dei carnivori e prosegue
nel duodeno che svolge la funzione di un secondo stomaco.
Questa è esattamente la conformazione che
troviamo negli esseri umani, sebbene l'anatomia
dica che nell'uomo la lunghezza degli intestini
superi da 3 a 5 volte quella del corpo,
commettendo l'errore di misurarlo dalla testa ai piedi,
invece che dalla bocca all'ano. Da ciò possiamo
nuovamente dedurre che l'uomo è, con ogni
probabilità, un animale frugivoro.
Osservazione degli organi dei sensi. Osservando
l'istinto naturale degli organi dei sensi (gli indicatori
delle sostanze commestibili), che guida
tutti gli animali verso il cibo loro congeniale,
vediamo che non appena il carnivoro scorge la
preda ne è così felice che gli 'brillano gli occhi';
l'afferra coraggiosamente e ne lecca il sangue
con avidità. Al contrario l'erbivoro si rifiuta però
di toccare il proprio alimento naturale se è
appena spruzzato di sangue. I suoi sensi dell'olfatto
e della vista lo guidano a scegliere come
proprio cibo erbe e altre piante, che assapora
con delizia. Per quanto riguarda gli animali frugivori
possiamo analogamente notare che i loro
sensi li guidano invariabilmente verso i frutti degli
alberi e dei campi.
Constatiamo, inoltre, che i sensi dell'olfatto,
dell'udito e della vista degli uomini, a qualsiasi
razza appartengano, non potrebbero mai indurli
a uccidere gli animali e che, al contrario, gli esseri
umani non possono sopportare nemmeno la
vista di simili massacri. Si è sempre raccomandato
di tenere i mattatoi lontano dalle città e spesso
vengono date severe disposizioni che obbligano
a trasportare le carni macellate in mezzi
opportunamente chiusi. Allora, può mai la carne
essere considerata il cibo naturale dell'uomo
quando gli occhi e il naso la respingono
decisamente, a meno che il suo sapore non sia trasformato
da spezie, sale e zucchero? D'altra parte,
quanto troviamo deliziosa la fragranza della frutta
la cui sola vista spesso ci fa venire l'acquolina
in bocca! Si deve inoltre rilevare che, anche allo
stato naturale, i cereali e i vegetali hanno un profumo
e un gusto gradevoli, benché leggeri. Ecco
che ancora una volta siamo portati a dedurre
che l'uomo era destinato a essere
un animale frugivoro ("E Dio disse:
Ecco, io vi ho dato ogni erba che
produce seme che è sulla faccia di tutta la terra,
ed ogni albero in cui è il frutto che produce seme:
sarà questo il vostro cibo". Genesi, l, 29.
Osservazione dell'alimentazione dei piccoli. Se
osserviamo il tipo di nutrimento dei piccoli
rileviamo che il latte è senza dubbio l'alimento dei
neonati. Il seno materno non produce latte a
sufficienza se la madre non sceglie come alimentazione
naturale frutta, cereali e verdure.
La causa delle malattie. Deduciamo da queste
osservazioni, come unica conclusione ragionevole,
che la migliore alimentazione naturale per
l'uomo è costituita da vari tipi di cereali, frutta,
radici commestibili, e che includa come bevande
il latte e l'acqua pura esposta direttamente all'aria
e al sole. Questi alimenti, essendo congeniali
all'organismo quando sono assunti secondo
la funzionalità dell'apparato digerente, vengono
sempre assimilati facilmente se ben masticati e
mescolati alla saliva.
Altri cibi non sono congeniali all'uomo e non
essendo adatti all'organismo gli sono pertanto
estranei; una volta ingeriti non vengono correttamente
assimilati. Entrando in circolazione nel
sangue si accumulano sia nell'organo escretore sia
in altri organi non adatti a riceverli. Se non riescono
a trovare una via di uscita si depositano, a causa
della legge di gravità, negli interstizi dei tessuti;
fermentando producono malattie mentali e fisiche
e conducono, infine, a una morte prematura.
Lo sviluppo del bambino. Gli esperimenti provano
che la dieta naturale e non irritante del
vegetariano è, quasi senza eccezioni, estremamente
adatta alla crescita fisica e mentale del bambino,
e ne favorisce in modo appropriato lo sviluppo
della mente, dell'intelligenza, della volontà, del
carattere, delle principali facoltà e dell'indole in
generale.
Il modo naturale di vivere calma le passioni.
Quando per reprimere l'istinto sessuale si ricorre
a mezzi estremi - quali ad esempio il digiuno
eccessivo, la flagellazione, la clausura - raramente
si raggiunge l'effetto desiderato. Invece è
stato provato che l'uomo può facilmente superare
quelle passioni, le grandi avversarie della moralità,
conducendo una vita naturale e seguendo
una dieta non irritante, come è stato detto in
precedenza; in questo modo si consegue quella
calma mentale che ogni psicologo riconosce come
lo stato più congeniale all'attività della mente,
e che conduce a una chiara comprensione e a
un imparziale modo di pensare.


