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Kali

Messaggi 214

Spedito - 17/02/2008 :  13:58:50  Mostra profilo
L'impulso sessuale è un elemento di attrazione molto forte creato dall'illusione di Dio ed indispensabile alla creazione stessa.
Meditazione a parte, cosa fate voi per trasmutare l'energia sessuale e farla salire nei tre centri superiori?

Davide

Italy
Messaggi 57

Spedito - 17/02/2008 :  20:17:17  Mostra profilo  Visita l'homepage di Davide
Ciao a tutti.
Ringrazio Kali per l'aiuto.
Rimanendo nella sfera della sessualità, vorrei porvi (a tutti coloro che leggeranno e che vorranno aiutarmi) una domanda che mi interessa intimamente: secondo voi, il modo migliore per poter affrontare la "vita ascetica" è qlla del monaco (colui che si isola dal quel mondo di illusione, che, però, non ha mai conosciuto né esplorato) oppure qlla di Siddharta (nel senso che l'unico modo di conoscere qualcosa e' qllo di viverla, per cui l'unico modo per poter rinunciare veramente al "mondo" sia quello di immergercisi prima e di sperimentarlo veramente e in prima persona. Come si puo' rinunciare a tutto se non si possiede niente?, come si puo' rinunciare a qualcosa che non si e' mai provato?) ?
Perdonatemi se la mia domanda si discosta da quella di Kali, e vi prego di dirmi se preferite che apra una discussione a parte.
Vi ringrazio anticipatamente.
Davide
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Davide

Italy
Messaggi 57

Spedito - 23/02/2008 :  12:47:12  Mostra profilo  Visita l'homepage di Davide
nessuno vuole esprimere la sua opinione?
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 23/02/2008 :  14:33:02  Mostra profilo
E' assodato che chi pratica con costanza le tecniche SRF tra cui il "Kriya Yoga" e fà un giusto uso della volontà dinamica, ha le armi per vincere anche questa forte attrazione (il sesso) nonostante viva in un mondo di attrazioni.

Modificato da - Mukunda on 24/02/2008 21:05:39
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Franco_An

Messaggi 506

Spedito - 23/02/2008 :  15:06:04  Mostra profilo
Citazione:
Originariamente inviato da Mukunda

E' assodato che chi pratica con costanza le tecniche tra cui il "Kriya Yoga" e fà un giusto uso della volontà dinamica, ha le armi per vincere anche questa forte attrazione (il sesso) nonostante viva in un mondo di attrazioni.




Mukunda, prima ho letto una frase che hai scritto, poi quando sono tornato (dopo una breve ricerca) ho visto che l'hai eliminata.

Volevo confermarti che quanto avevi scritto trova una corrispondenza negli scritti di Yogananda, ma purtroppo (come spesso mi capita) non mi ricordo in quale dei molti libri di Yogananda che ho l'ho letto.

Yogananda ha scritto che reprimere semplicemente l'impulso sessuale è dannoso, può creare dei disturbi a livello subconsio e mentale, ma ci sono delle tecniche per trasformarlo in espressione positiva. Una tecnica descritta è di inspirare ed espirare lentamente e profondamente, non appena si avverte l'impulso sessuale, visualizzando una corrente di energia che va dal coccige al chakra della gola. Attraverso questa tecnica si trasmuta l'energia sessuale in energia creativa ed espressiva.

Spero di ricordare bene, ma se qualcuno si ricorda il brano preciso è pregato di segnalarlo :)

Per Davide: la tua domanda è la classica "domanda da 1 milione di dollari" su cui hanno disquisito per secoli e su cui sono state fondate intere tradizioni spirituali. Non è semplice rispondere, non esiste una via migliore, penso che per ognuno sia diverso, e comunque una giusta via di mezzo, senza eccessi da una parte o dall'altra, sia la cosa migliore.

Saluti
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 23/02/2008 :  16:25:47  Mostra profilo
La frese a cui lei si riferisce era solo una mia ipotesi.

Modificato da - Mukunda on 23/02/2008 21:19:10
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Kali

Messaggi 214

Spedito - 24/02/2008 :  16:24:48  Mostra profilo
Citazione:
Originariamente inviato da Franco_An
Yogananda ha scritto che reprimere semplicemente l'impulso sessuale è dannoso, può creare dei disturbi a livello subconsio e mentale, ma ci sono delle tecniche per trasformarlo in espressione positiva. Una tecnica descritta è di inspirare ed espirare lentamente e profondamente, non appena si avverte l'impulso sessuale, visualizzando una corrente di energia che va dal coccige al chakra della gola. Attraverso questa tecnica si trasmuta l'energia sessuale in energia creativa ed espressiva.



mi potreste dire il libro di Yogananda che parla di questa tecnica?

se avete letto libri sull'argomento, potete dirmi quali, grazie x le risp
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 24/02/2008 :  21:04:12  Mostra profilo
Kali lei cerca libri.... ma ha totalmente ignorato quello che io ho scritto.

E' assodato che chi pratica con costanza le tecniche SRF tra cui il "Kriya Yoga" e fà un giusto uso della volontà dinamica, ha le armi per vincere anche questa forte attrazione (il sesso) nonostante viva in un mondo di attrazioni.

Modificato da - Mukunda on 24/02/2008 21:05:15
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Kali

Messaggi 214

Spedito - 24/02/2008 :  21:40:55  Mostra profilo
è vero! ma nel mio primo post dico anche "meditazione a parte", so che il Krya Yoga è la chiave di tutto ma mi serve qualche nozione in più sull'argomento e capire certi meccanismi, ad ogni modo proverò con più costanza l'Hong so nella speranza possa far salire qlcs!!
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 24/02/2008 :  21:50:04  Mostra profilo
Se posso azzardare una mia ipotesi....
Pensiero personale:
"Nel momento" si potrebbe provare a concentrare l'attenzione nel centro cristico tra le sopracciglia cercando di convogliare l'energia verso l'alto. So che può sembrare assurdo ciò che dico ma se si riesce a visualizzare il prana che sale lungo la spina dorsale al cervello, in parte esso, non verra sprecato ma paradossalmente spiritualizzato.

Modificato da - Mukunda on 24/02/2008 22:16:01
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Kali

Messaggi 214

Spedito - 25/02/2008 :  15:31:11  Mostra profilo
non lo trovo assurdo il suo msg anzi molto interessante, grazie
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Kali

Messaggi 214

Spedito - 02/03/2008 :  01:08:35  Mostra profilo
cosa dice Yogananda a proposito del celibato? mi spiego meglio leggevo in rete che un'aspirante oltre alla fedeltà al Guru, all'autocontrollo, alla moderazione dovrebbe esere in grado di praticare assoluto celibato! cosa ne pensate
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Marco

Italy
Messaggi 56

Spedito - 02/03/2008 :  08:28:12  Mostra profilo
Carissimo Kali, è un dato di fatto accettato da tutte le tradizioni spirituali che la sessualità in genere andrebbe sublimata per far si che l’energia salga lungo la spina dorsale.
Il sesso è la grande illusione che ci separa da Dio.
Questo è un fatto inconfutabile.
Ma la parola DOVERE non mi sembra appropriata, in quanto non rende giustizia al fatto che non tutti sono capaci di una totale castità; Gesù disse: “non tutti sono capaci di questa cosa, ma solo coloro a cui è dato” ; e per questa cosa intende la vita in totale castità e senza matrimonio.
San Paolo diceva molto saggiamente: “Per me è bene che l’uomo se ne stia così come me ne sto io solo; ma se non si contiene è meglio che si sposi; perché è meglio sposarsi che ardere”
Yogananda, da quello che ho letto e so, consigliava una vita in totale castità; ma era consapevole che questa cosa non va bene per tutti; ma, sicuramente, tutti dovrebbero tendere a questa cosa, sia nel caso che siano sposati, sia nel caso che non lo siano.
Quindi non vi sono regole assolute e ferree che vadano bene a tutti!
Ma tutti dovrebbero avere la consapevolezza che la sessualità aumenta l’identificazione con il corpo e ci separa da Dio.
Le tecniche di Yogananda sono un ottimo aiuto per far si che l’energia sessuale venga sublimata.
In particolare il Kriya, ma anche le altre tecniche e, comunque la meditazione in genere.
Ma spesso l’illusione di Maya è talmente forte che si fa fatica comunque.
In tal caso la mia opinione è che l’energia sessuale può essere sublimata anche con mezzi apparentemente semplici (fermo restando il Kriya e la meditazione), come ad esempio l’arte o, a maggior ragione, la musica; e per musica intendo la musica classica o i mantra sacri, la preghiera.
La sublimazione non va fatta tramite la repressione forzata, ma tramite la sostituzione; cioè tramite la sostituzione di un piacere (quello sessuale) con degli altri piaceri (la meditazione, il suono, la preghiera).
Quindi la sublimazione non è mera repressione ma piuttosto una sostituzione; questa è una cosa fondamentale da capire!
Si ritiene generalmente che chi rinuncia perde qualche cosa; ma è un errore grossolano!
Chi rinuncia guadagna molto,molto di più!