Modificato da - AsHuRe on 20/10/2007 11:56:31
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lotusflower

Messaggi 171

Spedito - 09/08/2008 :  17:24:24  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Ciao a tutti!
Riapro questa discussione in quanto quello sull'alimentazione è un discorso che mi sta molto a cuore ultimamente...
Ho 31 anni e da circa un anno pratico yoga, inteso come disciplina fisica e come "sentiero spirituale". Lo yoga ha dato una svolta alla mia vita, gettando nuova luce su quello che ero o credevo di essere....un anno non è molto, ma il mio desiderio di liberazione ed evoluzione era talmente forte che in questo tempo ho studiato tanto, ho praticato tanto e anche se da sola sono riuscita in qualche modo a progredire anche se la strada è ancora lunga...
nel mio cammino, come credo chiunque intraprenda questo sentiero verso l'auto-realizzazione non potevo non fare l'incontro con Yoganandaji e non potevo non restarne abbagliata...ma anche qui, sono solo all'inizio di una conoscenza che mi inonda di fervore spirituale.

Tornando al discorso alimentazione...premetto che sono sposata e ho due bambine piccole e che sono sempre stata una carnivora...come da buona tradizione italiana!!!
lo sono stata fino a che non ho sentito (in realtà molto presto) che qualcosa doveva cambiare...ho sentito che c'era una sorta di richiamo interiore naturale verso un'evoluzione che abbracciasse anche la sfera della nutrizione. così ho deciso di smettere di mangiare carne e pesce, prima ancora di sapere cosa sono i cibi tamasici e così via...è stata pura intuizione, un richiamo divino oserei dire.... devo dire con gioia che non mi è costata la minima fatica!! questo è per me la conferma che davvero è quello di cui il mio corpo e la mia anima avevano bisogno...ora non mangio carne e pesce da tre mesi, e non sento la minima nostalgia o attrazione..anzi mi sento leggera e sattvica come mai prima d'ora!

Il problema però era un altro...come si fa a fare una scelta del genere quando si fa parte di una famiglia? sinceramente ho deciso di fare questa scelta senza influenzare gli altri membri della mia famiglia...all'inizio ho avuto una forte opposizione da parte di mio marito che portava tutta una serie di argomentazini sulla pericolosità sulla salute di una dieta vegetariana e sul rischio di diventare dei fanatici estremisti....devo dire che sono contenta del distacco e del controllo con cui sono riuscita a gestire la situazione e ora anche lui ha smesso un pò di combattermi, anche se mi guarda con diffidenza... :). anche quando eravamo a casa di parenti e amici , non ho mai dichiarato niente a nessuno, mi sono limitata a dire "no grazie" quando mi veniva offerta della carne!
tuttavia devo dire che è difficile per me...perchè pur non mangiando carne e essendone assolutamente felice, mi vedo costretta a cucinarla e preparala per mio marito e le mie figlie (anche se devo dire che abbiamo sempre mangiato molta frutta e verdura e poca carne...). ho paura che quasto vada in qualche modo ad inficiare le mie conquiste spirituali...voi che ne dite?
d'atro canto, il Signore Krishna stesso esorta Arjuna a compiere il suo dovere terreno, anche se consta nell'uccidere degli esseri umani...purchè l'azione sia priva di qualsiasi attaccamento...e questo mi consola un pò...ma come si fa gestire una situazione del genere? non voglio che le mie scelte vadano a ricadere su altre persone che non le condividono, anche perchè non volgio che nessuna colpa venga attribuita ad una scelta di vita che è mia, intima e personale e a cui tengo molto....

grazie a tutti e scusate se mi sono dilungata.

Namastè.
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 10/08/2008 :  14:45:21  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Rispondendo al suo messaggio vorrei suggerirle di leggere questo testo IL SISTEMA DI GUARIGIONE DELLA DIETA SENZA MUCO di Arnold Ehret molto importante.
Il sito web dove reperirlo e dove può avere tantissime informazioni visionando il Forum è: www.arnoldehret.it
Reputo che i digiuni e la dieta di Ehret siano di estrema importanza per purificare definitivamente il sangue e l'intero corpo dai veleni e dalle tossine.
Il sistema si basa sulla dieta a base di frutta e verdure a foglia larga e di digiuni, alimenti naturali che non producono muco.

Il muco trattiene materiale che non viene digerito, residui di cibo tipo la carne ecc, il quale si decompone e con il tempo rilascia sostanze decomposte altamente tossiche nell'organismo

Con il tempo il corpo sara totalmente libero dal muco e dai veleni trattenuti, il sangue ripulito trasporterà ossigeno puro carico di prana.
La forza la resistenza la vitalità la lucidità mentale e la spiritualita acquisita di cui parla Alrnold Ehret devono essere sperimentate direttamente.
La dieta rispecchia cio che afferma il Guru a riguardo.
Jai Guru.

Modificato da - Mukunda on 10/08/2008 14:49:02
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lotusflower

Messaggi 171

Spedito - 10/08/2008 :  18:48:50  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
grazie mille per la segnalazione!
Sono sempre felice di avere qualche nuova lettura illuminante da fare! Tuttavia, il mio problema riguardava il problema della manipolazione della carne da parte di un vegetariano, il fatto di aver scelto di passare ad una dieta vegetariana pur dovendo continuare a "maneggiare", cucinare e preparare carne per altre persone (marito e figli).

Grazie ancora!
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