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Kali

Messaggi 214

Spedito - 02/03/2008 :  13:18:59  Mostra profilo
Eh si, la tua risposta è una conferma a quello che pensavo e ho sempre pensato anche quando non avevo chiaro questo concetto ma, come dire, lo sentivo.
Amaramente questa è la verità, la pulsione sessuale c'è, oltre che per ovvie ragioni, perchè senza di questa l'illusione maya sarebbe molto più debole e tanti avrebbero trovato il modo di poterla vincere. ehehe troppo facile così!
Gesù diceva che non è data a tutti questa capacità, certo, tutti gli altri devono arrangiarsi e cavarsela in altri modi. In poche parole, farebbero meglio a lasciar perdere, a vivere secondo i dettami della natura e le migliori regole sociali, magari con la messa domenicale e la confessione settimanale dal prete della parrocchia cittadina.
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Marco

Italy
Messaggi 56

Spedito - 02/03/2008 :  17:40:48  Mostra profilo
Caro Kali, sicuramente è così: la via della totale rinuncia non è per tutti; ma non credere che poiché una persona ha delle pulsioni e dei desideri non sia adatta a tale strada; il percorso spirituale è sempre in salita! Se non fosse così, se fosse facile e comodo, non porterebbe in alto certamente.
Yogananda diceva che i santi sono dei peccatori che non si sono mai arresi.
Si, hai capito bene: dei peccatori che non si sono mai arresi alla tentazione; pur subendola. Questa la dice lunga sulla difficoltà di una persona che è su un percorso spirituale.

La vita è già una continua lotta; immaginiamoci che tipo di lotta deve essere per chi ha scelto la castità!
E’ impensabile una situazione umana in cui non vi siano tentazioni e non si ascilli in continuazione nel dubbio di cosa sia meglio o giusto fare; ma alla fine si sceglie quello che è meglio (o almeno si dovrebbe scegliere)

La devozione a Dio e al Guru è di primaria importanza per vincere questa lotta.
Da soli non si va da nessuna parte; questo è un punto fondamentale: non possiamo scalare la montagna da soli.
Come si coltiva la devozione al Guru?
Innanzitutto seguendo i suoi insegnamenti; nel caso specifico, un discepolo di Yogananda seguirà scrupolosamente le tecniche che lui ha dato.

In secondo luogo leggendo gli scritti del Guru, che non sono differenti da lui in termini di vibrazioni.

Infine, ma al primo posto per importanza, è di fondamentale importanza frequentare i centri di meditazione SRF; il cosiddetto Satsanga.

Caro Kali, senza questi presupposti non si arriva molto lontano.

Poi devo dire:
Tu citi la messa domenicale, mi sembra con un pochino di sufficienza: bè,ti dirò, oggi è un luogo comune che chi va a messa sia visto un po’ come un poverello che crede ad un culto superato, che non serve a niente.
La confessione: ma perché devo dire i fatti miei ad un prete che magari pecca anche più di me?
L’eucarestia: ma a che serve? Solo un povero illuso crede che li ci sia Gesù realmente; tanto io pratico la meditazione a che mi serve andare a messa?

La messa serve eccome!

Un abbraccio a tutti

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parmanand gri

Italy
Messaggi 305

Spedito - 03/03/2008 :  23:14:19  Mostra profilo
tuo messaggio:Ringrazio Kali per l'aiuto.
Rimanendo nella sfera della sessualità, vorrei porvi (a tutti coloro che leggeranno e che vorranno aiutarmi) una domanda che mi interessa intimamente: secondo voi, il modo migliore per poter affrontare la "vita ascetica" è qlla del monaco (colui che si isola dal quel mondo di illusione, che, però, non ha mai conosciuto né esplorato) oppure qlla di Siddharta (nel senso che l'unico modo di conoscere qualcosa e' qllo di viverla, per cui l'unico modo per poter rinunciare veramente al "mondo" sia quello di immergercisi prima e di sperimentarlo veramente e in prima persona.

mia risposta
Ognuno ha la sua esperienza ed a questa ci si deve riferire se si interroga quell'ognuno, ma di certo ci deve essere una verità assoluta, un comportamento unanime e razionale secondo una verità eguale per tutti, affrontare la via ascetica significa praticare costantemente e con priorità la spiritualità ovvero ciò che eleva il pensiero e la coscienza nelle superiori realtà, ciò conta prima di tutto, poi contano i posti , le scelte dei luoghi ove si va , i luoghi aperti con panorama con cieli azzurri aiutano, aiutano gli Ashram e l'India come abitudine, dimestichezza o confidenza con lo spirituale o il Divino , ma ciò che si deve capire é fondamentale ed é la realtà della Luce, la Luce va conosciuta e ciò implica un lavoro mentale, di pensiero concreto e non immaginario, questo é ciò che conta per l'essere umano prima di tutto , prima della scelta della via prima di tutto, occorre essre concreti e razionali con la realtà della Luce.

Dopo la Luce viene l'altra rfealtà di noi stessi: noi non siamo colui che sa , che pensa che é cosciente , ma siamo colui che sa di sapere, sa di pensare sa di essere cosciente,pensa alla Luce, é consapevole del suo pensiero alla Luce,, è consapevole di essere consapevole ; meditare bene su questa realtà provatela concretamente non solo come idea o illusione, ma concreta e scoprirete cosa comporta , nessuna parola umana può spiegare ciò, solo l'esperienza. Da questa espereinza derivano salute reale e per capire cosa ciò é in concreto non dovete che attendere le malattie, poi deriva la coscienza di unità, cioè amore vero concreto non immaginario amore che diviene noi stessi cioè non la nostra volontà, poi derivano altre cose che ora trovo difficile spiegare ma tutte una più bella dell'altra.
Federico

Tuo messaggio

Come si puo' rinunciare a tutto se non si possiede niente?, come si puo' rinunciare a qualcosa che non si e' mai provato?) ?
Perdonatemi se la mia domanda si discosta da quella di Kali, e vi prego di dirmi se preferite che apra una discussione a parte.
Vi ringrazio anticipatamente.
Davide
mia risposta[/quote]
la rinuncia in campo spirituale , perlomeno secondo noi, non va vista come rinuncia ai beni, ciò si fa per scelta personale quando si trovano bellezze ed attrazioni superiori a tutti i beni di questo mondo, ma non può essere indicata la rinuncia ai beni prima di questa esperienza, ciò sarebbe ingannare la gente, la rinuncia spirituale esprime il concetto del superamento della mente ove cioè si deve educare la mente ad abbandonare ogni pensiero materiale, ogni attccamento alla materia, ma la mente non il possesso fisico , ciò é ben differente; questa é una rinuncia che pare un nulla innanzi alla rinuncia dei beni , ma in realtà é invece una rinuncia ben seria poiché la nostra mente é attaccata i beni fisici, provare per credere, solo quando la mente avrà imparato a staccarsi dai beni fisici potrà godere pienamente di loro, provare per credere, questo è il premio della rinuncia e questo é anche il preambolo alla spiritualità, alla conoscenza spirituale, alla crescita spirituale, non rinuncia fisica, ma educazione alla rinuncia mentale ovvero allo staccare la mente dalla cose fisiche .Poi se invece poi voi preferite rinunciare a tutto siete ben liberi, la mente si libererà presto dalle cose fisiche non possedendole più , ma non dal loro desiderio e con ciò sarete prigionierei come e forse più di prima, la via spirituale è intelligenza, non impulso, non sentimento, è intelligenza .
Federico (Parmanand gri)

Modificato da - parmanand gri on 03/03/2008 23:29:28
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shangrjla

Italy
Messaggi 2

Spedito - 04/03/2008 :  01:04:46  Mostra profilo
Mi sono registrata proprio ora a questo forum, ho letto i recenti interventi e... io non credo che si debba rinunciare ai quei pochi piaceri che la vita ci riserva ogni tanto, ma bisognerebbe saper controllare i propri desideri e riuscire a concentrare la nostra energia verso le vibrazioni più alte: quelle positive. Il controllo sulle nostre emozioni ci permetterebbe di controllare anche le vibrazioni negative che ci circondano neutralizzandole. Esistono uomini che sono riusciti in questa impresa raggiungendo i più alti livelli d concentrazione? Forse Yogananda è uno di loro...
Credo che il sesso non sia il massimo dell'energia che un essere umano debba riuscire a controllare, bensì l'invidia e l'odio. Sono questi due sentimenti ai quali bisognerebbe saper rinunciare perché emanano un'energia negativa molto più forte del sesso. Vorrei poter aver ribrezzo di tali sentimenti come riesco ad aver ribrezzo per il sesso, quello rivolto al puro piacere fisico,senza il coinvolgimento dell'affetto per l'altro... Ed è la rabbia che spesso vorrei sublimare in energia positiva, creativa. Vorrei che fosei facile saper perdonare come può essere facile, in fondo, rinunciare al sesso.
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 04/03/2008 :  17:56:54  Mostra profilo
Citazioni originariamente scritte da shangrjla

Citazione:
Mi sono registrata proprio ora a questo forum, ho letto i recenti interventi e... io non credo che si debba rinunciare ai quei pochi piaceri che la vita ci riserva ogni tanto, ma bisognerebbe saper controllare i propri desideri e riuscire a concentrare la nostra energia verso le vibrazioni più alte: quelle positive. Il controllo sulle nostre emozioni ci permetterebbe di controllare anche le vibrazioni negative che ci circondano neutralizzandole


Non esiste uomo che abbia realizzato Dio senza rinunciare al sesso !
Paramahansa Yogananda diceva spesso: Dio non si rivelerà completamente a noi fin quando non avremo rinunciato completamente al mondo.

Citazione:
Esistono uomini che sono riusciti in questa impresa raggiungendo i più alti livelli d concentrazione? Forse Yogananda è uno di loro...


L'energia sessuale si può sublimare e tenerla sotto controllo con le tecniche SRF, ma il suo riferimento a Yogananda è alquanto fuori luogo. Paramahansa Yogananda ha raggiunto la completa realizzazione in Dio (Nirbikalpa Samadhi), a tali livelli di spiritualità l'uomo Santo non può più essere influenzato dal mondo fenomenico.

Citazione:
Credo che il sesso non sia il massimo dell'energia che un essere umano debba riuscire a controllare, bensì l'invidia e l'odio. Sono questi due sentimenti ai quali bisognerebbe saper rinunciare perché emanano un'energia negativa molto più forte del sesso. Vorrei poter aver ribrezzo di tali sentimenti come riesco ad aver ribrezzo per il sesso, quello rivolto al puro piacere fisico,senza il coinvolgimento dell'affetto per l'altro... Ed è la rabbia che spesso vorrei sublimare in energia positiva, creativa. Vorrei che fosei facile saper perdonare come può essere facile, in fondo, rinunciare al sesso.



E' risaputo che la maggiore forza che un uomo dovrà sconfiggere è: l'Ego da cui deriva l'istinto di sopravvivenza e l'istinto sessuale (procreazione).
L'invidia e l'odio non sono istinti, ma, sentimenti (negativi) che hanno un origine psicologica (psicosociale).

L'invidia è l'odio sono sentimenti che alcune persone possono avere, ma tante altre ne sconosceranno (nel prorpio intimo)l'esistenza.


Cordiali -- Mukunda --

Modificato da - Mukunda on 05/03/2008 10:46:45
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Kali

Messaggi 214

Spedito - 06/03/2008 :  21:55:08  Mostra profilo
Sinceramente questa lotta la trovo sprecata, si rischia di rimanere dei frustrati a vita e penso che la soluzione sia trovare il giusto punto d’equilibrio. Trasmutare, sublimare etc etc non estirpano certo alla radice una pulsione che c'è stata data da quel grandissimo dono che è l'illusione maya di Dio. Un gioco questo, che a volte ci rende confusi, scusate se non cito libro e pag. di Paramahansa ma lui stesso lo definiva hobby di Dio. Rimanere spettatori di uno film di cui non vedi il regista è come non sapere per chi devi lavorare e continuare a farlo ti mette nelle condizioni di scioperare. Il sindacato divino però non esiste. Pensate a un dipendente costretto a vivere 35-40 anni in un’azienda e ritrovarsi in pensione senza aver mai visto il suo datore di lavoro. Allora tanto vale mettersi in proprio, no?. Ovviamente scherzo!
Se vediamo il sesso in un’altra prospettiva, come impulso che degenera in cattive abitudini (è qui che la sacralità viene a mancare), allora in questo caso i pensieri che ne deriveranno ingombreranno la mente e se ne impossesseranno, fino a creare un pericoloso automatismo; qui è il caso di intervenire drasticamente “lottando”, ma avere una relazione con il sesso e con se stessi produttiva e attiva e dedicata sempre a Dio, costantemente, la trovo un’esperienza totalizzante, un dono dei più belli che ci siano stati dati. Il celibato a che serve allora? l’astinenza come fanno tanti monaci cosa sta a significare? A dimostrare a Dio che siamo in grado di ridonargli un prezioso elemento che cmq esprime la nostra spiritualità carnale? Dio, in quanto spirito incondizionato e incondizionante non cambierà certo il suo registro divino e le sue leggi, con o senza il ns celibato andrà avanti cmq come ha sempre fatto. Che siano stati gli uomini a privarsi di una delle più belle caratteristiche che li rende così speciali? Se ponessimo condizioni di questo tipo, illuminarsi avrebbe regole ben precise, come pagare l’imposta per la liberazione! Una burocrazia spirituale fatta dagli uomini.
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parmanand gri

Italy
Messaggi 305

Spedito - 06/03/2008 :  23:28:29  Mostra profilo
io l'ho detto molte volte, finché non si impara a tralasciare ciò che non é concreto faremo solo buchi nell'acqua, la Luce è la realtà concreta quindi occorre pensarla, interiorizzarla, ma in modo " CONCRETO" non immaginario, allora vedremo i risultati "concreti", non fantasia, Dio non é fantasia, astrazione, superficialità, ma concretezza e la Luce é la sua prima realtà che dobbiamo conoscere "concretamente", il resto é solo fantasia cancellata dal tempo e dagli eventi.
Scgeliete dunque se ingannarvi o essere sinceri con se stessi
Federico

Citazione:
Originariamente inviato da Mukunda

Se posso azzardare una mia ipotesi....
Pensiero personale:
"Nel momento" si potrebbe provare a concentrare l'attenzione nel centro cristico tra le sopracciglia cercando di convogliare l'energia verso l'alto. So che può sembrare assurdo ciò che dico ma se si riesce a visualizzare il prana che sale lungo la spina dorsale al cervello, in parte esso, non verra sprecato ma paradossalmente spiritualizzato.



Federico (parmanand gri)
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 07/03/2008 :  11:51:39  Mostra profilo
Kali, lei con questo messaggio tende a giustificare l'atto sessuale in se... nessuno le ha chiesto di abbandonare il mondo e il sesso che è parte integrante delle esperienze terrene di un uomo che sogna il mondo.

Ovviamente si può pregare, meditare e lavorare per avvicinare l'Anima a Dio, nonostante continuare a fare ciò che si fà nel rispetto di se stessi e degli altri (lavorare, procreare, gioire della vita ecc ecc....) e in questo percorso possiamo sentire la nostra spiritualità che va maturando se pur lentamente.

Ma Dio è perfezione..... l'uomo imperfetto non lo conoscerà mai !!!

Io ritengo che (come ha detto il Guru) fin quando non avremo rinunciato completamente al mondo, Dio non si rivelerà completamente a noi.

Quando avrà il Kriya capirà meglio cosa intendo.... non è solo una rinuncia alle gioie della vita (che gioie non sono) ma è una vera è propria ricerca scientifica della spiritualità.
La scienza terrena potrà varcare i confini della terra esplorando altri pianeti, ma l'uomo che usa la scienza spirituale, (Raja Yoga) a suo tempo, varcherà i confini del creato !
Solo allora scopriremo la vera Gioia (che gioia è) la SEMPRE NUOVA GIOIA.

Essere nel mondo ma non essere del mondo. PY.

Con ciò non la voglio scoraggiare nel percorrere questo sentiero, non tutti siamo pronti ad abbandonare le gioie della vita (compreso il sottoscritto) ma lavorare-meditando per progredire spiritualmente e un dovere che l'uomo ha nei confronti della propria Anima e Dio.
Quando saremo pronti spiritualmente saremo capaci di rinunciare alle gioie del mondo, quindi il consiglio che le do è di meditare e progredire spiritualmente.

Le consiglio inoltre di leggere "L'Eterna Ricerca dell'Uomo" casa editrice Astrolabio
Cordiali -- Mukunda --


Modificato da - Mukunda on 07/03/2008 15:20:49
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Kali

Messaggi 214

Spedito - 07/03/2008 :  15:20:47  Mostra profilo
L'eterna ricerca così come altri libri di PY li ho già letti tutti e leggerò qls cosa che riguarda questo grande maestro , anche se certe sue riflessioni nn riesco proprio a condivederle a pieno, rimangono le vibrazioni dei suoi scritti e per il resto "sintonizzarsi" è solo per quelli che sono riusciti a toccare picchi di spiritualità impensabili. Rimango dell'idea, non me ne vogliate, che Paramahansa non sarebbe riuscito ad evolversi come ha fatto senza la costante presenza in carne e ossa di Sri Yukteswar; noi invece ci accontentiamo della carta.
Non sono in grado di capire cosa vuol dire sublimare, l'unica cosa che si può fare è praticare l'hong so in situazioni paradossali come quando cammini per strada, lavori etc etc, sempre che serva veramente a trasmutare (!)...
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 07/03/2008 :  15:38:43  Mostra profilo
Lei non sa....
Esistono uomini che hanno trovato Dio nonostante non hanno mai visto il Guru in carne ed ossa.
Tramite questi sacri testi lei ha le concrete potenzialità di trovare ciò che cerca, dipende tutto da lei.
Non si perda in parole....
Studi e metta in pratica cio che il Guru le insegnerà e lasci che Dio e il Guru la aiutino.
Creda fermamente e senza alcun dubbio che il Guru è con lei costantemente, non metta vincoli alla possibilità di trovare Dio, si affidi al Guru vedrà che sarà presente meglio che in carne ed ossa.
IMPORTANTE: quando le sarà possibile, vada a trovare i monaci SRF che ogni anno vengono in Italia per spiegare come fare le tecniche e come vincere in questa Divina ricerca, se le è possibile frequenti un Gruppo SRF dove potra chiedere aiuto se ha dei dubbi.
Jai Guru. Mukunda
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 07/03/2008 :  15:58:49  Mostra profilo
Kali secondo me lei non ha ben compreso cosè l'Hong-so....
Se non lo sperimenta e lo fa suo, lei non lo capirà mai.
L'hong-so si pratica durante la meditazione.
Solo raramente lo pratico fuori dalla meditazione, ma devo essere fermo (immobile) e non devo essere disturbato da alcuno.
Ritengo che per praticarlo fuori dalla meditazione bisogna prima scoprire come funziona e che risultati da in meditazione.
Solo con l'hong-so lei non va da nessuna parte.... la tecnica serve ad interiorizzarsi ma il lavoro si fa dopo, dopo l'hong-so lei deve PARLARE CON DIO deve costruire un'intimo rapporto con Dio, lo stesso va fatto con il Guru e con chi lei reputa di poter instaurare un Divino rapporto.....
Di solito quando prego non manco mai di "chiamare a me" la DIVINA MADRE.....
La meditazione è il trampolino di lancio per il periodo di devozione che lei deve dedicare.... se lei ha fatto 10 minuti di Hong-So fara successivamente 20 minuti di interiorizzazione devozionale cercando di instaurare una concreta relazione con Dio.
Nei primi periodi di meditazione le verra difficile Amare qualcosa che non si vede e non si sente, ma se lei sapra coltivare questo Divino rapporto vedrà che Dio si fara sentire.

Modificato da - Mukunda on 08/03/2008 10:42:08
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Franco_An

Messaggi 506

Spedito - 07/03/2008 :  16:31:17  Mostra profilo
Citazione:
Originariamente inviato da Mukunda
la tecnica serve ad interiorizzarsi ma il lavoro si fa dopo



Concordo pienamente con questo. Si tratta di una puntualizzazione preziosa per tutti quelli che iniziano un percorso spirituale di meditazione, e che ogni insegnante serio approfondisce con insistenza.
La tecnica serve solo da trampolino di lancio verso la meditazione vera, che avviene solo dopo aver eseguito la tecnica.
Chi pensa di eseguire le tecniche poi alzarsi immediatamente e andare a fare le cose più svariate (lavoro, impegni, faccende varie) non arriverà molto lontano, è quasi inutile.
Ho visto diverse persone prendere le varie tecniche di meditazione (compreso il Kriya) e poi abbandonare tutto dopo un breve periodo perchè credevano che stare un quarto d'ora a fare una tecnica li avrebbe innalzati a quali esperienze spirituali.
Saluti.
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Kali

Messaggi 214

Spedito - 07/03/2008 :  20:49:48  Mostra profilo
pensavo che il sentimento fosse la forza per eccellenza capace di incendiare l'etere più di ogni altra cosa e che l'Hong so servisse a sintonizzarsi, a far fluire dentro di noi la fonte e l'energia divina con il potere del mantra che fluisce e vibra dentro di noi, invece dalla vs riflessione apprendo che questa tecnica di meditazione servirebbe soprattutto ad interiorizzarsi, poi c'è il resto, il vero e proprio "dialogo" a cuore aperto...grazie per i consigli.
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 08/03/2008 :  02:07:06  Mostra profilo
L'Amore Divino è il sentimento per eccellenza capace di incendiare l'etere, l'Hong-so è la tecnica per eccellenza per concentrarsi !
Legga e Rilegga con estrema attenzione la tecnica, la studi e la sperimenti.
Noi non percepiamo Dio perchè le energie sono impiegate in modo esterno.... vista, udito, tatto, gusto, olfatto, ma quando l'uomo saggio inverte queste energie e le interiorizza verso l'interno (l'Anima) scopre il suo vero sé.
L'hong-so è la tecnica che inverte le nergie e le interiorizza, in questo perfetto momento, lei sta ricevendo informazioni dall'Anima, lei ha sintonizzato la radio nella frequenza giusta... quella Divina !
Come le ho detto prima il Raja Yoga è scienza allo stato puro.
La mente è una ricetrasmittente.... (TX RX)
Tutto è basato sul pensiero Divino, tutto gira secondo il pensiero di Dio, il trucco sta nel sintonizzare la radio mentale nella giusta frequenza.... IL PENSIERO DIVINO CHE TUTTO PERVADE;
ovviamente il lavoro non finisce li, una volta creata la profonda concentrazione bisogna instaurare un intimo rapporto con Dio.
Inizialmente l'uomo non sà Amare Dio, il concetto è troppo astratto e indefinito, ma quando attraverso la meditazione e la devozione chiediamo il suo Amore e la sua pace e dimostriamo di volerlo conoscere realmente, allora, egli si rivelerà.
Il sentimento (Amore) che prima sconosceva, lo sentira in modo innato, automaticamente l'Anima le farà conoscere l'Amore, un Amore infinito che c'è sempre stato ma che non abbiamo mai sentito per via della nostra identificazione con il corpo fisico.
Noi siamo Anima... avvolte penso che è solo un gioco, un affascinante gioco, il bello che a dirsi e molto semplice, ma tutto sta nel cambiare l'identificazione. prima ero un uomo che sognava il mondo fenomenico, adesso sono l'Anima Divina desta in Dio.
Per realizzare questo concetto dobbiamo impiegare la nostra forza di volontà dinamica, attraverso uno concreto sforzo di autorealizzazione giungiamo alla meta ambita.
Pratica la tecnica ogni giorno e immediatamente dopo dedica la meditazione alla Devozione.
Jay Guru

Modificato da - Mukunda on 08/03/2008 11:41:04
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Kali

Messaggi 214

Spedito - 08/03/2008 :  13:47:11  Mostra profilo
Mi è sicuramente più chiaro il concetto di meditazione, vorrei solo aggiungere che, nel riassunto della lezione Hong so della SRF, ho letto che si potrebbe praticare la tecnica in qls circostanza, in tutti i momenti liberi della giornata e quindi non solo durante la meditazione in senso stretto. Certo non sarà efficace come quando si è immobili e molto concentrati, però secondo me potrebbe essere da spunto per "sublimare", anche se questa parola è lontana dalla mia comprensione attuale.
Grazie.
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Mukunda

Messaggi 1006

Spedito - 08/03/2008 :  18:40:43  Mostra profilo
Le dirò poche parole, poi lei riflettera e ne riparleremo....
Se l'energia risiede nei tre centri bassi lei sara attirato dal magnetismo terrestre (materialistico)....
Se l'energia risiede nei tre centri alti lei sarà attirato dal magnatismo Divino (spirituale)....
Il segreto sta nel mantenere l'energia nei tre centri alti !!!
Comprenderà megio ciò che dico quando dopo un training SRF meditativo (costante) lei sarà pronto a prendere il Kriya Yoga.
Cordiali saluti.

Modificato da - Mukunda on 09/03/2008 02:38:56
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parmanand gri

Italy
Messaggi 305

Spedito - 08/03/2008 :  23:15:03  Mostra profilo
secondo me il sesso vero, più puro, più bello, più altruista, cioè quello vero , cancella ogni possibilità di invidia e odio, é tale il senso umano , la percezione della dignità della persona ,e la felicità o bellezza che si sprigiona che non può più esistere nella persona alcuna negatività, forse é questo uno degli scopi del sesso e della divisione in due sessi.
Federico


Federico (parmanand gri)
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parmanand gri

Italy
Messaggi 305

Spedito - 08/03/2008 :  23:19:36  Mostra profilo
secondo me ciò non é vero, il sesso, ma quello giusto, è un prezioso aiuto a riscoprire il divino o perlomeno il meglio in noi stessi e nell'altro,ciò é coerente col Divino ed aiuta la riscoperta del divino ,per la libertà, felicità e pienezza umana che porta, ma sarebbe forse meglio dire intuizione del divino


Federico (parmanand gri)
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